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Piano Sud 2030: in arrivo interventi strutturali per colmare ingiustizie Nord-Sud
Enrico Giovannini: “Positiva la riprogrammazione dei fondi europei per l’attuazione dell’Agenda 2030 nel Mezzogiorno, come proposto dall’ASviS”. Al centro della nuova strategia anche il contrasto alla fuga dei giovani. 14/2/20
Il governo ha presentato questa mattina, dall’auditorium dell’Istituto d’istruzione superiore Severi di Gioia Tauro, il nuovo piano per lo sviluppo del Mezzogiorno. Un programma articolato che intende intervenire in maniera decisa sulla “fuga delle nostre eccellenze migliori, i giovani”, come dichiarato dal Presidente del consiglio Giuseppe Conte, e che basa la sua azione sull’Agenda 2030 quale “grande opportunità per il Sud”, come invece sottolineato dal ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.
Il “Piano Sud 2030” vuole essere nelle intenzioni del governo una strategia di lungo periodo (da qui ai prossimi 10 anni), un intervento strutturale per colmare “le ingiustizie presenti tra Nord e Sud, anche in fase di distribuzione delle risorse”. Per questo motivo, si prevede che nei prossimi anni il 34% delle risorse pubbliche dovrà essere destinato alla crescita del Mezzogiorno.
Sul progetto esprime soddisfazione l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), poiché riprende le proposte contenute nel Rapporto ASviS 2019, presentate a ottobre alla presenza del Presidente della Repubblica.
“Si tratta di un’occasione molto importante per rilanciare il Mezzogiorno alla luce del nuovo orientamento politico europeo, tutto centrato sull’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, commenta il portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini. “Siamo soddisfatti che il governo abbia accolto la nostra proposta di riorientare allo sviluppo sostenibile i fondi strutturali e di investimento europei della programmazione 2014-2020 non spesi. Bisogna erogare rapidamente questi fondi, che, aggiungendosi a quelli stanziati dalla Legge di Bilancio 2020, a quelli della programmazione 2021-2027 e a quelli che la Bei (Banca europea per gli investimenti) orienterà allo sviluppo sostenibile, potrebbero generare una massa finanziaria senza precedenti per il Mezzogiorno. Ora è fondamentale che le procedure operative vengano rese più efficienti e che le regioni e gli enti locali orientino le loro politiche verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, evitando interventi ‘a pioggia’”.
Inoltre, il governo sottolinea l’importanza di promuovere una transizione ecologica “giusta”, grazie a un “Green new deal per il Sud” dove è previsto il sostegno all’efficienza energetica e all’economia circolare. Infine, nel Piano si legge che bisogna “investire in capitale umano” e fare del Sud “una frontiera dell’innovazione”, e che verrà istituito un incentivo per l’occupazione femminile, a sostegno della parità di genere (Goal 5 dell’Agenda 2030).
Scarica il comunicato dell’ASviS
di Ivan Manzo