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L’Ue alla Cop 27 in Egitto: limitare il riscaldamento del pianeta a 1,5ºC
Settimana 31.10-6.11. La posizione dell’Unione europea alla Conferenza sul clima conferma la determinazione al rispetto dell’Accordo di Parigi. Relazione del Jrc sugli incendi boschivi 2021: l’Italia è il Paese più colpito.
La scorsa settimana le istituzioni dell’Ue hanno rallentato le attività ordinarie rispettando le festività del periodo di Ognissanti.
Il 4 novembre, con Comunicato stampa “L'Ue esorta tutte le parti a prendere misure concrete per limitare il riscaldamento del pianeta a 1,5ºC e rispettare l'accordo di Parigi”, sono state sintetizzate le principali posizioni che la Commissione europea presenta alla Cop 27:
alla COP27 la squadra negoziale della Commissione insisterà perché gli ambiziosi impegni già assunti si traducano in azioni concrete, e lo farà anche appoggiando l'adozione di un programma di lavoro sulla mitigazione volto ad aumentare con urgenza l'ambizione e l'attuazione in questo decennio critico. Per quanto riguarda l'adattamento ai cambiamenti climatici, l'Ue si è impegnata a compiere netti progressi verso l'obiettivo mondiale di adattamento. Le soluzioni basate sulla natura, come sottolineato nel patto di Glasgow per il clima dello scorso anno, svolgono un ruolo cruciale per l'adattamento ai cambiamenti climatici e per la conservazione della biodiversità, e saranno uno dei temi chiavi della Cop 15 sulla biodiversità che si terrà entro la fine dell'anno. Per quanto riguarda la questione delle perdite e dei danni, l'UE cercherà soluzioni efficaci per rispondere ai bisogni dei paesi vulnerabili che in varie parti del mondo subiscono gli effetti dei cambiamenti climatici.
Sul tema finanza per il clima, la Commissione indica: lavoreremo con i paesi sviluppati per garantire che entro il 2025 raddoppino i finanziamenti per l'adattamento rispetto ai livelli del 2019 e aumentino i contributi finanziari per il clima così da raggiungere l'obiettivo di 100 miliardi di dollari annui, al quale l'Ue nel 2021 ha contribuito per 23,04 miliardi di euro, un ammontare costante e di gran lunga il più cospicuo.
Sulla posizione dell’Ue alla Cop 27 in questa rubrica abbiamo già presentato le Conclusioni del Consiglio dell’Ue del 24 ottobre 2022 (cfr. rubrica del 2.11.2022) e la risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2020 (cfr. rubrica del 25.10.2022).
Collegato al tema degli effetti dei cambiamenti climatici sui territori, il 31 ottobre, il Centro Comune di ricerca (Jrc) della Commissione europea ha presentato la relazione sugli incendi boschivi in Europa, medio oriente e nord Africa riferita al 2021, in cui è evidenziato che negli ultimi sei anni si sono registrate le tre peggiori stagioni di incendi.
Nel comunicato stampa della Commissione europea, è evidenziato che i dati del 2022 sono preannunciati come nettamente peggiori rispetto al 2021, risultando già ad ottobre un’area interessata agli incendi di 8600 Km2 (rispetto ai 5500 Km2 del 2021).
La situazione è peggiore nei Paesi meridionali dell'Unione in cui i dati sono registrati da più tempo, e dove risulta che la superficie bruciata è raddoppiata rispetto al 2020, il che ha collocato l'anno 2021 al secondo posto dal 1986 in termini di dimensioni medie degli incendi. Il numero totale di incendi è stato però il più basso mai registrato; questo significa che, sebbene di gran lunga inferiori per numero, gli incendi sono stati di entità superiore.
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Le principali risultanze esposte nella relazione indicano che nel 2021:
- sono bruciati più di 5500 Km2 di territorio, pari a più del doppio la dimensione dello Stato del Lussemburgo, di cui oltre 1000 Km2 nelle aree protette della rete europea Natura 2000;
- gli incendi hanno coinvolto 22 Paesi sui 27 dell’Ue;
- il paese più colpito in termini di superficie bruciata è stata l'Italia, seguita da Portogallo e Grecia, e questo soprattutto nei mesi di luglio e agosto - come evidenziato dalle relazioni nazionali;
- quasi un quarto della superficie totale bruciata nelle aree protette dalla rete Natura 2000 nel 2021 si trova in Italia, cui segue da vicino la Spagna: i due paesi insieme hanno rappresentato il 45% della superficie totale.
Evidenziando come sia necessario un maggior impegno nella prevenzione, la relazione del Jrc richiama il manuale pubblicato dalla Commissione europea nel 2021 prevenzione basata sul territorio degli incendi boschivi.
di Luigi Di Marco
Guarda la rassegna dal 31 ottobre al 6 novembre
Fonte immagine: Report "Forest fires in Europe, Middle east and north Africa 2021"