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Approfondimenti

SEeD for Global Goals - Terra Madre Salone del Gusto 2018 per il raggiungimento dei 17 SDGs delle Nazioni Unite

di Franco Fassio, responsabile scientifico progetto SEeD for Global Goals, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Slow Food

Con l’applicazione del progetto di ricerca SEeD for Global Goals, tutte le azioni prima, durante e dopo l’evento Terra Madre Salone del Gusto 2018 sono state lette attraverso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, segnando un nuovo percorso nello sviluppo degli eventi e per la cultura della rendicontazione di sostenibilità.
26 settembre 2019

14 anni di ricerca, sette edizioni di Terra Madre Salone del Gusto e sette di Cheese e Slow Fish, più di 500 iniziative realizzate con oltre 150 partner: sono i numeri di Systemic Event Design (SEeD), progetto di ricerca applicato ai principali eventi di Slow Food e sviluppato prima in seno a Design Politecnico di Torino e poi nell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (responsabile scientifico Franco Fassio). Ideato nel 2006, SEeD si è posto negli anni l’obiettivo di definire un nuovo concetto di qualità del sistema-evento, trasformando le manifestazioni culturali in una metafora della convivenza dell’uomo con l’ecosistema: dimostrandosi sostenibili, tendono le braccia alla condivisione di prospettive e ideali; aprendosi al territorio, condividono i frutti e si fanno portavoce del cambiamento. Progettare per ridurre le esternalità negative, dare un valore in ottica di economia circolare a ciò che viene considerato scarto, creare sinergie per portare sviluppo e lavoro sul territorio, favorire l’accessibilità fisica all’informazione, sono alcune delle linee guida attraverso cui la ricerca è cresciuta nel tempo, con la costante ambizione di sensibilizzare il pubblico a replicare una buona azione in un contesto quotidiano.

Il progetto ha vinto, di edizione in edizione, numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali per il design degli eventi, diventando nel 2008 un modello per lo sviluppo del British Standard Institute (Standard BS 8901) e nel 2013, per la Norma UNI ISO 20121 “Dichiarazione dei requisiti per i sistemi di gestione di sostenibilità degli eventi”. In varie edizioni il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha conferito il patrocinio in quanto ricerca ritenuta di interesse nazionale per la diffusione dei messaggi culturali connessi alla sostenibilità. Nell’edizione 2018 di Terra Madre Salone del Gusto, denominata SEeD for Global Goals e patrocinata dall’ASviS, il progetto ha assunto una nuova dimensione, ancora più ampia, grazie alla conferma delle buone pratiche registrate negli anni precedenti e all’ideazione di nuove iniziative in grado di descrivere e modellare l’evento nella direzione dei 17 Sustainable Development Goals – SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’attività ha così prodotto e messo in circolo conoscenza, facendo convergere numerosi stakeholder su obiettivi comuni e trasformando l’evento culturale in un vettore che ha condiviso significati e valori più che oggetti. Si è trattato di un lavoro di squadra, a cui hanno contributo tre Atenei (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Università di Torino, Politecnico di Torino) suddivisi in otto unità di ricerca, sette Sustainability Partner e 65 realtà imprenditoriali (Figura 1), per un totale di oltre mille persone direttamente coinvolte nella realizzazione di 82 azioni impattanti sui Global Goals e suddivise in otto scenari progettuali (people, education, solutions, research, waste, move, power, water) che hanno alimentato il claim dell’evento 2018 #foodforchange. Simbolicamente illustrato nella mostra SEeD for Global Goals la ricerca ha accolto inoltre numerose immagini estratte dal Calendario Lavazza 2018, primo megafono artistico a livello mondiale dedicato alla divulgazione e alla conoscenza dei SDGs mentre la sezione Everyday SEeD the Planet, sviluppata da Planet Idea e Unisg sensibilizzava la collettività a riflettere su una quotidiana sostenibilità che superi le nostre abitudini consolidate: il maggiore ostacolo alla sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo. Nel corso della manifestazione oltre 50 studenti hanno monitorato il tema dell’accoglienza e del coinvolgimento della comunità cittadina, analizzando il capitale relazionale dell’evento, la creazione di nuove conoscenze e la loro diffusione a livello virtuale e dunque globale. La metodologia di ricerca ha previsto pre, durante e post evento la valutazione da parte delle unità di ricerca dell’impatto di ogni singola azione sui 169 Target dell'Agenda 2030 seguendo il quadro operativo internazionale fornito dalla “Guide for Applying the Sustainable Development Goals, Targets and Indicators in Results Frameworks”[1] e gli indicatori del “Report of the Inter-Agency and Expert Group on Sustainable Development Goal Indicators”[2]. La visualizzazione dei risultati mostrati durante l’evento è frutto della valutazione pre evento ed è stata elaborata graficamente mediante un grafico a radar (Figura 2), con l’obiettivo di far emergere una sintesi approssimativa dell’impatto dell’evento sugli SDGs. La valutazione post evento ha confermato tali risultati rendendo altresì evidente come si sia inaugurata una nuova strada nella rendicontazione della sostenibilità di un evento culturale benché siano ancora necessarie ulteriori sperimentazioni per approfondire la metodologia di rendicontazione.

Secondo Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile «nel suo impegno per la diffusione e la conoscenza dell’Agenda 2030 dell’Onu e dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile il progetto SEeD for Global Goals segna un nuovo percorso nello sviluppo degli eventi e contribuisce a sviluppare la cultura della rendicontazione e della trasparenza nei confronti di tutti gli stakeholder. Questa iniziativa è un esempio di come sia possibile imparare a leggere la complessità e valutare l’impatto che ogni singola azione ha sugli SDGs, costruendo una visione integrata della realtà, l’unica possibile per cambiare paradigma e cercare di raggiungere la vera sostenibilità».

Figura 1: i partner della ricerca SEeD for Global Goals applicata a Terra Madre Salone del Gusto 2018.

Figura 2: il grafico a radar elaborato a partire dalla valutazione pre evento delle azioni intraprese, strumento utile per far emergere una sintesi approssimativa dell’impatto dell’evento sugli SDGs.

 


[1] Oecd, Development Co-Operation Results for The 2030 Agenda—A Guide for Applying the Sustainable Development Goals, Targets and Indicators in Results Frameworks. Guidance prepared by the Results Team Development Co-operation Directorate. 2018. Available online: https://www.oecd.org/dac/resultsdevelopment/docs/guide-dev-cop-2030-agenda-results.pdf (accessed on 7 July 2017).

[2] Iaeg, UN. Final list of proposed Sustainable Development Goal indicators. Report of the Inter-Agency and Expert Group on Sustainable Development Goal Indicators (E/CN. 3/2016/2/Rev. 1), 2016. Available online: https://sustainabledevelopment.un.org/content/documents/11803O_cial-List-of-Proposed-SDGIndicators.pdf (accessed on 10 April 2018).

 


Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti.

 

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