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Le imprese si alleano per combattere riscaldamento e spreco d’acqua
L’Alleanza delle imprese italiane per l’acqua e il cambiamento climatico nasce con l’obiettivo di coordinare le azioni delle diverse realtà imprenditoriali seguendo i principi di gestione sostenibile delle risorse idriche e della economia circolare.
In occasione del Summit Internazionale “Acqua e clima, i grandi fiumi del mondo a confronto”, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata annunciata la nascita della “Alleanza delle imprese italiane per l’acqua e il cambiamento climatico”, promossa dal ministero dell’Ambiente. Aderiscono all’Alleanza 37 tra imprese e associazioni, consapevoli del ruolo cardinale che rivestono nella gestione dell’acqua e dell’impatto che la risorsa ha nelle tematiche del cambiamento climatico e sviluppo sostenibile.
L’Alleanza vuole garantire coordinamento costante fra diverse realtà imprenditoriali e industriali favorendo lo sviluppo di linee strategiche e l’individuazione di strumenti per favorire adattamento e resilienza. Il problema del surriscaldamento globale, oltre ad avere un impatto persone e risorse ambientali, crea forti disagi a molti settori produttivi, cominciando da quelli che dipendono maggiormente dall’utilizzo di risorse idriche, come il settore agricolo: l’obiettivo è quindi quello di trovare soluzioni efficaci per gestire in maniera più razionale ed efficiente le risorse d’acqua (focalizzandosi sui cicli produttivi). Ha dichiarato il presidente della Repubblica nel suo intervento al summit internazionale ospitato in Campidoglio: “Il rapporto fra cambiamento climatico e disponibilità di risorse idriche rientra a pieno titolo fra le questioni che necessitano di un impegno corale che, a partire dal comportamento dei singoli cittadini - si pensi alla lotta agli sprechi - approda, passando attraverso tutte le componenti sociali e le istituzioni, a una indispensabile collaborazione al livello internazionale”. L’Alleanza si propone quindi di stabilire comuni strategie ispirandosi ai principi di gestione sostenibile delle risorse idriche e alle dinamiche di economia circolare, seguendo sei linee-guida: inserire i cambiamenti climatici nelle strategie e governance aziendali e delle associazioni; assumere impegni aziendali in grado di ridurre gli effetti degli impatti e aumentare la resilienza; cooperare su larga scala (multi-stakeholder) a iniziative per la riduzione degli impatti; sostenere attivamente l'attuazione delle politiche interne e pubbliche per la lotta contro il cambiamento climatico e lo sviluppo di economie a utilizzo della risorsa acqua; rendere sostenibile l’utilizzazione dell’acqua per i diversi usi favorendo, ove è possibile, il riciclo e il riutilizzo; comunicare e rendere accessibili le informazioni sulle proprie migliori pratiche per la condivisione finalizzata a uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
di Flavio Natale