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RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE

Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni

Pandemia e inflazione acuiscono le disparità all’interno del Paese: dal 2019 al 2021 è peggiorato l’indice di disuguaglianza del reddito disponibile e permangono elevate differenze territoriali e di genere. Anche nel resto del mondo si amplia il divario tra ricchi e poveri: il 10% di popolazione più abbiente possiede il 76% della ricchezza globale.

Il turismo “verde” si mette in moto contro i cambiamenti climatici e per la sostenibilità ambientale

di Alessandra Lombardi, giornalista e consulente di comunicazione

Negli ultimi anni sono molti gli ostelli che hanno fatto propria la causa del rispetto per l'ambiente. E così arriva una lista degli ostelli più green del Pianeta, che utilizzano fonti rinnovabili, riciclano, producono cibo a km0 o adottano altre buone pratiche ecologiche.
Luglio-Agosto 2017

Anche il turismo cerca di fare la cosa giusta per salvaguardare l’ambiente che ci circonda. Nell’ultimo anno la Hostelworld, leader mondiale nel campo delle prenotazioni tra gli under 35, con più di 35.000 strutture in oltre 180 Paesi, ha stilato una lista speciale degli Ostelli più Green del Pianeta.

Molti ostelli, negli ultimi anni, hanno deciso di sposare la causa ambientale offrendo sia servizi che prodotti nel rispetto della natura ma, soprattutto, diventando punti di riferimento per i viaggiatori più sensibili all’ambiente a livello globale. In molti casi gli ostelli offrono soggiorni in cambio di ore di volontariato, producono energia da fonti rinnovabili, riciclano l’acqua delle docce per le colture locali e consumano e, in alcuni casi, producono cibo a Km0.

Tra gli ostelli inseriti nella speciale lista dei più ecologici del pianeta spicca anche il Bamboo Eco di Torino. Situato a pochi passi dal centro l’ostello ha catturato l'attenzione, a livello internazionale, per la sua dedizione alla salvaguardia della natura attraverso attività che riguardano sia la gestione della struttura che gli ospiti stessi. L'energia utilizzata all'interno, infatti, proviene al 100% da risorse rinnovabili e il 98% delle lampadine è a tecnologia Led; le finestre sono dotate di cinque camere d'aria per mantenere l'isolamento termico e acustico e i termosifoni hanno valvole indipendenti per ottimizzare i consumi. Inoltre tutti gli elettrodomestici sono di classe energetica A+ o maggiore; la lavanderia utilizza detersivi certificati Ecolabel con sistemi che permettono un risparmio anche del 50% di acqua ed energia. Certificazioni Ecolabel anche per i prodotti per la pulizia degli ambienti e della persona mentre sei sono i contenitori per la raccolta differenziata: umido, carta, plastica, vetro, batterie e medicine.

La gestione del Bamboo Eco Hostel di Torino è, però, anche quella di creare tra i suoi ospiti la consapevolezza di una vita più "verde". Ogni camera è dotata di istruzioni per sensibilizzare i clienti su un migliore utilizzo dell'acqua; a colazione il latte servito è biologico di produzione locale, così come i cereali e il muesli, il caffè e il the sono biologici, così come pane e fette biscottate e le marmellate vengono prodotte da fattorie locali certificate. Inoltre le pareti nelle aree comuni vengono utilizzate per offrire spunti e informazioni, attraverso disegni e poster inerenti proprio la salvaguardia della natura e gran parte del materiale utilizzato per l’allestimento, come legno e metallo, proviene da prodotti riciclati e trattati.

Girando per il mondo i viaggiatori potranno soggiornare tra numerose strutture green. Ecco un elenco delle più apprezzate:

