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Dichiarazione di Granada verso l’agenda strategica Ue 2024-2029
Settimana 2-8 ottobre. Dichiarazioni europee sulle priorità per l’Unione e sull’uso della bicicletta. Parlamento: internet sicuro per le ragazze e i ragazzi, diritti dei minori rom, obbligazioni verdi e altre novità.
Dichiarazione di Granada del Consiglio europeo
I nostri leader europei riuniti a Granada il 6 ottobre hanno discusso delle future priorità dell'agenda strategica Ue 2024-2029 da adottare a giugno 2024, concordando alcuni dei temi in una specifica Dichiarazione.
I leader richiamano i principi e i valori fondanti dell’Ue della salvaguardia dei diritti fondamentali, della democrazia, dello Stato di diritto, evidenziando la necessità per l’Ue di svolgere un ruolo attivo per proteggere le nostre popolazioni e le nostre economie dalle minacce globali.
Nella Dichiarazione i leader europei concordano d’impegnarsi a:
- rafforzare la sicurezza e la difesa sviluppando la base tecnologica e industriale dell’Ue, procedendo sul percorso avviato con la bussola strategica;
- affrontare le vulnerabilità dell’Ue e la capacità di preparazione nella risposta alle crisi nel contesto dell'aggravarsi dei rischi climatici e ambientali e delle tensioni geopolitiche, anticipando le possibili sfide e cogliendo le opportunità offerte dalle transizioni verde e digitale, al fine di garantire la sostenibilità del nostro modello economico, senza lasciare indietro nessuno;
- rafforzare la posizione dell'Ue di potenza industriale, tecnologica e commerciale, proseguendo con gli sforzi nella coesione del mercato unico, favorendo lo sviluppo delle Pmi con la riduzione degli oneri amministrativi, riducendo le dipendenze esterne dalle importazioni di energia e in altri settori, investendo nella ricerca e nell’istruzione per lo sviluppo delle competenze del futuro, affrontando le sfide demografiche;
- intensificare il dialogo con i partner di tutte le regioni del mondo per proteggere e potenziare l'ordine internazionale basato su regole imperniato sulle Nazioni Unite, perseguendo un sistema multilaterale più equo e coeso, cooperando per rafforzare e diversificare le catene di approvvigionamento dell’Ue, attraverso accordi di partenariato, commerciali e di investimento per promuovere lo sviluppo sostenibile: al fine di conseguire i nostri obiettivi concordati in vista dell'azzeramento delle emissioni nette e per rafforzare la preparazione alle emergenze sanitarie.
- favorire l’allargamento dell’Ue ad altri Stati candidati, quale investimento geostrategico per la pace, la sicurezza, la stabilità e la prosperità, e per promuovere i valori su cui si fonda l'Unione.
ALTA SOSTENIBILITÀ - UN MANIFESTO PER L'EUROPA NELLA NUOVA GUERRA FREDDA
Dichiarazione europea sulla bicicletta
La Commissione europea ha adottato il 4 ottobre una proposta di Dichiarazione per la più ampia diffusione dell’uso della bicicletta da sottoscrivere prossimamente unitamente al Parlamento e al Consiglio dell’Ue.
L’iniziativa s’iscrive nel nuovo quadro europeo per la mobilità urbana adottato a dicembre 2021 che ha sottolineato come nonostante i numerosi vantaggi della bicicletta in termini ambientali, di salute, sociali, qualità della vita nelle città, ecc., siano ancora troppo poche le persone che vanno in bicicletta nell'Ue, con enormi differenze nel livello di utilizzo tra gli Stati membri, le regioni e le città. Ciò è dovuto, evidenzia la Commissione, in particolare all'inadeguatezza delle infrastrutture e alle conseguenti preoccupazioni per la sicurezza, nonché alle differenze di atteggiamento culturale nei confronti della bicicletta e alla mancanza di consapevolezza.
La Commissione propone quindi di stabilire una serie di principi per contribuire a liberare il pieno potenziale della bicicletta nell’Ue. La Dichiarazione è un invito rivolto alle autorità a livello locale, regionale, nazionale ed europeo a intensificare ulteriormente gli sforzi per promuovere la bicicletta e renderla un'opzione più attraente e sicura per le persone di tutte le età e affinché possa adeguarsi alle esigenze e condizioni di abilità, anche fisiche, di ciascuno.
