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Attualmente nel mondo 828 milioni di persone vivono in baraccopoli, e il numero è in continuo aumento. In Italia la precarietà abitativa ha assunto ulteriore rilievo a causa dell’acuirsi della crisi sociale: la condizione di sovraffollamento nel 2021 riguarda il 28% della popolazione contro una media europea del 17,1%.

Notizie

Modernizzazione della Pa e Pnrr: a che punto siamo?

Politiche, obiettivi raggiunti, criticità e azioni previste nella relazione del Cnel: per “metabolizzare” la transizione ecologica servono competenze e un cambio di visione.  13/7/23

Attrarre i talenti, accelerare sulla transizione digitale, investire sulla centralità del fattore umano. Sono alcuni degli elementi emersi dalla “Relazione 2022 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini”, il report annuale che il Cnel redige dal 2009 con il contributo delle Pa strategiche e di alcuni ministeri.

L’obiettivo del documento, presentato il 4 luglio a villa Lubich, è quello di fornire una panoramica completa delle performance delle amministrazioni pubbliche, mettendo in luce le evidenze empiriche più significative, i progressi nell'efficienza della gestione delle politiche pubbliche e la percezione dei servizi da parte dei destinatari. Allo stesso tempo, il documento intende evidenziare le criticità e le azioni previste per migliorare i servizi pubblici.

Durante la presentazione, il presidente del Cnel Renato Brunetta ha sottolineato che “la Relazione onora l’impegno istituzionale del Cnel, arricchita della componente valutativa finale, grazie a un set di indicatori, attraverso i quali poter premiare le Pa che si sono distinte e che hanno raggiunto risultati in termini di customer satisfaction”. Il presidente dell’Istat Francesco Maria Chelli si è soffermato poi su come questo documento “metta a disposizione di cittadini e policy maker un sistema di informazioni ampio e strutturato sui servizi che vengono resi ai cittadini”.

Nell’introduzione del documento, si sottolinea come l'Italia, al pari degli altri Paesi europei, abbia affrontato una serie di eventi eccezionali negli ultimi tre anni, dalla pandemia alle tensioni inflazionistiche a partire dalla metà del 2021. Tensioni aggravate dall'invasione russa dell'Ucraina e dai conseguenti aumenti dei prezzi del petrolio, del gas naturale e delle commodities agricole. In questo contesto, l'economia italiana, la sua struttura sociale e le istituzioni pubbliche hanno dimostrato una grande capacità di resilienza. Nello scenario descritto, fondamentale è il supporto offerto dal Next generation Eu, tradotto su piano nazionale dal Pnrr, che si caratterizza per una inedita dotazione finanziaria e da un insieme di interventi concreti che potrebbero consentire al Paese un salto enorme in termini di modernizzazione e di accrescimento della capacità economica e sociale.

La Relazione si articola dunque secondo due filoni principali: come le amministrazioni pubbliche affrontano le conseguenze della situazione critica in atto e dall’altra la necessità di implementare il programma di riforme e investimenti delineato dal Pnrr nel prossimo quinquennio.

La buona amministrazione è la conditio sine qua non per un’attuazione del Pnrr efficace e coerente con le sue tempistiche. E per farlo la Relazione sottolinea la necessità di affrontare le difficoltà attuative e di migliorare le capacità gestionali, soprattutto a livello locale.

Personale qualificato e competenze

Il documento sottolinea come la qualità dei servizi della Pubblica amministrazione dipenderà tanto dai necessari processi normativi e regolativi, quanto dalla dimensione umana, relazionale e comunitaria che li supporteranno. La Direttiva del ministro per la Pubblica amministrazione (marzo 2023) che riguarda la pianificazione della formazione e dello sviluppo delle competenze funzionali alla transizione digitale, ecologica e amministrativa promosse dal Pnrr rappresenta un importante supporto per i processi decisionali delle amministrazioni pubbliche.

Prioritaria per l’implementazione del Pnrr è la disponibilità di competenze, tuttavia carenti per una serie di storici ostacoli strutturali. Il lungo blocco del turnover nelle amministrazioni pubbliche ha sortito un disinvestimento dei giovani e delle università nei profili professionali che rispecchiano le esigenze delle amministrazioni.

Informazioni statistiche e misurazione delle performance

La relazione descrive i progressi compiuti negli ultimi anni nel Sistema integrato dei registri sulla Pa. L'Istat ha condotto diverse indagini sulle istituzioni della Pa, consentendo la produzione efficiente e tempestiva di statistiche sulla pubblica amministrazione, rese disponibili attraverso vari canali di diffusione. L'allargamento del campo di osservazione e il miglioramento del popolamento del portale della Pa, con dati e informazioni statistiche rigorose, forniscono una visione più precisa e dettagliata dell'evoluzione delle amministrazioni pubbliche, a vantaggio di decisori pubblici, analisti e opinione pubblica.

