#AlleanzaAgisce
#AlleanzaAgisce: il comparto agroalimentare alla prova della Pandemia
Sostegno ai produttori, pubblicazioni sulle innovazioni in agricoltura, buone pratiche di agricoltori virtuosi: ecco quanto realizzato da Fairtrade Italia, Santa Chiara lab e Accademia dei Georgofili per il settore agricolo. 3/7/20
Se è vero che la Pandemia ha colpito trasversalmente tutti i settori produttivi, è altrettanto vero che il comparto agroalimentare, nonostante le difficoltà, durante il lockdown non si è mai fermato. Parlare di agricoltura significa però spesso riferirsi a prodotti che, seppur presenti quotidianamente sulle tavole degli italiani, provengono da Paesi più fragili e dal lavoro di piccoli produttori.
Vanno in questa direzione le numerose azioni di sostegno promosse da Fairtrade Italia, attraverso il coordinamento del network Fairtrade, a favore delle organizzazioni di lavoratori e agricoltori nei Paesi in via di sviluppo. Obiettivo degli interventi è stato assicurare la sopravvivenza delle organizzazioni e dare continuità agli approvvigionamenti di materie prime come caffè, cacao, zucchero e frutta, su cui si reggono le economie di queste comunità. “Se il futuro di tutti gli abitanti del pianeta è messo a repentaglio dalla Pandemia, questo è ancora più vero per gli agricoltori, soprattutto dei Paesi in via di sviluppo, messi sotto scacco dall’ennesima sfida che rischia di vanificare ancora una volta i loro sforzi”, dichiara Giuseppe Di Francesco, presidente di Fairtrade Italia. “Si stima che siano circa 1 milione e 700mila le persone che riusciamo a raggiungere con i benefici apportati dalla certificazione Fairtrade, riuniti in più di 1.700 organizzazioni in 75 paesi. Oggi più che mai siamo al loro fianco per aiutarli a fronteggiare questa crisi”. Le iniziative realizzate hanno quindi avuto come focus la messa in sicurezza degli impianti produttivi, la distribuzione di materiale sanitario e di generi di prima necessità alle comunità locali, ma anche azioni di sensibilizzazione verso i consumatori.
Sul fronte della ricerca in agricoltura e della relativa valorizzazione delle buone pratiche e si è distinta l’iniziativa AgrifoodXripartire realizzata dal Segretariato italiano Prima, istituito presso l’Università di Siena - Santa Chiara lab. Sul portale “Osservatorio Prima sull'innovazione (Poi)”, piattaforma digitale progettata per monitorare e divulgare i più recenti risultati della ricerca, dell'innovazione e della formazione nel campo dello sviluppo agroalimentare nell'area del Mediterraneo, vengono raccontate sfide, pratiche, innovazioni di un Paese che riparte. “Con l’iniziativa “#AgrifoodXRipartire” abbiamo inteso valorizzare le esperienze degli imprenditori, ricercatori e startupper che hanno risposto con creatività all'emergenza Covid, puntando sull’innovazione e sulla trasformazione delle loro aziende in un'ottica sostenibile. Il nostro lavoro di promozione e sostegno di pratiche e soluzioni per sistemi agroalimentari sostenibili prosegue con numerose attività in affiancamento al lavoro di indagine in ambito nazionale e mediterraneo svolto con le aziende del settore agroalimentare, allo scopo di comprendere criticità, delineare scenari futuri e, più in generale, supportare il settore nel far fronte alle sue nuove esigenze”, racconta Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab.
Un altro contribuito al mondo della ricerca nel settore agricolo è arrivato dall’Accademia dei Georgofili che, a fronte dell’emergenza da Covid-19, ha avviato uno specifico programma di studio e ricerca per divulgare adeguati strumenti per la ripresa. “L’Accademia per il post Covid-19” è il titolo dell’iniziativa, suddivisa in due sezioni: “Antologia delle innovazioni per l’agricoltura” e “Altri contributi”. L’Antologia raccoglie la descrizione, con linguaggio semplice, delle innovazioni di processo o di prodotto mature per il trasferimento in agricoltura, distinte per filiere produttive, ed è diretta principalmente alle piccole e medie imprese agricole; nel campo “Altri contributi”, invece, trovano spazio documenti monotematici che rappresentano non solo documenti di riflessione su comparti produttivi, o su risorse fondamentali per l'agricoltura, ma anche indicazioni rilevanti su varie tecniche produttive. “L'Accademia dei Georgofili crede senza esitazioni nell'attività di ricerca e sa quanto essa sia utile non solo all'avanzamento delle conoscenze, del quale ne è lo strumento primario, ma anche per le inevitabili ricadute applicative. A tal proposito, l'Accademia ha deciso di attuare un servizio per gli agricoltori che hanno necessità di accedere a informazioni su innovazioni di prodotto o di processo”, afferma il presidente dell’Accademia, il professor Massimo Vincenzini.
di Elita Viola