per dare un futuro alla vita   
e valore al futuro

VITA SULLA TERRA

Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica

Dagli ultimi dati aggiornati al 2021, risulta che sulle otto milioni conosciute, un milione di specie animali e vegetali è a rischio estinzione. L'attività antropica ha velocizzato di mille volte il tasso naturale di estinzione. Continua il declino della biodiversità italiana a causa di problemi irrisolti, come il degrado e il consumo del suolo. 

Notizie

IN EVIDENZA NELLA SETTIMANA: Quanta ipocrisia sulla sostenibilità

Le peggiori nefandezze, in terra e in mare, avvengono nel nome dell’uso sostenibile delle risorse. Non cessa però il lavoro per costruire scenari futuri credibili e regolamenti in grado di salvaguardare il patrimonio comune.

di Donato Speroni

Il sindaco di Taiji, una cittadina del Giappone, è volato fin alle isole Farøe, possedimento danese situato tra la Scozia e l’Islanda, per firmare un accordo di gemellaggio con Klaksvik. Che cosa hanno in comune due paesi così lontani tra loro? Taiji è tristemente famoso per la mattanza dei delfini, che avviene ogni anno, mentre Klaksvik non è da meno per le balene, con un whale kill che si svolge ogni estate. Il gemellaggio ha l’evidente scopo di difendersi dalle crescenti pressioni degli ambientalisti contro questi macelli “crudeli e inutili”, come scrive l’Economist Espresso, ma il documento di gemellaggio assicura che l’accordo promuoverà “un uso sostenibile delle risorse marine”. C’era da aspettarselo.

Non minore ipocrisia si può ritrovare nel testo del decreto del presidente del Brasile Michel Temer, che apre allo sfruttamento minerario un’area finora incontaminata di oltre 46mila chilometri di foresta amazzonica, ma assicura che la riforma “não afasta a aplicação de legislação específica sobre protecção da vegetação nativa, unidades de conservação da natureza, terras indígenas”, non modifica le precedenti norme di tutela della natura e delle terre indigene, fingendo di ignorare le inevitabili conseguenze dell’apertura delle foreste ai cercatori d’oro e alle grandi imprese. 

Sempre all’insegna dell’ipocrisia si possono registrare le iniziative antiambientaliste del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’ultima novità è la cancellazione di un Comitato consultivo che partecipava al National Climate Assessment, il rapporto sull’evoluzione del clima preparato per il Congresso ogni quattro anni. Trump sta rimuovendo i riferimenti al climate change da tutti i siti federali, come se ignorare il fenomeno potesse servire a cancellarlo.

Per fortuna c’è chi invece pensa seriamente al futuro. All’ultima conferenza dell’International seabed authority è stata messa a punto una bozza di regolamento per lo sfruttamento dei fondali marini. Si tratta di un tema di grande importanza per il futuro dell’umanità, perché è necessario preservare le caratteristiche naturali degli oceani, ma al tempo stesso far fronte in modo costruttivo alle grandi pressioni per accedere alle ricche riserve minerarie celate sotto i mari. Elaborare un regolamento condiviso tra gli Stati non è facile e ogni passo avanti in queste complesse trattative multilaterali va salutato come un successo.

Quando si parla di scenari futuri, il tema del lavoro, dei posti minacciati dalle nuove tecnologie, della rivoluzione nelle mansioni e nell’organizzazione, è sempre in primo piano. È quindi molto importante la costituzione da parte dell’International labour organization di una Commissione internazionale sul futuro del lavoro. Tra i 20 esperti chiamati a discuterne c’è anche il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini. La Commissione presenterà i suoi risultati alla Centenary Conference del’Ilo nel 2019 e le sue indicazioni saranno certamente un tassello importante nella costruzione di uno scenario sostenibile sulla occupazione, l’inclusività, l’uso del tempo nei prossimi decenni.

Molti degli uomini più potenti del Pianeta si stanno interrogando su questi temi. Di recente il fondatore della Virgin Richard Branson ha pubblicato un post a favore dell’Universal basic income (Ubi), un reddito di base che dovrebbe essere garantito a tutti. La sua presa di posizione segue quelle analoghe di Elon Musk (Tesla), Mark Zuckerberg (Facebook) e altri guru della tecnologia, convinti che il futuro porrà problemi occupazionali di grandissimo rilievo e favorevoli quindi a dare comunque un reddito a tutti. Branson ha espresso il suo giudizio dopo aver studiato l’esperimento della Finlandia, che ha concesso a 2mila cittadini una indennità di 560 euro al mese. La caratteristica di questo e altri esperimenti analoghi è che il reddito viene concesso incondizionatamente, anche se il beneficiario non cerca un lavoro oppure se lo cerca e lo trova. Per i critici, è uno strumento di estraniamento di una parte della società che viene tagliata fuori da qualsiasi ruolo utile. Per i fautori, è invece il modo di dare sicurezza a tutti di fronte alle rivoluzioni del futuro. In ogni caso, è un tema al quale non si potrà sfuggire.

