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New plastics economy global commitment: il punto un anno dopo il lancio

Il 60% delle aziende firmatarie dell’impegno globale sulla plastica ha eliminato o introdotto piani per rendere gli imballaggi riutilizzabili, riciclabili o compostabili, ed entro il 2025 lo saranno al 100%. 11/12/19

La fondazione Ellen MacArthur e l’Unep, il Programma ambientale delle Nazioni Unite, hanno pubblicato il 5 novembre il “New Plastics Economy Global Commitment: 2019 Progress Report”, Rapporto che fa il punto sull’impegno dei firmatari del New plastics economy global commitment: accordo siglato nell’ottobre 2018 in occasione della Ocean Conference di Bali che vede impegnate oltre 400 tra imprese, governi e organizzazioni nell’eliminazione degli imballaggi in plastica dai loro prodotti e nell’introduzione di soluzioni innovative per rendere gli imballaggi riutilizzabili, riciclabili o compostabili al 100% entro il 2025. Tra i firmatari Apple, Coca Cola, Danone, H&M, Mars, Nestlè, Pepsi, Unilever e molte altre aziende che complessivamente rappresentano il 20% degli imballaggi di plastica prodotti a livello globale.
“In tutto il mondo le persone chiedono alle imprese e ai governi di agire per fermare l'inquinamento da plastica. Le aziende leader e i governi si sono fatti avanti firmando l'impegno globale e ora possiamo finalmente vedere i primi progressi” ha affermato Sander Defruyt, responsabile della New plastics economy della fondazione MacArthur. “Ma c'è ancora molta strada da fare ed è fondamentale che questi sforzi vengano accelerati, coinvolgendo più aziende e governi nell’introduzioni di provvedimenti volti ad eliminare l'inquinamento da plastica alla fonte”.
Attualmente, evidenzia il Report, circa il 60% delle aziende produttrici di imballaggi contenenti Ps (polistirene), ePs (polistirene espanso) o Pvdc (polivinildencloruro) hanno eliminato o hanno introdotto piani concreti per eliminare queste sostanze dai loro prodotti. Nestlè Dolce Gusto eliminerà le capsule di caffè realizzate con black carbon dal primo trimestre del 2020, Danone eliminerà il pvc dai suoi imballaggi entro il 2021. Molte aziende hanno fissato target ambiziosi per ridurre gli imballaggi in plastica dal loro business: Lidl e Kesko si sono impegnati a ridurne l'utilizzo del 20% entro il 2025, mentre Apple si è impegnata a eliminare tutti gli imballaggi in plastica dai suoi prodotti.
Anche molti governi stanno implementando misure legali e fiscali per stimolare la graduale eliminazione degli imballaggi in plastica monouso. Il governo inglese, grazie all’introduzione di una tassa sulle tradizionali shopper, ne ha ridotto la diffusione del 90%. Ad Austin, in Texas, il programma Zero waste business rebate offre sconti a tutte le attività che decideranno di sostituire i sacchetti di plastica monouso con sacchetti riutilizzabili. Le Seychelles hanno bandito l’utilizzo delle cannucce in plastica dallo scorso luglio, Grenada sta gradualmente vietando l’utilizzo di contenitori in polistirolo per gli alimenti e in Perù, il ministero dell’Ambiente con l’introduzione della Plastics Law ha imposto il divieto a livello nazionale di contenitori in polistirene espanso per alimenti o bevande destinate al consumo umano, insieme ad altri articoli monouso in plastica come cannucce, buste e stoviglie.
L’eliminazione della plastica, sottolinea il Rapporto, sta offrendo la possibilità di introdurre progetti innovativi e sperimentali, ripensando l’approccio al packaging. La Danone, ad esempio, ha introdotto in Indonesia una nuova linea di bottiglie d’acqua senza etichetta, dove il logo dell’azienda è integrato nel materiale della bottiglia stessa. Ahold Delhaize, una delle principali società al mondo della grande distribuzione alimentare, sta utilizzando la nebulizzazione a secco per conservare frutta e verdura fresche senza la necessità di imballaggi.
Molte aziende stanno sperimentando progetti pilota che prevedono il riutilizzo dei loro imballaggi: in Cile, Unilever sta testando un sistema dove i clienti possono ricaricare il proprio contenitore in plastica presso un distributore automatico che si muove in città grazie ad un triciclo elettrico. Un codice Rfid sul contenitore offre sconti sugli acquisti futuri, creando un incentivo per i clienti a ricaricare lo stesso contenitore più volte.
Mars Incorporated intende lanciare entro il 2025 dieci progetti pilota basati sul riutilizzo dei propri imballaggi in diverse aree geografiche del mondo. PepsiCo, grazie all’acquisizione di SodaStream, un sistema per avere l’acqua gassata a casa che prevede il riutilizzo delle bottiglie, dovrebbe evitare la dispersione nell’ambiente di 67 miliardi di bottiglie in plastica.
Il governo gallese si è impegnato a diventare la prima "Refill nation” al mondo nel 2018 grazie all’installazione di oltre mille fontane per l’acqua pubblica.
Nonostante questi esempi virtuosi, continua il Rapporto, i modelli di business basati sul riutilizzo rappresentano ancora oggi una piccola parte del mercato totale degli imballaggi, con una percentuale in peso, secondo i dati forniti dai firmatari dell’accordo, inferiore del 3%.
Mentre si realizzano investimenti significativi per raggiungere gli obiettivi fissati al 2025, conclude il Report, è quindi necessario sviluppare programmi di investimento, innovazione e ricerca per orientarsi sempre di più verso un’economia circolare della plastica.

 

di Tommaso Tautonico

mercoledì 11 dicembre 2019

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