  • Il 28 Towpath on the Riverfront a Port Elizabeth in Sud Africa sostiene iniziative comunitarie locali organizzando classi di yoga, windsurf, musica, arte e altro ancora con il supporto delle associazioni del posto. Nel rispetto della natura, l'acqua in eccesso viene utilizzata per alimentare i campi confinanti di banane e papaia oltre ad alimentare un proprio giardino coperto che offre frutta per le colazioni quotidiane.
  • Il Jam Hostel di Barcellona promuove il turismo responsabile a Barcellona attraverso sistemi di riduzione, riciclo e riutilizzo. Gli spazi interni sono stati abbelliti con opere d’arte realizzate con materiale riciclato. La terrazza, oltre ad offrire una splendida panoramica sulla città, produce anche spezie, frutta e verdura, tra tutte menta fresca con la quale rendere unici i mojito preparati ogni sera per gli ospiti.
  • Il Twentytu Hi-Tech Hostel di Barcellona ha vinto un premio per il turistico sostenibile grazie al suo progetto imprenditoriale ed è stato il primo ostello di Barcellona a ottenere la massima qualificazione per l'efficienza energetica. L’acqua calda, l’energia e il calore vengono prodotti da fonti rinnovabili e, in particolar modo l’acqua utilizzata, viene riciclata e dopo essere stata filtrata, rimessa in circolo nuovamente. Anche il check-in self-service riduce l’utilizzo di carta e spreca meno energia di un banco reception tradizionale.
  • Il Pfefferbett di Berlino è stato realizzato in un'antica fabbrica di birra, è partner di un’associazione internazionale che promuove la collaborazione tra imprese locali e i cittadini più anziani o portatori di handicap. Più del 40% dei dipendenti dell'ostello sono stati ingaggiati attraverso questo schema e lavorano in accoglienza, pulizie e ruoli di cucina. Tutti i prodotti offerti per la colazione provengono da colture dove vengono rispettati i diritti dei lavoratori e non c’è lo sfruttamento eccessivo dei campi.
  • Il The Shelter City and Shelter Jordan di Amsterdam è guidato da volontari cristiani provenienti da tutto il mondo e sono, di fatto, organizzazioni no-profit che offrono un'esperienza di alloggio alternativa. Situato nel cuore del quartiere storico di Amsterdam, a pochi passi dal quartiere a luci rosse, è di fatto un rifugio lontano dal trambusto della città. Ideale per i viaggiatori in cerca di tranquillità e di un luogo di riflessione.
  • Il HI Point in Montara negli Stati Uniti offre la possibilità agli ospiti di dedicarsi ad attività di volontariato per le comunità locali in cambio di giorni gratuiti da trascorrere nell’ostello. Fino ad oggi sono state donate più di 5.236 ore di servizio in comunità ricompensati con 1.332 pernottamenti gratuiti.
  • Alla Fat Cat Travelers Community in Auckland, Nuova Zelanda, si organizzano lezioni di giardinaggio biologico, produzione di pane o realizzazione di oggetti con materiale riciclato. Ogni giorno vengono cucinati piatti vegani utilizzando i prodotti coltivati nella locale fattoria biologica. I pannelli solari, inoltre, alimentano le docce calde e i rifiuti alimentari diventano composit per il giardino organico.
  • Il Planet Traveler a Toronto, in Canada, ha posizionato contatori di energia intelligente ben visibili, affinché gli ospiti siano sempre in grado di conoscere quanto l’ostello sta utilizzando e risparmiando grazie a sistemi di riciclaggio rifiuti e produzione di energia attraverso pannelli solari, riducendo così al minimo la produzione ed emissione di anidride carbonica nell’atmosfera.
  • Il Getaway Hostel di Chicago, negli Stati Uniti, ha dotato ogni camera di sistemi di raccolta differenziata e la produzione di acqua calda ed elettricità proviene da sistemi intelligenti che sfruttano le energie rinnovabili.
  • Al Local di New York, Stati Uniti, i primi a spiegare agli ospiti come si fa a vivere più “naturali possibile”, sono i membri del personale interno, istruito per offrire a tutti, tutte le informazioni necessarie per avere maggior rispetto dell’ambiente che ci circonda. Guide speciali sono state realizzate per godere al massimo dell’ambiente naturale che è stato realizzato all’interno e all’esterno dell’ostello.
  • Il Luz en el Cielo Eco Ostello di Montezuma in Costa Rica è, di fatto, una casa in uno dei paesaggi naturali più incontaminati del mondo: la foresta pluviale. Gli ospiti possono godere dell’ambiente che li circonda attraverso escursioni uniche immersi nella natura, dormendo cullati dal suono delle cascate o dai richiami delle scimmie locali che giocano sugli alberi. La colazione è totalmente organica preparata esclusivamente con ingredienti prodotti localmente.

 

Aderenti

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