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PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Nel 2021 l’aiuto allo sviluppo (Aps) è aumentato del 4,4% in rispetto al 2020, per via degli aiuti ai Paesi ricchi hanno fornito ai Paesi fragili per fronteggiare il Covid-19. Anche in Italia nel 2021 l’Aps è cresciuto dallo 0,22% allo 0,28%, ma si tratta in parte di “aiuto gonfiato” ovvero di risorse spese nei Paesi donatori e si è ancora molto lontani dall’obiettivo dello 0,70% del Reddito nazionale lordo (Rnl).

Notizie

High Level Political Forum: il resoconto integrale della presentazione italiana

L’articolazione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, il ruolo della Farnesina e il caso ASviS, “esperienza unica in Europa”. L’apporto della società civile, indispensabile per realizzare l’Agenda 2030.

Sulla web tv dell’Onu è stato pubblicato il video integrale della sessione ministeriale dell’High Level Political Forum  svoltasi a New York martedì 18, che ha visto gli interventi per l’Italia del ministro Gian Luca Galletti, del diplomatico Luca Maestripieri e del portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini. 

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha esposto la Voluntary national review dell’Italia, sottolineando che le sfide sempre più complesse che il Paese e il mondo si trovano ad affrontare sono superabili soltanto se si adotta una visione sostenibile di sviluppo e di futuro: “La Strategia nazionale di sviluppo sostenibile ce ne offre una chiara integrata, puntuale, condivisa da molti e condivisibile ancora da molti altri. Inoltre assegna a ciascuno di noi, istituzioni e società civile, un ruolo importante nel lungo percorso di attuazione segnandone le tappe principali”.

Finora, ha proseguito Galletti, l’Italia si è dotata della “cassetta degli attrezzi” per governare il processo:

“Il governo assicurerà annualmente il monitoraggio e la valutazione delle azioni intraprese e dei risultati conseguiti. La Presidenza del consiglio dei ministri assumerà un ruolo di coordinamento e gestione della Strategia con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente per la dimensione interna e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la dimensione esterna. Al Ministero dell’Economia e delle Finanze spetterà poi il compito di raccordare l’attuazione della Strategia con i documenti ufficiali di politica economica e di coordinare la modellistica necessaria alla definizione degli obiettivi quantificati. Il Governo stimolerà le regioni e gli enti locali per declinare le proprie strategie per lo sviluppo sostenibile in accordo con la Strategia nazionale. La partecipazione sarà un elemento fondamentale per assicurare il pieno rispetto dei principi dell’Agenda 2030 e un’efficace attuazione della Strategia. Il Ministero dell’Ambiente coordinerà un forum inerente la dimensione interna, aperto alla società civile, a esperti e a esponenti di istituzioni locali, centrali e regionali. Cureranno la dimensione esterna il Ministero degli Affari Esteri e il Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo, che coinvolge la società civile in tutti i profili legati alla cooperazione, oggi anche nell’attuazione della Strategia. In fine, al sistema statistico nazionale, in collaborazione con quello europeo, è stato affidato l’incarico di migliorare la copertura e la qualità degli indicatori utili a descrivere il posizionamento italiano e a identificare i trend rilevanti rispetto agli SDGs e agli Obiettivi definiti dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”.

Il ministro ha concluso ricordando le sfide di un processo come quello avviato dall’Italia:

Essenziale è la trasformazione della governance complessiva del processo di sviluppo attraverso l’armonizzazione delle relazioni tra i diversi livelli istituzionali e il rafforzamento della capacità di interazione fra gli attori pubblici e privati; il rafforzamento del ruolo delle tante organizzazioni impegnate nei temi legati all’Agenda 2030, attraverso il loro coinvolgimento nel Forum nazionale per lo sviluppo sostenibile, che avrò l’onore di coordinare; la definizione puntuale della praticabilità dei traguardi individuati rispetto alle reali disponibilità del bilancio, ma anche dei piani di investimento privati dei grandi gruppi industriali, soprattutto sul lungo periodo; il consolidamento del sistema per il monitoraggio del raggiungimento dei traguardi posti e il rafforzamento del suo legame con gli strumenti di programmazione, pianificazione e valutazione nazionali, regionali e locali”.

È poi intervenuto Luca Maestripieri, vicedirettore generale e direttore centrale per le questioni generali e di indirizzo della cooperazione allo sviluppo alla Farnesina, sottolineando l’impegno italiano verso l’estero per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030:

“Il ruolo di sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale verso i Paesi partner per il raggiungimento degli SDGs è stato rafforzato dalla nuova Legge sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, approvata dal Parlamento nel 2014. La Legge assegna agli Esteri una funzione di coordinamento tra diversi partner e stakeholder. Il principale risultato conseguito ad oggi è stato il Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso giugno. Il nuovo documento è stato modellato sull’Agenda 2030. Le sezioni e le tematiche riflettono la natura interconnessa degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e delle attività che saranno svolte in relazione ai vari SDGs e target: governance, democrazia, diritti umani, migrazione, sviluppo, agricoltura, sicurezza alimentare, clima, ambiente, salute, educazione e tutela del patrimonio culturale sono tutti al cuore della strategia italiana di cooperazione”.

Il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini, intervenuto in rappresentanza della società civile, ha esposto, anche con alcune slide in inglese, il ruolo dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile nel portare avanti l’Agenda 2030 in Italia e le realizzazioni ottenute in poco più di un anno di lavoro:

“L’impegno che stiamo mettendo per portare insieme oltre 170 organizzazioni della società civile è notevole, ma è incredibile anche il sostegno che siamo ricevendo”.

Nel suo intervento, il portavoce ha ricordato il successo del Festival dello sviluppo sostenibile:

“Un risultato magnifico perché attraverso il Festival abbiamo raggiunto migliaia di persone che non avevano mai sentito parlare degli SDGs. Stiamo già lavorando per organizzare l’edizione del 2017 ed è impressionante il numero di organizzazioni che già vogliono aderire”.

Molte e importanti, quindi, le realizzazioni ottenute in poco più di un anno di lavoro, tanto che Giovannini ha definito l’ASviS “una esperienza unica non soltanto in Italia, ma anche a livello europeo”.

Nella replica, Galletti ha sottolineato l’importanza di un’ampia partecipazione alla costruzione e al monitoraggio della Strategia: un processo, ha detto, “che più è condiviso meglio è, anche perché i governi passano e la società civile resta”.

 

La presentazione di Enrico Giovannini
La Voluntary national review dell’Italia
I materiali sul sito del ministero dell’Ambiente

Ecco il video dell’intera sessione (da Un web Tv):

Agenda 2030: video di apertura della presentazione italiana presso le Nazioni Unite (da Ministero dell'Ambiente su Vimeo)

 

 

di Donato Speroni e Lucilla Persichetti

 

giovedì 20 luglio 2017

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