Al miglioramento delle attività di misurazione contribuiscono anche il dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia e delle finanze, con attenzione all'andamento delle entrate tributarie e alle politiche antievasione. Si sottolinea anche l'importanza del contributo dell'Anac nella misurazione del rischio di corruzione.

Agenda 2030

La relazione analizza le politiche ambientali, rafforzate grazie alle sollecitazioni del Pnrr e la posizione dell'Italia nel perseguimento degli Obiettivi dell'Agenda Onu 2030, evidenziando un quadro complessivamente positivo, ma con alcune aree di criticità.

Il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha compiuto progressi significativi sui temi della comunicazione ambientale, della misurazione della consapevolezza ambientale e dell'azione finanziaria e di sostegno agli enti territoriali. Inoltre, il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa) e l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) svolgono un'ampia e sempre più diffusa azione nel controllo ambientale, nella bonifica e nel supporto alle attività di contrasto al dissesto idrogeologico. Ispra svolge un ruolo centrale nello sviluppo e nella gestione del Sistema informativo nazionale ambientale (Sina) e nella raccolta e integrazione dei dati ambientali e territoriali. Inoltre, si occupa della gestione dei rifiuti e promuove programmi di educazione e formazione ambientale. Il gruppo Cassa depositi e prestiti ha un ruolo cruciale nell'attuazione del Pnrr, sia attraverso la gestione diretta di risorse legate a iniziative strategiche, sia fornendo consulenza tecnico-amministrativa a ministeri, amministrazioni locali ed enti pubblici.

Transizione digitale

Dalla relazione emergono i miglioramenti tangibili nell'operato delle amministrazioni pubbliche nel campo della transizione digitale. L'adozione del Piano triennale Ict 2022-2024 e gli interventi previsti dagli investimenti della Missione 1 del Pnrr porteranno al potenziamento delle banche dati amministrative esistenti, con un impatto significativo sui modelli di organizzazione e fornitura dei servizi pubblici. La strategia per l'Italia Digitale 2026 mira a raggiungere l'obiettivo di connettività a banda ultra-larga in tutto il Paese e ad accelerare la diffusione di servizi digitali, la digitalizzazione della sanità pubblica e il livello di sicurezza informatica del Paese.
È importante sottolineare che nel 2022 sono stati raggiunti i target e le milestone previste nella transizione digitale, nell'ambito del Pnrr. L'innovazione digitale coinvolge ormai diverse amministrazioni.

La sanità pubblica

Le conseguenze della pandemia si sono protratte sulla sanità pubblica anche nel 2022.  Nonostante siano stati segnalati numerosi aspetti positivi del sistema sanitario italiano, sono emerse anche criticità legate alla mancanza di risorse umane ed economiche a disposizione e a un modello ancora troppo ancorato sul passato. Si evidenzia la necessità di migliorare l'assistenza sociosanitaria a lungo termine per le persone non autosufficienti e di intervenire sul problema persistente di disomogeneità nei livelli di offerta e di esito, che compromette i principi di universalismo, equità territoriale, sociale e generazionale. 

Istruzione. La Relazione rileva nel 2022 un'inversione di tendenza negli investimenti pubblici nel settore dell'istruzione. Tuttavia, sono stati registrati miglioramenti nelle competenze matematiche dei quindicenni, nei tassi di abbandono scolastico e nel completamento dell'istruzione terziaria nel decennio 2011-2021. Permangono criticità strutturali nel settore: la carenza di professionisti qualificati, il ritardo nella percentuale di laureati rispetto ad altri Paesi Ocse. La relazione evidenzia anche l'impatto negativo della pandemia sui minori, con un aggravamento dei disturbi neuropsichici e una mancanza di risposta adeguata da parte dei servizi sanitari.

Le Pa locali

Gli enti locali sono responsabili di circa il 40% delle risorse del Pnrr e svolgono un ruolo centrale nello sviluppo del welfare. I Comuni italiani hanno tuttavia subito gli effetti di un lungo periodo di austerità, che hanno indebolito la loro capacità di implementare politiche a livello centrale.

Il messaggio che il Cnel affida alla politica e alla società civile è il seguente: “Il cambio di visione che la transizione ecologica richiede è l‘acquisizione di conoscenze per comprendere perché sia necessaria una transizione e per ‘metabolizzare’ una consapevolezza che faccia percepire come urgente e necessario il cambio delle abitudini, degli stili di vita e delle scelte future”.

 

di Monica Sozzi

 

Fonte copertina: jopanuwatd, 123rf.com

giovedì 13 luglio 2023

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