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Al via la formazione sulla transizione ecologica per la Pubblica amministrazione
I nuovi corsi, realizzati dal Dipartimento della funzione pubblica e dall’ASviS nell’ambito del Pnrr, sono erogati per sviluppare le competenze del personale della PA nel segno dell’innovazione digitale, ecologica e amministrativa. 7/6/23
Dal 7 giugno 2023 le lavoratrici e i lavoratori della Pubblica Amministrazione possono seguire i nuovi percorsi di formazione online sulla transizione ecologica che sono stati realizzati dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio e dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), con il contributo di Cassa depositi e prestiti (Cdp) per il corso “PA 2030 - La territorializzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, nell’ambito della Direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione sulla “Pianificazione della formazione e dello sviluppo delle competenze funzionali alla transizione digitale, ecologica e amministrativa promosse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
I percorsi formativi sono erogati tramite Syllabus, il portale realizzato dal Dipartimento della funzione pubblica per sviluppare le competenze del personale della PA e supportarne la crescita professionale attraverso un’offerta di contenuti dedicati a promuovere l’innovazione delle amministrazioni a partire dalla transizione digitale, ecologica e amministrativa, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che individua nelle persone il “motore del cambiamento” della pubblica amministrazione.
La formazione, che prevede diversi programmi rivolti ai dipendenti delle amministrazioni centrali e degli enti territoriali, è incentrata sulla conoscenza dei temi dello sviluppo sostenibile e degli strumenti culturali e operativi necessari per affrontare le sfide della transizione ecologica con un approccio multilivello: territoriale, nazionale e globale.
Promuovere nella Pa, a ogni livello, la consapevolezza della necessità di contribuire a raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu è infatti un elemento essenziale per affrontare un profondo cambiamento in cui il settore pubblico gioca un ruolo guida per non lasciare indietro nessuno e garantire una transizione giusta e inclusiva rispetto alle diversità di individui, comunità e territori. Di particolare importanza, in questo senso, sarà l’innovazione delle competenze degli enti territoriali, snodi in cui si “mettono in campo” e monitorano i progetti della transizione, responsabili di seguire politiche coerenti con il contesto nazionale ed europeo.