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Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

Attualmente nel mondo 828 milioni di persone vivono in baraccopoli, e il numero è in continuo aumento. In Italia la precarietà abitativa ha assunto ulteriore rilievo a causa dell’acuirsi della crisi sociale: la condizione di sovraffollamento nel 2021 riguarda il 28% della popolazione contro una media europea del 17,1%.

Notizie

Verso la Conferenza nazionale per lo sviluppo sostenibile 2021

Al via il primo degli eventi pubblici organizzati dal Ministero della Transizione ecologica per garantire il necessario confronto nel processo di attuazione e revisione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile.  10/03/2021

Il 3 e il 4 marzo si è svolta, in diretta streaming, la Conferenza preparatoria del ministero della Transizione ecologica (Mite), primo degli eventi pubblici che quest’anno accompagneranno il processo di revisione triennale della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile. La conferenza, nel favorire un momento di dialogo sul tema della sostenibilità tra istituzioni, società civile, giovani e imprese, è stata articolata in tre sessioni tematiche:

  • il Forum per lo sviluppo sostenibile, la società civile e le istituzioni insieme per il rilancio;
  • le rappresentanze giovanili nei processi decisionali;
  • i territori come chiave per l’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

A inaugurare la conferenza, nella giornata di apertura, le parole del ministro Roberto Cingolani: “La sostenibilità è un principio di compromesso di diverse istanze che cambiano nel tempo. Dobbiamo essere per questo in grado di adattare la velocità delle nostre scelte per garantire la salute del pianeta. Partiamo oggi da un momento particolarmente complesso, del quale non si possono ignorare le difficoltà. La transizione, concetto non ancora univocamente definito tra gli Stati proprio a causa dei differenti punti di partenza, è ecologica perché l’ecologia ormai è pensata come ecologia della mente, della società. Il futuro dei nostri figli è nelle nostre mani, adesso.” Il ministro ha inoltre individuato nel suo intervento diverse aree per specializzare la transizione e costruirne l’impianto, in particolare:

  • il cambiamento climatico, la cui mitigazione dovrà vedere come protagonisti necessariamente tutti i Paesi del mondo;
  • la qualità dell’aria, tema altamente connesso con le sfide future in ambito di trasporti ed elettrificazione;
  • le città e l’housing, in relazione al futuro dell’innovazione tecnologica e sociale dei grandi centri urbani e dell’educazione dei cittadini sulla consapevolezza del cambiamento;
  • l’utilizzo della plastica e il ciclo dei rifiuti, tema che necessità un’attenzione particolare di natura giuridica, organizzativa e tecnico-scientifica;
  • l’uso delle risorse naturali, relativamente al quale risulta fondamentale il ruolo dei dispositivi tecnici, un cambio di rotta del modello consumistico nel ricambio della tecnologia e la promozione di forme di sobrietà digitale nei processi educativi delle nuove generazioni.

La conferenza è proseguita poi, dopo gli interventi introduttivi di Mariano Grillo, direttore del dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del Mite, e di Oliviero Montanaro, direttore generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo del Mite, con la prima sessione dedicata al Forum nazionale per lo sviluppo sostenibile e alle voci della società civile. La moderatrice Mara Cossu, della direzione generale per la crescita sostenibile e la qualità dello sviluppo del Mite, ha dato la parola ai gruppi di lavoro del Forum - Pianeta, Persone, Prosperità, Pace, Vettori (comunicazione, conoscenza, educazione e formazione) e Giovani – per presentare gli esiti delle attività svolte nel 2020, le prospettive e soprattutto le istanze che gli attori non statali hanno intenzione di rivolgere alle istituzioni nell’ambito della revisione della Strategia nazionale, contenute nei position paper, il frutto di un lavoro di condivisione dei 185 aderenti del Forum. “É necessario dare significato ai principi guida dell’Agenda, garantendo l’accesso, la quantità e la qualità della conoscenza, e mettere al centro i processi educativi, di sensibilizzazione, di comunicazione e di diffusione della conoscenza a tutti i livelli. Non si può più pensare in ambiti disciplinari settoriali, ma in maniera sistemica e orizzontale”, queste le parole di Giulio Lo Iacono dell’ASviS, coordinatore del gruppo di lavoro Vettori all’interno del Forum, che ha così continuato: “Importante sarà costruire competenze adeguate alla sfida della sostenibilità per creare conoscenze omogenee e formare una narrazione condivisa. Gli strumenti devono supportare la trasparenza dei processi decisionali, del monitoraggio e favorire la partecipazione di tutti gli attori coinvolti. Un obiettivo in particolare dovrà essere quello di investire nella transizione dei settori economici attraverso una formazione nei percorsi di accompagnamento, poiché senza il contributo delle imprese la sostenibilità non potrà essere raggiunta”.

Dopo gli interventi dei rappresentanti del Forum, è seguita una tavola rotonda di approfondimento che ha dato la parola alle istituzioni chiave coinvolte nel percorso di revisione della Strategia e di definizione del Piano di azione per la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, in particolare il dipartimento per le politiche europee, la cabina di regia Benessere Italia, il dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, il dipartimento delle politiche di coesione, il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, il ministero dell’Economia e delle finanze. La terza parte della mattinata è stata poi dedicata al tema della coerenza delle politiche pubbliche, tramite la realizzazione di un Focus sul progetto “Policy coherence for sustainable development: mainstreaming the SDGs in Italian decision making process”, portato avanti dal ministero della Transizione ecologica insieme alla Commissione europea e all’Ocse.

Il pomeriggio della prima giornata della conferenza è stato invece dedicato ai temi del coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali e del rapporto tra giovani, imprese e sostenibilità.

La giornata successiva, giovedì 4 marzo, è stata incentrata infine sui processi di “territorializzazione” dell’Agenda 2030, attraverso il coinvolgimento di Regioni, province autonome e Città metropolitane impegnate nei processi di definizione delle Strategie regionali di sostenibilità, in un cammino di adesione e coerenza con la Strategia nazionale. Dopo i saluti istituzionali, la prima parte della sessione ha previsto un confronto tra i rappresentanti del dipartimento per le politiche di coesione e quelli dell’Anci, focalizzando l’attenzione sull’importanza della collaborazione inter-istituzionale per il rilancio sostenibile dell’Italia, con particolare riferimento al ruolo degli enti territoriali nel raggiungimento di target e obiettivi di sviluppo sostenibile. A questo primo confronto è seguita infine una tavola rotonda con esponenti e rappresentanti delle istituzioni locali, con l’obiettivo di condividere le esperienze portate avanti a livello territoriale e in partenariato con il ministero della Transizione ecologica, in vista di un continuo rafforzamento del dialogo e del confronto sulle politiche condivise.

di Cecilia Menichella

 

Guarda i position paper del Forum per lo sviluppo sostenibile

mercoledì 10 marzo 2021

Aderenti

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