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Nel 2021, la quota di energia primaria da fonti rinnovabili a livello mondiale è arrivata al 13,5%, mentre la quota di produzione mondiale di energia elettrica rinnovabile al 25%. In Italia, al 2020, la media nazionale delle fonti rinnovabili sui consumi lordi finali ha raggiunto il 19%. La produzione elettrica rinnovabile registrata nel 2021 si è attestata al 36% (ma dovrà superare l'80% entro il 2030).

Notizie

Iea: consumo globale di bioenergia pari a idroelettrico, solare ed eolico insieme

Il Renewables Report 2018 analizza lo stato di salute delle energie alternative e indica dove è necessario intervenire. Buoni sviluppi per il settore elettrico, scarso utilizzo delle rinnovabili nei trasporti e nel riscaldamento. 19/10/2018

“La bioenergia moderna è il gigante trascurato nel campo dell’energia rinnovabile”. Con queste parole Fatih Birol, direttore esecutivo dell’International Energy Agency (Iea), commenta il rapporto Renewables 2018 report, documento che fa il punto sull’utilizzo presente e futuro delle energie e tecnologie rinnovabili, nel quinquennio 2018-2023. Questo rapporto fornisce inoltre le tendenze settoriali e gli sviluppi globali dell’energia rinnovabile nei settori dell'elettricità, del riscaldamento e dei trasporti.

“La bioenergia moderna avrà la maggiore crescita tra le risorse rinnovabili nel periodo 2018-2023, assumendo un ruolo fondamentale nella costruzione di un robusto portafoglio sostenibile”, afferma lo Iea. “Le energie alternative continueranno la loro espansione nei prossimi cinque anni, coprendo il 40% della crescita globale dei consumi energetici”. L’uso delle rinnovabili continua dunque ad aumentare con grande rapidità, specialmente nel settore dell'elettricità, dove rappresenterà, nel 2023, quasi un terzo della produzione mondiale. Al contrario, nei trasporti e nel riscaldamento l'uso delle energie alternative si espande molto più lentamente, a causa di un debole sostegno politico e di mancanza di finanziamenti. Il ruolo della bioenergia, al contrario delle altre risorse, rimane però fondamentale anche in questi campi. “Mentre la crescita del fotovoltaico e dell’eolico è destinata a progredire nel settore dell'elettricità, la bioenergia rimane la principale fonte sostenibile anche nel settore dei trasporti e del riscaldamento, dove le altre risorse svolgono attualmente un ruolo nettamente minore”.

 

"La quota di bioenergia nel consumo totale delle rinnovabili a livello mondiale è pari a circa il 50%, in altre parole tanto quanto l'energia idroelettrica, eolica, solare e tutte le altre rinnovabili combinate insieme”, afferma Fatih Birol, “nonostante il suo ruolo nella decarbonizzazione non sia ancora globalmente riconosciuto”. La bioenergia, infatti, può svolgere un compito importante nella sfida al cambiamento climatico, ma le sue criticità devono essere affrontate: “modelli solidi di sostenibilità sono fondamentali per la crescita delle bioenergie, poiché solo la bioenergia che riduce le emissioni di gas serra durante il ciclo di vita, evitando impatti sociali, ambientali ed economici inaccettabili, ha un ruolo nella decarbonizzazione del sistema energetico”. Una governance e un'attuazione rigorose della sostenibilità devono pertanto essere un pilastro centrale di qualsiasi politica di sostegno a questo tipo di risorsa. Questa particolare attenzione dello Iea alla bioenergia è parte dell'analisi prodotta dall’agenzia sui cosiddetti "punti ciechi" del sistema energetico, cioè quei settori della sostenibilità non sviluppati o aree di intervento ancora nascoste.

Il documento passa poi all’analisi dei Paesi più virtuosi nel campo della sostenibilità. Il Brasile ha il mix energetico più verde e la Cina è in crescita. Tra i maggiori consumatori di energia al mondo, il Brasile occupa infatti la quota più elevata di risorse rinnovabili - quasi il 45% del consumo totale di energia nel 2023, e il suo cospicuo utilizzo di bioenergia nei trasporti e nell'industria è significativo. Allo stesso tempo la Cina, grazie alle politiche di decarbonizzazione estese a ogni settore e alla riduzione dell'inquinamento atmosferico locale, guida la crescita globale in termini assoluti durante il periodo di riferimento (2018-2023), superando l'Unione europea “per diventare il più grande consumatore di energia rinnovabile del mondo”. Nell'Unione europea, un maggiore uso delle energie alternative è stimolato da obiettivi vincolanti in materia di sostenibilità per il 2020 e il 2030, nonché dall'attuazione di politiche a livello nazionale e dal miglioramento dell'efficienza energetica.

Per quanto riguarda, invece, la produzione di risorse rinnovabili, il settore fotovoltaico è predominante. “Con un incremento di 178 gigawatts nel 2017 ha raggiunto un altro record, rappresentando per la prima volta più di due terzi della crescita della capacità elettrica globale”. La Cina rimane leader incontrastato in questo settore, con quasi il 40% della capacità fotovoltaica installata a livello mondiale. Gli Stati Uniti restano il secondo mercato per il settore fotovoltaico, seguiti dall'India, la cui capacità di produzione si è quadruplicata. Per quanto riguarda gli altri settori, gli impianti eolici hanno subito una flessione per il secondo anno consecutivo e la crescita idroelettrica ha rallentato.

All’interno di questo aumento di produzione, le energie rinnovabili avranno la crescita più rapida nel settore elettrico, fornendo quasi il 30% della domanda di energia nel 2023, rispetto al 24% del 2017. Le risorse alternative nei trasporti daranno invece il contributo più basso, con una crescita che va dal 3,4% nel 2017 al 3,8% nel 2023. Le rinnovabili coprono dunque solo una piccola parte della domanda complessiva di energia nei trasporti, a causa del consumo di prodotti petroliferi ancora in corso. Le energie alternative in questo settore provengono infatti principalmente dai biocarburanti e, sebbene l’utilizzo di mezzi sostenibili (come le auto elettriche, a due e tre ruote e autobus) e le modalità di trasporto ferroviario aumenteranno del 65% nel periodo di previsione, la percentuale di partenza è ancora troppo bassa. “Per soddisfare gli obiettivi di sostenibilità, lo sviluppo delle energie rinnovabili nei settori del riscaldamento, dell'elettricità e dei trasporti deve accelerare”, conclude il Rapporto. Se i progressi continuassero al ritmo attualmente previsto, la quota di rinnovabili nel consumo finale di energia sarebbe di circa il 18% entro il 2040 - significativamente inferiore alla previsione dello Iea del 28%. In questo processo, un ruolo fondamentale dovrà essere svolto dalla bioenergia, poiché “fatta nel modo giusto, la bioenergia è una soluzione sostenibile per combattere il cambiamento climatico”.

Scarica il Rapporto completo

 

di Flavio Natale

venerdì 19 ottobre 2018

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