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VITA SULLA TERRA

Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica

Dagli ultimi dati aggiornati al 2021, risulta che sulle otto milioni conosciute, un milione di specie animali e vegetali è a rischio estinzione. L'attività antropica ha velocizzato di mille volte il tasso naturale di estinzione. Continua il declino della biodiversità italiana a causa di problemi irrisolti, come il degrado e il consumo del suolo. 

Notizie

Wwf: senza le entrate turistiche, il capitale naturale è in grave pericolo

La Pandemia sta incidendo in modo negativo sulle risorse del turismo, destinate poi alla salvaguardia ambientale. Fondamentale sostenere i ranger, unico vero scudo contro bracconaggio e mercati di fauna selvatica. 25/5/20 


Non si può vivere sani in un mondo malato. Come ricordano le parole pronunciate nelle scorse settimane da Papa Francesco, la Pandemia deve essere l’occasione per comprendere quanto l’uomo dipenda dagli ecosistemi naturali. L’unica strada che porta alla tutela della nostra salute è quindi quella che persegue politiche di sostenibilità per la gestione del capitale naturale. Eppure, senza le dovute precauzioni, la crisi generata dal Covid-19 potrebbe avere un impatto drammatico sulla conservazione naturale, avverte il Wwf Italia.

Nell’analisi dell’associazione ambientalista diffusa l’11 maggio vengono elencati gli effetti negativi scaturiti dal Coronavirus, capaci sia di ridurre i finanziamenti dei governi per la tutela delle aree protette e sia di aprire le porte al fenomeno del bracconaggio.

Secondo il Wwf, infatti, il crollo del flusso turistico in determinati luoghi definiti “cruciali per la conservazione della natura” rischia di incentivare i crimini contro gli ecosistemi. “Il lockdown causato dal Coronavirus, in molti Paesi ha ridotto il disturbo prodotto dall’uomo, abbassando i livelli di inquinamento, emissioni e rumore. Ma questa crisi potrebbe rivelarsi per i bracconieri e altri criminali un’opportunità senza precedenti: l’assenza di visitatori e la scarsità di risorse per i controlli rende habitat minacciati e specie in pericolo di estinzione più esposti ai loro interessi”, si legge sul sito dell’Organizzazione.

Le entrate che arrivano dal settore turistico hanno permesso nel tempo di finanziare aree protette e progetti di conservazione locale
. Secondo uno studio della Banca mondiale del 2016, nelle sole aree protette il turismo genera annualmente un volume di oltre 850 miliardi di dollari tra spese dirette e indotto (ma si pensa che la cifra sia molto più alta). Se quindi da una parte la crisi del turismo riduce le pressioni esercitate su determinati luoghi, dall’altra rischia di privare molte zone verdi dei fondi da cui dipendono. “A rischiare la bancarotta non sono quindi solo mete iconiche come Venezia, ma anche luoghi a cui è affidata la conservazione di specie e di habitat: parchi nazionali, riserve, santuari, veri e propri patrimoni dell’umanità”. Secondo il Wwf la Pandemia ha costretto a ridurre già del 30% il budget destinato ad alcune aree protette.

Un ruolo fondamentale per la sicurezza dei nostri ecosistemi è esercitato dai ranger, sempre in prima linea per la salvaguardia ambientale. Una figura lontana “dai propri cari per gran parte dell’anno, spesso senza nessun tipo di assicurazione e con attrezzature ridotte. Questi eroi della natura, a cui dobbiamo la sopravvivenza di specie che sarebbero altrimenti state spazzate via dal bracconaggio e dall’uso illegale, lavorano in condizioni estreme”. Inoltre viene ricordato come negli ultimi anni siano stati centinaia i ranger uccisi, oltre 100 solo nel 2018, mentre esercitavano la propria professione, e per questo motivo il Wwf suggerisce una serie di azioni da mettere in campo per evitare che “l’unico vero scudo contro i crimini di natura” venga meno in questo periodo.

Innanzitutto occorre capire come l’emergenza Coronavirus stia influenzando il fenomeno del bracconaggio e l’applicazione delle leggi a livello locale; va poi monitorata la situazione al fine di garantire la sicurezza dei ranger; e bisogna continuare a raccogliere fondi da destinare alle aree protette, per dare ai ranger tutti gli strumenti necessari per continuare il proprio lavoro.

Infine, è urgente disinnescare una delle causa di bracconaggio nel mondo, ovvero i mercati di fauna selvatica, responsabili anche della diffusione di nuovi virus, e il Sars-Cov2 ne è un chiaro esempio. Per sostenere questa posizione, il Wwf invita tutti a firmare la sua petizione online.

Leggi l’analisi del Wwf

 

di Ivan Manzo

lunedì 25 maggio 2020

Aderenti

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