I principi della Dichiarazione, orientati all’azione, sono i seguenti:
- sviluppare e rafforzare le politiche per la mobilità ciclistica;
- incoraggiare una mobilità inclusiva, accessibile e salutare;
- creare maggiori e migliori infrastrutture per la mobilità ciclistica;
- aumentare gli investimenti e creare condizioni favorevoli per la mobilità ciclistica;
- migliorare la sicurezza stradale;
- sostenere posti di lavoro verdi e di qualità e lo sviluppo di un'industria ciclistica europea di livello mondiale;
- sostenere la multimodalità e il cicloturismo;
- migliorare la raccolta di dati sulla mobilità.
Come tappe successive dell’iniziativa, la Commissione promuoverà attività di comunicazione e di impegno con gli Stati membri e con tutte le parti interessate per garantire la consapevolezza e l'impegno condiviso nei confronti dei principi sanciti dalla Dichiarazione.
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Sessione plenaria del Parlamento europeo
Dal 2 al 5 ottobre il Parlamento europeo si è riunito in sessione plenaria, adottando la propria posizione su diverse proposte legislative in corso. Tra queste la proposta di regolamento sulle obbligazioni verdi europee finalizzata a stabilire prescrizioni uniformi per gli emittenti di obbligazioni che desiderino avvalersi della denominazione Green Bond europei (con l’acronimo internazionale EuGb); e ancora importanti la proposta di regolamento sulla libertà dei media e la proposta di direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti nel settore del trasporto stradale.
Nel quadro delle iniziative per la tutela degli interessi economici dell’Unione e dei suoi Stati membri in un contesto di accesa conflittualità geopolitica, s’inscrive la proposta di regolamento sulla coercizione economica da parte di Paesi terzi, che è finalizzata a stabilire norme e procedure per garantire l'efficace tutela degli interessi dell'Unione e dei suoi Stati membri dalla coercizione economica esercitata da un Paese terzo. La proposta di regolamento così definisce il fenomeno: si ha coercizione economica allorché un Paese terzo applica o minaccia di applicare una misura che incide sugli scambi o sugli investimenti al fine di impedire od ottenere la cessazione, la modifica o l'adozione di un particolare atto da parte dell'Unione o di uno Stato membro, interferendo in tal modo nelle legittime scelte sovrane dell'Unione o di uno Stato membro.
In ambito delle politiche sociali si evidenzia la risoluzione sulla nuova strategia europea per un'internet migliore per i ragazzi - Bik+ (vedi nostra rubrica Europa del 17 maggio 2022) con cui il Parlamento, accogliendo la nuova strategia presentata dalla Commissione, invita in particolare l'Ue e gli Stati membri a destinare maggiori investimenti all'istruzione e alla formazione per garantire l'alfabetizzazione digitale, compresa la protezione dal bullismo e dal bullismo online nelle scuole e al di fuori di esse, per i minori di diverse fasce di età, tenendo conto dei nuovi sviluppi tecnologici come il metaverso.
Una risoluzione d’iniziativa specifica del Parlamento tratta il tema segregazione e discriminazione dei bambini rom nelle scuole. Inquadrando con preoccupazione il fenomeno discriminatorio negli Stati membri dell’Ue, il Parlamento invita la Commissione e gli Stati membri ad affrontare con urgenza la situazione dei bambini rom nelle scuole in maniera globale ed efficace, con politiche adeguate a breve e lungo termine sostenute da sufficienti finanziamenti nazionali e dell'Ue; ribadisce l'invito a tutti gli Stati membri ad assumersi la loro responsabilità primaria di dare seguito agli impegni assunti e di adempiere agli obblighi previsti dal diritto dell'Ue e internazionale al fine di garantire che tutti i bambini, compresi i bambini rom, beneficino di pari opportunità educative gratuite e godano del diritto all’istruzione.
di Luigi Di Marco
Consulta la rassegna dal 2 all'8 ottobre
Fonte copertina: robertonencini, da 123rf.com