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Wuf10: innovazione e cultura motore dell’urbanizzazione sostenibile
Dal meeting globale Un-habitat sullo sviluppo dei centri urbani arrivano le Abu Dhabi declared actions per accelerare il raggiungimento degli SDGs. 14/2/20
Si è concluso con un invito a un’azione comune per dare un futuro sostenibile alle città il decimo World urban forum (Wuf), ospitato all’Abu Dhabi exhibition center, negli Emirati arabi uniti, dall’8 al 13 febbraio. Istituito nel 2001 dal Programma delle Nazioni unite per gli insediamenti umani (Un-habitat), il forum è stato incentrato su cinque tavoli tecnici: i giovani, le donne, le comunità di base, i governi, le imprese locali e regionali. Agli oltre 500 eventi ufficiali di questa edizione, dedicata al tema “La città delle opportunità: collegare cultura e innovazione”, hanno preso parte secondo gli organizzatori più di 13mila delegati. Al termine dell’iniziativa, i partecipanti hanno presentato un manifesto, le Abu Dhabi declared actions, che comprendono gli impegni di organizzazioni internazionali, governi nazionali, locali e regionali, settore privato, società civile, università e altri protagonisti, per i prossimi due anni e oltre per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile concordati dai leader mondiali nel 2015.
Maimunah Mohd Sharif, direttore esecutivo di Un-habitat, ha dichiarato: “Condividiamo una visione comune di città sostenibili e più sicure, ma è necessario andare avanti perché l’urbanizzazione è inarrestabile. Grazie alle Abu Dhabi declared actions, ora abbiamo i componenti per agire”. In un videomessaggio, il segretario generale delle Nazioni unite, António Guterres, ha affermato che l’urbanizzazione è uno dei mega trend dei nostri tempi e, se governata bene, aiuterà ad affrontare le sfide globali come i cambiamenti climatici. Leah Namugerwa, giovane attivista ugandese per il clima e fondatrice del gruppo giovanile Fridays for Future, ha detto: “Sono qui per promuovere azioni volte a garantire che i bambini e i giovani siano realmente rappresentati nei processi decisionali. Dobbiamo agire perché non c’è più tempo da perdere. Per favore, intraprendete seriamente un’azione per il clima”. All’attivista ha risposto Joyce Msuya, vice direttore esecutivo del Programma delle Nazioni unite per l’ambiente: “I giovani hanno un ruolo enorme da svolgere nell’esprimere la volontà politica. È ora che ci fidiamo di loro. Sono pronti ad ascoltare, connettersi, imparare e guidare”.
Victor Kisob, vice direttore esecutivo di Un-habitat, ha dichiarato che la creazione di città sostenibili e ben funzionanti richiede finanziamenti massicci e che questa dovrebbe essere trasformata in un’opportunità per gli investitori. L’amministratore delegato della banca Hsbc Amanah Malaysia, Arsalaan Ahmed, ha sottolineato che il settore privato può e deve garantire il capitale finanziario internazionale necessario per garantire la sostenibilità. Hoda Alkhzaimi, presidente della Emirates digital association for women, ha parlato delle principali sfide per le donne e dell’importanza di “spingersi oltre i confini e ricostruire le norme”. Il vice presidente dell’Unesco per la cultura, Ernesto Ottone Ramírez, ha evidenziato la necessità che i valori di cultura, identità e patrimonio vengano trasmessi alle generazioni future.
Nell’ambito di una sessione del Wuf, è stata lanciata la più grande piattaforma mondiale per i dati sulla qualità dell’aria, su iniziativa del Programma delle Nazioni unite per l’ambiente (Unep), Un-habitat e IqAir: il sistema già raggiunge oltre 15 milioni di utenti e 7mila città in tutto il mondo, riunendo i dati raccolti da governi, ong, aziende e comunità locali.
Nelle Abu Dhabi declared actions, i protagonisti del World urban forum affermano che le città hanno l’opportunità di gestire le transizioni verso l’inclusione, la resilienza, la sostenibilità, la crescita economica e la prosperità condivisa. Allo stesso tempo, stanno affrontando molte sfide globali, tra cui la povertà, le disuguaglianze di genere, le violazioni dei diritti umani, la disoccupazione, le emergenze sanitarie, il degrado ambientale e il cambiamento climatico. L’innovazione e la cultura dovranno essere alla base delle politiche dei centri urbani, con un forte sostegno da parte dei governi nazionali, un ruolo rafforzato dei governi locali e una collaborazione sistemica con la società civile. Il Wuf incoraggia impegni più forti per la salvaguardia del patrimonio culturale e la ricerca di soluzioni innovative che possano accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030, il Programma d’azione di Addis Abeba, il Sendai Framework for disaster risk reduction, l’accordo di Parigi e la nuova Agenda urbana delle Nazioni unite.
Il prossimo World urban forum si terrà a Katowice, in Polonia, nel 2022.
di Andrea De Tommasi