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Nel 2021 l’aiuto allo sviluppo (Aps) è aumentato del 4,4% in rispetto al 2020, per via degli aiuti ai Paesi ricchi hanno fornito ai Paesi fragili per fronteggiare il Covid-19. Anche in Italia nel 2021 l’Aps è cresciuto dallo 0,22% allo 0,28%, ma si tratta in parte di “aiuto gonfiato” ovvero di risorse spese nei Paesi donatori e si è ancora molto lontani dall’obiettivo dello 0,70% del Reddito nazionale lordo (Rnl).

Notizie

Covid-19: nessuno sarà al sicuro finché non lo saremo tutti

Settimana 29.11-5.12. Nuovi indirizzi per il coordinamento Ue al contrasto alla Covid-19, misure temporanee per emergenza migratoria ai confini con la Bielorussia, pacchetto infrazioni. Plenaria del Comitato delle regioni.  6/12/21

 

Nuovi indirizzi dalla Commissione per il coordinamento Ue al contrasto alla Covid-19

 Con una nuova Comunicazione assunta il 1 dicembre relativa a un’azione coordinata per la lotta contro la Covid-19, procedendo ad una ricognizione dei risultati raggiunti in termini di capacità di coordinamento e dell’esperienza maturata dall’inizio della pandemia ad oggi, la Commissione europea ha esortato gli Stati membri ad assumere nuove misure per far fronte alla minaccia della variante Omicron in un quadro comune di coordinamento.

Come tema di alta criticità, la Commissione mette in particolare evidenza il fatto che una percentuale considerevole di europei non è ancora vaccinata e come ciò incide in modo considerevole sulla situazione attuale: complessivamente, nell'Ue, il 23,5% degli adulti non ha ancora completato il ciclo vaccinale e in alcuni Stati membri tale percentuale raggiunge il 70,8%. E aggiunge che il dato forse più preoccupante riguarda gli ultrasessantacinquenni non ancora totalmente vaccinati che, in alcuni Stati membri, sono il 65%.

La Commissione ribadisce comunque che la vaccinazione non offre una protezione completa contro il contagio e, se infette, le persone vaccinate possono ancora trasmettere la malattia. Ma risultano comunque più protette ed è molto più probabile che l’infezione sia più lieve nei soggetti vaccinati. E cita in proposito una prima analisi dei dati provenienti da tre Stati membri che conferma che il tasso di ricoveri è notevolmente più elevato tra le persone non vaccinate rispetto a quelle vaccinate.

Tra le misure di coordinamento si indica la necessità:

  • di attuare una strategia congiunta tra Commissione europea e Stati membri per limitare la diffusione della variante Omicron con una revisione giornaliera delle restrizioni dei viaggi essenziali, tenendosi pronti a imporre tutti i controlli necessari;
  • di avviare nuove campagne vaccinali affrontando la criticità di quanti esitano a vaccinarsi, e il richiamo dopo sei mesi, allineando la durata di validità del green pass a nove mesi dal termine del ciclo vaccinale;
  • che gli Stati membri mettano in atto precauzioni e restrizioni mirate e proporzionate per limitare la diffusione del virus, salvare vite e ridurre la pressione sui sistemi sanitari. Occorre garantire il pieno coordinamento dell'Ue. Con la comparsa della variante Omicron è necessario prestare particolare attenzione all'applicazione e alla comunicazione di misure specifiche relative ai contatti durante il periodo di fine anno.

Poichè nessuno sarà al sicuro finché non lo saremo tutti, la Commissione dedica particolare attenzione all’azione globale, indicando che l’Ue e gli Stati membri dovrebbero accelerare gli sforzi in materia di condivisione dei vaccini per conseguire l'obiettivo globale di vaccinazione del 70% nel 2022 concordato al vertice del G20 nell'ottobre 2021 ed impegnarsi nel ruolo di motore di una nuova architettura sanitaria globale che mobiliti le risorse necessarie per garantire una cooperazione e una solidarietà più forti, eque e trasparenti. Occorre inoltre intensificare i lavori volti a sostenere lo sviluppo di capacità per il sequenziamento, i test, le cure e la logistica vaccinale.

La Commissione sollecita le agenzie europee competenti a garantire la disponibilità in tempi rapidi degli orientamenti scientifici necessari, s’impegna inoltre a intensificare gli sforzi per produrre, autorizzare e acquistare congiuntamente strumenti terapeutici contro la Covid-19.

 

Misure temporanee per l’emergenza migratoria ai confini con la Bielorussia

In pari data la Commissione ha proposto misure temporanee per rispondere all’emergenza migratoria ai confini tra Bielorussia e i confini dell’Ue degli Stati Polonia, Lituania e Lettonia, facendo seguito alla Comunicazione “Risposta alla strumentalizzazione dei migranti avallata dallo Stato alle frontiere esterne dell’Ue”, appena adottata il 23 novembre scorso.

Le procedure che dovranno essere autorizzate con un atto del Consiglio prevedono in sintesi:

  • estensione del termine per la registrazione delle procedure di asilo a quattro mesi, in luogo degli attuali 3 -10 giorni, garantendo priorità a famiglie e minori;
  • assicurazione di condizioni di accoglienza materiali, coprendo i bisogni primari incluso un riparo temporaneo adattato alle condizioni meteorologiche stagionali, cibo, acqua, vestiti, cure mediche adeguate e assistenza alle persone vulnerabili, nel pieno rispetto della dignità umana;
  • procedure di rimpatrio più rapide.

