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Notizie

Raffreddamento sostenibile: ridurre la bolletta energetica abbattendo le emissioni

Il riscaldamento globale aumenta la domanda per i servizi di raffreddamento. Con l’uso di misure sostenibili, individuate dal Global cooling watch, i cittadini risparmierebbero mille miliardi di dollari all’anno. [VIDEO27/12/23

mercoledì 27 dicembre 2023
Tempo di lettura: min

Un nuovo rapporto pubblicato durante la Cop28 sul clima Dubai approfondisce le questioni legate a una nuova dimensione della povertà energetica: la cooling poverty (la povertà da raffreddamento). Lo studio Global cooling watch, dal titolo Keeping it chill: how to meet cooling demands while cutting emissions”, è stato rilasciato il 5 dicembre da una coalizione guidata dal Programma delle Nazioni unite per l’ambiente (Unep) e contiene una serie di soluzioni definite “chiave” per ridurre le emissioni e migliorare l'efficienza energetica entro il 2050.

Secondo lo studio si potrebbero tagliare almeno il 60% (e fino al 96%) delle emissioni previste nel settore del raffreddamento e, al contempo, generare benefici tangibili per miliardi di persone in termini economici e di accesso a sistemi di raffreddamento sostenibili.

"Il settore del raffreddamento deve crescere per proteggere tutti dall'aumento delle temperature, garantire la qualità e la sicurezza alimentare, garantire i vaccini e rendere produttive le economie”, ha detto Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’Unep. “Ma questa crescita non deve avvenire a spese della transizione energetica e degli impatti climatici più intensi. Fortunatamente oggi le soluzioni sono disponibili. Ottenere un raffreddamento sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico offre l'opportunità di ridurre il riscaldamento globale, migliorare la vita di centinaia di milioni di persone e realizzare enormi risparmi finanziari", ha aggiunto.



Mettere in piedi un sistema basato sulle raccomandazioni del Rapporto potrebbe ridurre le emissioni previste, in uno scenario di business-as-usual, di circa 3,8 miliardi di tonnellate di CO2 entro la metà del secolo. Al contrario, senza l’attuazione di nuove politiche energetiche, le emissioni di gas serra del settore del raffreddamento saranno più che raddoppiate entro il 2050.

Le tre principali aree di intervento individuate dallo studio sono:

  • Il raffreddamento passivo: si tratta di una strategia che incorpora metodi come l'isolamento, l'ombreggiatura naturale e la ventilazione, in grado di ridurre notevolmente la richiesta di energia per il raffreddamento. Tali misure possono ridurre la crescita della domanda di raffreddamento nel 2050 del 24%, facendo così evitare costi per l’acquisto di nuove apparecchiature fino a tremila miliardi di dollari, e riducendo le emissioni di 1,3 miliardi di tonnellate di CO2.
  • Gli standard di efficienza energetica: migliorare questi standard uniti a una nuova etichettatura di tutti gli impianti di raffreddamento potrebbe triplicare l'efficienza energetica media globale entro il 2050. Questo non solo ridurrebbe le bollette energetiche, ma migliorerebbe anche la sostenibilità finanziaria delle catene del freddo.
  • La riduzione rapida dei refrigeranti dannosi: una rapida riduzione dei refrigeranti che contribuiscono al riscaldamento climatico potrebbe dimezzare le emissioni entro il 2050. Ciò potrebbe essere fatto attraverso l'adozione di tecnologie migliori e una gestione più efficace dei refrigeranti.

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Il cambiamento climatico, la crescita demografica e del reddito e l'urbanizzazione spingono verso l’alto la domanda dei servizi di raffreddamento, destinata ad aumentare sempre di più dato che, al momento, circa 1,2 miliardi di persone in Africa e Asia non hanno ancora accesso al settore. Una condizione che mette a rischio vite umane a causa del caldo estremo che impatta anche i redditi degli agricoltori, generando perdite e sprechi alimentari. Inoltre, la mancata attività di raffreddamento ostacola l'accesso universale ai vaccini. Le apparecchiature di raffreddamento rappresentano oggi il 20% del consumo totale di elettricità. Almeno 3,5 miliardi di persone trarranno vantaggio dall’accesso al “raffreddamento sostenibile”.

Enormi risparmi

Il Rapporto sottolinea che l'attuazione di queste misure porterà benefici economici significativi, si prevede per esempio che le bollette energetiche degli utenti finali potrebbero ridursi di mille miliardi di dollari all’anno.

Il risparmio totale dei costi si aggirerebbe intorno alla cifra di 22 mila miliardi di dollari (17 mila miliardi di dollari risparmiati sui costi energetici e cinquemila miliardi in investimenti evitati per la generazione di energia) entro il 2050.

Tuttavia, affinché le soluzioni proposte diventino una realtà, è necessaria un'azione rapida e coordinata: governi e settore privato devono collaborare per implementare efficacemente le misure e per rendere accessibile la transizione verso un raffreddamento più sostenibile per tutti.

“Il settore privato ha un ruolo fondamentale nel finanziare e guidare l'innovazione per promuovere il raffreddamento sostenibile che può contribuire a soddisfare importanti esigenze di sviluppo locale, e supportare gli obiettivi globali di riduzione del carbonio”, ha infatti commentato Makhtar Diop, direttore generale della International finance corporation.

In sostanza, il Rapporto rappresenta un importante passo avanti nel fornire soluzioni concrete per affrontare le sfide del riscaldamento globale. Offre un quadro chiaro delle azioni necessarie per ridurre le emissioni, migliorare l'efficienza energetica e rendere più accessibili e convenienti le soluzioni di raffreddamento sostenibile. La sfida ora è passare dalla teoria alla pratica implementando concretamente queste strategie per un futuro più sostenibile, e conveniente, per ogni individuo.

Scarica il Rapporto

 

di Ivan Manzo

 

Fonte copertina: Keeping it chill: how to meet cooling demands while cutting emissions

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