Negli Usa questa è stata anche la settimana dell’eclisse totale di sole, dall’Oregon alla South Carolina, che ha consentito di verificare l’affidabilità del power grid, la rete di alimentazione dell’elettricità che ormai utilizza ampiamente l’energia solare e che ha dovuto far fronte rapidamente all’improvviso venir meno di questa fonte. L’esperimento era stato preparato da tempo e non ha rivelato problemi gravi. Certo, il problema della aleatorietà delle fonti rinnovabili dipendenti da sole e vento rimane. Comporta la necessità di mantenere una riserva consistente di produzione tradizionale da fossili, ma in prospettiva dovrebbe attenuarsi con l’evoluzione delle batterie e di altri sistemi di immagazzinamento dell’energia che consentono di conservarla nei momenti di picco della produzione per erogarla quando ce n’è bisogno.

Ancora una segnalazione. Secondo un’indagine di Livewhat segnalata dall’Economist, buona parte degli europei sopravvaluta la qualità della vita negli altri Paesi rispetto al proprio. Per esempio, il 70% degli italiani è convinto che la qualità della vita in Francia sia buona, mentre solo il 43% dei francesi è dello stesso parere. Gli italiani, poi, sono davvero un self critical bunch, un mucchio di autocriticoni. In quasi tutti i Paesi europei, la maggioranza ritiene che in Italia si viva bene. Da noi, però, neanche il 25% esprime questa convinzione. Insomma, “l’erba del vicino è sempre più verde”, come dice la rivista inglese. Forse dovremmo apprezzare di più quello che abbiamo, perché senza un po’ di ottimismo è anche difficile costruire un futuro migliore.

E INOLTRE...

a cura di Giulia D’Agata

In questi giorni il sito asvis.it si è anche occupato di:

  • La classifica stilata dall’Oms secondo cui l'inquinamento dell'aria è causa di milioni di decessi ogni anno e rappresenta un peso sul mondo dell'economia. Preoccupante è la situazione di Pechino, in cui le soglie giornaliere di particolato inferiore ai 2,5 micron raggiungono regolarmente livelli di allerta e una minaccia per la salute dei suoi cittadini.

Altre segnalazioni

  • L’International Institute for Sustainable Development ha pubblicato “Equity and a Healthy Planet” rapporto annuale 2016-2017 in cui vengono presentate le esperienze di coloro che si impegnano per assicurare economie più sostenibili, un ambiente più sano e un futuro migliore.
     
  • È uscito il libro “L’austerità fa bene” di Veronica De Romanis in cui l'autrice spiega che più che di “austerità” bisognerebbe parlare di “trasparenza circa l’utilizzo delle risorse pubbliche (cioè dei contribuenti), rispetto degli impegni presi in sede internazionale e salvaguardia delle future generazioni”.

Prossimi eventi:

  • 29 agosto – A Parma si terrà il Simposio sul Food Sustainability Index organizzato dal Barilla Center for Food and Nutrition. Alla conferenza parteciperà anche Lucilla Persichetti del Segretariato di ASviS e coordinatrice del gruppo di lavoro sull’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030 “Sconfiggere la fame”.
     
  • 7 settembre – A Brescia continua il ciclo di seminari dell’Università degli Studi di Brescia sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il secondo appuntamento riguarda l’Obiettivo 2 “Fame zero”. Il ciclo di seminari si rivolge alla cittadinanza e alla comunità universitaria con l’intento di esaminare ogni singolo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile della nuova agenda mondiale, indirizzata alla comunità nella sua interezza, per un’azione comune finalizzata al benessere, da coniugare con la preservazione del pianeta a vantaggio delle generazioni presenti e future.
     
  • 7 - 10 settembre – A Terni si tiene l’Umbria Green Festival. Il tema conduttore dell’evento è la sostenibilità come orizzonte di una nuova economia, basata sulle produzioni di qualità, sulla valorizzazione del territorio e del paesaggio promuovendo uno stile di vita più lento e consapevole al fine di salvaguardare, dall’inquinamento e dal consumo eccessivo di risorse, il nostro mondo e in particolare l’Umbria, cuore verde d’Italia.
     