La Commissione propone misure di coinvolgimento più forte delle Agenzie europee competenti, e il coordinamento con l’Unhcr. Indica come fonte di finanziamento le relative voci del budget del quadro finanziario pluriennale dell’Ue, specificando che non essendo possibile stimare a priori il fabbisogno finanziario necessario, non esclude che possa essere necessaria una successiva ridistribuzione delle risorse disponibili.

 

 Altri atti adottati dalla Commissione europea

 La Commissione ha pubblicato la relazione annuale sull’Iva da cui risulta che gli Stati membri hanno perso complessivamente 134 miliardi di euro nel 2019 per frodi ed evasioni, elusione, fallimenti e insolvenze, errori di calcolo ed errori amministrativi. Per l’Italia la perdita stimata è del 21,3% pari a 30.106 miliardi di euro.

Sono state adottate proposte per la cooperazione giudiziaria: una proposta di Direttiva per la digitalizzazione della cooperazione tra sistemi giudiziari nell’Ue, e una proposta di Regolamento sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria e l'accesso alla giustizia in materia civile, commerciale e penale transfrontaliera.

Con la comunicazione congiunta con l’alto rappresentate dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, è stato dato il via all’iniziativa “the Global Gateway” per mobilitare fino a 300 miliardi di euro entro il 2027 per lo sviluppo globale d’infrastrutture e per supportare le transizioni verdi e digitali in tutto il mondo; l’iniziativa è collegata agli impegni assunti in sede G7 e riaffermati durante la Cop26.

 

Pacchetto infrazioni di dicembre

 La pubblicazione del pacchetto infrazioni di dicembre della Commissione evidenzia diverse procedure avviate su quasi tutti gli Stati membri.

All’Italia in particolare

  • è stata inviata messa in mora per non aver definito il piano di gestione dello spazio marittimo richiesto dalla direttiva 2014/89/UE;
  • è stato inviato un parere motivato per il mancato rispetto dell’obbligo di applicare le norme relative all'omologazione per le emissioni delle automobili sulla base del regolamento (CE) n. 715/2007;
  • è stato avviato un procedimento per il mancato corretto recepimento di alcuni elementi delle norme dell'Ue sulla lotta al terrorismo (direttiva (UE) 2017/541);
  • è stato inviato un parere motivato per il recepimento incompleto della direttiva sul credito ipotecario (direttiva 2014/17/UE), atta a favorire la concorrenza per una scelta più ampia e costi più bassi per il consumatore.

 

Sessione plenaria del Comitato delle regioni

 L’1 e il 2 dicembre, durante la sessione plenaria del Comitato delle regioni, sono stati assunti diversi pareri, molti dei quali su atti strategici di particolare rilevanza al livello Ue.

In particolare è stato adottato un parere per eliminare la deprivazione abitativa nell'Unione europea: il punto di vista locale e regionale, in cui il Comitato ha valutato come la fattispecie sia probabilmente la manifestazione più grave dell'esclusione sociale in Europa e come la stessa costituisca una violazione di diritti umani, incluso il diritto alla protezione da trattamenti inumani e degradanti e il diritto alla vita privata e familiare, e in alcuni casi persino il diritto alla vita.

Tra le raccomandazioni si chiede un maggior impegno di coordinamento da parte della Commissione e l’impegno degli Stati membri per porre fine al problema della deprivazione abitativa entro il 2030, come stabilito nella dichiarazione di Lisbona sulla piattaforma europea per la lotta contro la deprivazione abitativa.

Il Comitato suggerisce inoltre di tenere conto degli interessi e delle preoccupazioni della popolazione senza dimora nelle proprie future attività politiche, e chiede che sia garantita una forte integrazione dell’argomento in tutte le pertinenti politiche europee, dalla garanzia per l’infanzia, alle strategie per l’uguaglianza inclusa la strategia per parità di genere, rom e Lgbtiq, e il programma per la salute.

É stato assunto il parere sull’implementazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza in cui il Comitato ha ribadito la necessità di un coinvolgimento diretto degli enti locali e delle Ong nel processo decisionale per la preparazione e sviluppo dei piani di ripresa e resilienza.

Il Comitato ha espresso inoltre parere sul programma della Commissione per “legiferare meglio”, in cui accoglie l'intenzione di integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nei processi decisionali e di elaborazione delle politiche dell’Ue. Chiede comunque un maggior coinvolgimento della dimensione locale nel processo decisionale integrando la dimensione della governance multilivello.

Nel parere sulla dimensione di genere dei fondi strutturali e di coesione 2021-2027 ribadisce con fermezza che la politica di coesione deve farsi carico delle problematiche connesse all'eguaglianza di genere ed alla partecipazione femminile al mercato del lavoro, assumendo come prioritari i relativi obiettivi, in quanto è irrealistico ipotizzare una maggior coesione economica e sociale senza un aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro e la eliminazione delle discriminazioni e delle diseguaglianze salariali.

Nel parere sul  piano d’azione per l’agricoltura biologica, il Comitato accoglie l’obiettivo del 25% di aree agricole a conduzione biologica al 2030, ma deplora il fatto che la nuova Pac non sia coerente con gli obiettivi del piano d'azione dell'Ue per l'agricoltura biologica, del Green Deal, della strategia dell'Ue "Dal produttore al consumatore" e di quella sulla biodiversità.

Gli altri pareri adottati riguardano il piano europeo per la lotta contro il cancro, il regolamento sull’intelligenza artificiale, l’aggiornamento della strategia industriale europea, l’economia blu sostenibile e l’acquacoltura, il rapporto sulle politiche di concorrenza al 2020.

  

di Luigi Di Marco

lunedì 6 dicembre 2021

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