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Attualmente nel mondo 828 milioni di persone vivono in baraccopoli, e il numero è in continuo aumento. In Italia la precarietà abitativa ha assunto ulteriore rilievo a causa dell’acuirsi della crisi sociale: la condizione di sovraffollamento nel 2021 riguarda il 28% della popolazione contro una media europea del 17,1%.

Notizie

Le proposte dei giovani al governo contro la crisi climatica su cinque temi chiave

In un documento di Save the Children, con il contributo anche dell’ASviS, le richieste avanzate al ministro Pichetto Fratin su educazione e partecipazione, sistemi agroalimentari, finanza climatica, energia e sostenibilità urbana. 18/12/23

lunedì 18 dicembre 2023
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Riconoscere l'urgenza della crisi climatica e adottare leggi che proteggano le generazioni attuali e future è oggi una delle principali sfide da affrontare. È fondamentale garantire un'istruzione che sensibilizzi sulla crisi climatica, coinvolgere i giovani nei processi decisionali, ridurre le emissioni, limitare l'uso di carbone e pesticidi, riqualificare il settore edilizio residenziale, modernizzare il trasporto pubblico e investire maggiormente nelle comunità colpite dai disastri climatici. Ed è importante anche utilizzare indicatori specifici per assicurare che gli investimenti siano orientati al benessere delle bambine e dei bambini e che rispondano alle loro esigenze.

Questi alcuni dei temi chiave al centro del documento "Governo e giovani dialogano: quali proposte per il clima?" redatto con il contributo di ASviS, Change for Planet, Italian Climate Network, Legambiente, Movimento Giovani per Save the Children e Wwf Young. Un documento nato con l’obiettivo di illustrare le proposte e le idee dei giovani, appartenenti a numerose associazioni e movimenti attivi per la tutela dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica, presentate alle istituzioni e in particolare al ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Gilberto Pichetto Fratin, durante un evento di dialogo intergenerazionale che si è tenuto in vista della Cop 28 nell’ambito dell’iniziativa All4Youth Italy 2023, promossa da Save the Children in collaborazione con l’Undp Rome Centre for Climate and Energy.

Come Mase e come Governo stiamo lavorando per rendere l’ambiente centrale nelle scelte economiche, e in questo percorso la voce dei giovani è irrinunciabile e sarebbe un errore imperdonabile non ascoltarla. Serve il loro impegno civile, servono le loro idee e la loro passione e questo vale soprattutto sulle questioni ambientali: le nostre ragazze e i nostri ragazzi devono essere protagonisti di un dibattito che riguarda innanzitutto il loro futuro”, il ministro Gilberto Pichetto Fratin. 

Youth4Climate: la sfida della difesa del clima è nelle mani dei giovani

Dalle stufe ecologiche del Malawi alla piattaforma contro l’ansia climatica della Samoa, i 43 progetti under 30 premiati per contrastare i cambiamenti climatici sono sbarcati a Roma, ma con lo sguardo rivolto alla Cop28. [VIDEO23/10/23

Qualche dato su giovani e impatto climatico

I minorenni vengono spesso considerati solo come un gruppo vulnerabile anziché essere riconosciuti come soggetti attivi e agenti di cambiamento. Tanto che meno del 4% dei progetti esaminati in una recente ricerca prende in considerazione, in modo esplicito e significativo, le esigenze e il coinvolgimento dei bambini. Eppure, oggi, 160 milioni di bambine e bambini sono esposti a siccità gravi e prolungate. Entro il 2050, 24 milioni di bambini saranno denutriti a causa della crisi climatica.

Secondo le stime di Save the Children, il numero di bambine che rischiano di subire il duplice rischio degli impatti del cambiamento climatico e del matrimonio infantile è destinato ad aumentare del 33%, raggiungendo quasi i 40 milioni entro il 2050. Inoltre, c’è un’enorme carenza di fondi per molti Paesi colpiti dalla crisi climatica e alimentare: nonostante oltre un miliardo di bambini sia ad altissimo rischio di subire gli impatti della crisi climatica, solo il 2,4% dei principali fondi globali per il clima risponde alle loro esigenze.

Save the Children: 4 bambini su 5 vivranno almeno un evento climatico estremo

Dal Child Atlas, la nuova piattaforma sulla disuguaglianza infantile nel mondo, emergono cinque allarmanti tendenze entro il 2030. L’ong chiede ai governi di impegnarsi su pianificazione, sistema finanziario e investimenti.  28/9/23

Le richieste dei giovani al governo per contrastare la crisi climatica

Le proposte si articolano su cinque temi chiave: educazione e partecipazione, sistemi agroalimentari, finanza climatica, energia e sostenibilità urbana. Di seguito alcune delle richieste avanzate dai giovani.

  1. Educazione e partecipazione. L'educazione ambientale deve diventare un elemento centrale nei programmi scolastici fin dalla prima infanzia per consentire ai giovani di essere formati come cittadini consapevoli della crisi climatica. Inoltre, è necessario stabilire una valutazione ex-ante dell’impatto delle proposte di legge sulle future generazioni, promuovere una partecipazione giovanile attiva nelle politiche e nelle azioni per il clima e accompagnare le ragazze e i ragazzi verso lo sviluppo delle green skills per essere preparati alle sfide della transizione ecologica.
  2. Sistemi agroalimentari. Occorre adottare politiche che promuovano l'agricoltura sostenibile, la riduzione degli sprechi alimentari e la tutela della biodiversità.
    Importante anche promuovere l’educazione alimentare per garantire corretti stili di vita e incoraggiare l'adozione di pratiche agricole che riducano le emissioni di gas serra e favoriscano la transizione verso un sistema alimentare più equo e sostenibile. È urgente, poi, approvare il Regolamento europeo sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, per fissare obiettivi di riduzione dell’uso dei pesticidi vincolanti per gli Stati membri.
  3. Finanza climatica. Servono investimenti più consistenti nella finanza climatica e in grado di considerare i diritti, i bisogni e la voce dei bambini nella pianificazione e nell'allocazione delle risorse per affrontare i disastri climatici. In merito al fondo Perdite e danni, approvato all’apertura della Cop 28 e per il quale l’Italia ha annunciato un contributo di 100 milioni di euro, i giovani hanno chiesto al nostro governo di supportare la gestione democratica del Fondo garantendo l’accesso e la partecipazione delle comunità afflitte, della società civile, di altri stakeholder e dei giovani nei processi decisionali.
  4. Energia. Sul fronte energetico, i giovani chiedono al governo italiano di adottare obiettivi più ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas serra, portando l’obiettivo previsto dal nuovo Piano integrato energia e clima (Pniec) dal 40,3% al 65% rispetto ai livelli del 1990. Inoltre, chiedono di promuovere l'uso di fonti energetiche rinnovabili e sostenibili, portandole al 100% entro il 2035, stabilire definitivamente l’eliminazione graduale del carbone al 2025 su tutto il territorio nazionale e adottare un piano serio e concreto per eliminare i sussidi ambientalmente dannosi entro il 2030.
  5. Sostenibilità urbana. Infine, occorre promuovere la sostenibilità urbana attraverso la creazione di spazi verdi, la riduzione dell'inquinamento atmosferico e la promozione di trasporti pubblici efficienti e sostenibili. Vogliono che le città siano progettate in modo da favorire la mobilità a piedi e in bicicletta, riducendo l'uso dei veicoli privati e migliorando la qualità della vita delle persone.

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di Monica Sozzi

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