  • 8 settembre – A Roma si tiene la 2nd Rome Conference of Value Based Investors & SDGs. La conferenza, organizzata da European Partners for the Environment (Epe) e dalla Federazione delle banche, delle assicurazioni e della finanza (FeBAF) esplorerà i modi attraverso i quali finanzieri, esperti di green economy e rappresentanti della società civile possono cooperare per trasformare l’Europa e il mondo attraverso la finanza sostenibile. L’evento avrà luogo a Via San Nicola da Tolentino 72.
     
  • 8 – 9 settembre – A Lucca si terrà il seminario residenziale di formazione civile “#Fondamenti di politica” il cui tema si richiama alla missione della politica, ed alla funzione propedeutica dell’esercizio della partecipazione nelle organizzazioni di Volontariato e di Terzo Settore. La provocazione è contemplare il senso alto della politica e l’obbligo etico del Volontariato di continuare a preparare cittadini e dirigenti di domani.
     
  • 10 - 12 settembre – A Osnabrück (Germania) si svolgerà l'incontro internazionale "Strade di Pace: religioni e culture in dialogo", che riunisce uomini e donne di religioni e culture diverse per tre giorni di dialogo.
  • 12 settembre – A Roma Kate Raworth tiene la Aurelio Peccei Lecture. In questa occasione l’economista dell’Environmental Change Institute dell’Università di Oxford e del Cambridge Institute for Sustainability Leadership, nonché membro del Club di Roma, presenterà il suo volume “L’economia della ciambella. Sette mosse per pensare come un economista del XXI secolo”, edizioni Ambiente. L’evento si terrà presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, e avrà inizio alle 10:30.
     
  • 12 settembre – A Roma Prioritalia interverrà con uno speech di Marcella Mallen nel workshop su “Health and Security” nell’ambito del progetto Futurisers, un percorso formativo progettato da Open Hub e dalla sua Tixe academy. Il progetto mette insieme il mondo delle università, delle imprese, dell’associazionismo e delle Istituzioni per comporre una esperienza modulare dedicata al mondo delle professioni e alle organizzazioni che intendano affrontare con consapevolezza ed efficacia il cambiamento nell’epoca della Digital trasformation.
     
  • 16 - 24 settembre - A Rimini il Green Destinations Networking Meeting sarà l'occasione di confronto tra gli attori italiani del turismo e promuoverà il network italiano del turismo sostenibile nell'ambito del Festival IT.A.CA' del Turismo Responsabile
  • 17 - 19 settembre – A San Paolo (Brasile) avrà luogo il Symposium on Sustainability in University Campuses sul tema della sostenibilità applicata ai campus universitari. L’evento è stato organizzato da University of São Paulo in Brazil, Manchester Metropolitan University, il Research and Transfer Centre “Applications of Life Sciences” della Hamburg University of Applied Sciences e dell'Inter-University Sustainable Development Research Programme.
     
  • 18 settembre – A Milano Metropolitana Milanese MMacademy con il supporto scientifico di Nonsoloambiente, organizza un momento di confronto con un parterre di relatori istituzionali e associativi, volto a incoraggiare un dialogo sul decreto correttivo n.56/2017, che stabilisce l’obbligatorietà dell’adozione dei Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti della Pubblica Amministrazione, pone l’Italia tra i Paesi più attenti allo sviluppo sostenibile e ambientale.
  • 18 – 22 settembre – All’Aia è stata organizzata l’International Metropolis Conference 2017. Il tema della conferenza di quest'anno è la Migrazione e la Giustizia Globale e si terrà presso il Municipio dell'Aia.
  • 28 settembre – A Roma, presso la Camera dei Deputati, l’Alleanza presenterà il Rapporto ASviS 2017. Il documento analizza i progressi compiuti dall’Italia, dall’Unione europea e dal mondo nell’attuazione dell’Agenda 2030, valuta la misura in cui le politiche messe in campo finora in Italia consentiranno all’Italia di centrare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e presenta le proposte che le oltre 170 organizzazioni che aderiscono all'Alleanza formulano alle istituzioni, ai partiti e ai movimenti politici, nel momento in cui questi ultimi stanno preparando le loro piattaforme programmatiche in vista delle prossime elezioni. La presentazione del Rapporto avrà inizio alle 10.30.
lunedì 28 agosto 2017

Aderenti

Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS
Via Farini 17, 00185 Roma C.F. 97893090585 P.IVA 14610671001

Licenza Creative Commons
This work is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale