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LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

La concentrazione media globale di CO2 in atmosfera ha raggiunto nel 2022 nuovi livelli record, pari a 415,8 ppm (parti per milione). Dopo il crollo delle emissioni per la pandemia (-8,9%) nel 2020, le emissioni in Italia sono aumentate nel 2021 del 4,8%.

Notizie

Allarme clima, nel 2015 livelli record di CO2 nell’atmosfera

Nel 2015 la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera ha superato stabilmente per la prima volta la soglia di 400 parti per milione, dice l’Organizzazione metereologica mondiale. E Il livello raggiunto non scenderà per molte generazioni.

L’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) delle Nazioni Unite ha diffuso i nuovi dati sullo stato climatico del pianeta e il suo bollettino annuale riferito al 2015, rivelando informazioni allarmanti. Infatti, sebbene i livelli di anidride carbonica avessero già precedentemente raggiunto la soglia delle 400 parti per milione in alcuni mesi dell'anno e in precise aree geografiche, mai prima d’ora si erano mantenuti stabili su scala mondiale per l’intero anno.
Tra il 1990 e il 2015 si è verificato un aumento del 37% del riscaldamento globale causato dai gas serra prodotti dalle attività industriali, agricole e domestiche. L’aumento della concentrazione di CO2 nell’atmosfera è stato ulteriormente alimentato da El Niño (cominciato nel 2015 e con forti ripercussioni anche per il 2016), fenomeno climatico di riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale che provoca siccità e riduce la capacità della vegetazione di assorbire l’anidride carbonica.
Tuttavia, bisogna fare attenzione a non cadere nell’errore di relazionare l’aumento di CO2 esclusivamente a El Niño, come ha sottolineato il segretario generale dell’Omm, Petteri Taalas: "El Niño è scomparso, ma il cambiamento climatico no", infatti “il vero problema è l'anidride carbonica, che rimane nell'atmosfera per migliaia di anni e negli oceani ancora più a lungo. Se non si affrontano le emissioni di CO2, non saremo in grado di affrontare i cambiamenti climatici e di mantenere l'aumento della temperatura al di sotto dei 2 grandi centigradi rispetto al livello dell'era pre-industriale. È fondamentale, quindi, che l’accordo di Parigi entri realmente in vigore il 4 novembre e che la sua attuazione sia rapida”.
La pubblicazione dei dati dell’Omm ha lo scopo di fornire informazioni scientifiche ai responsabili politici, su cui possano basare le decisioni che verranno prese nel corso della Conferenza sul Clima (Cop22) che si terrà a Marrakech, in Marocco, dal 7 al 18 novembre.
Anche se il 2015 segna una nuova era del clima a causa del record di concentrazione di CO2 nell’atmosfera, la data rappresenta anche un’epoca di ottimismo grazie all’Accordo di Parigi e agli altri sforzi della comunità internazionale per fronteggiare il cambiamento climatico, come l’accordo contro i gas serra in Ruanda. Se si procede sul sentiero di sostenibilità che è stato avviato, saranno gli effetti benefici nel contesto del tredicesimo obiettivo di sviluppo sostenibile contro il cambiamento climatico a segnare il futuro.

 

di Flavia Belladonna

martedì 25 ottobre 2016

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