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PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE

Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

Aumentano gli omicidi di attivisti per i diritti umani, giornalisti o sindacalisti: tra gennaio e ottobre 2018, in 41 Paesi ne sono stati uccisi 397. Peggiora sensibilmente la situazione italiana, dovuta soprattutto a un aumento del sovraffollamento delle carceri (114 detenuti per 100 posti disponibili nel 2017). A livello regionale, la maggior parte delle variazioni negative si registrano nel Nord e nel Centro Italia, mentre nel Sud questa tendenza è invertita.

Notizie

Iran, Etiopia, Myanmar, Haiti, Ucraina: crisi dei diritti umani nel mondo

Settimana 3-9/10. Conflitti e violazioni di diritti umani nelle risoluzioni del Parlamento: assassinio di Masha Amini, guerra nel Tigray, escalation della guerra in Ucraina. Incontro di Praga dei capi di Stato e di governo.

Guarda la rassegna dal 3 al 9 ottobre

 

Sessione plenaria del Parlamento europeo del 3-6 ottobre

Durante l’ultima sessione plenaria del Parlamento europeo, diverse risoluzioni adottate trattano situazioni di guerra, conflitti e violazioni di diritti umani in diversi Paesi nel mondo.

Nella risoluzione sulla morte di Mahsa Amini e la repressione dei manifestanti per i diritti delle donne in Iran, il Parlamento, condannando la morte di Mahsa Jina Amini e delle persone uccise durante le proteste in Iran, invita il governo iraniano a permettere che un'autorità competente indipendente svolga un'indagine imparziale ed efficace sulla tragica morte, e lo esorta a rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i difensori dei diritti umani che sono stati incarcerati per aver esercitato pacificamente il loro diritto alla libertà di espressione e di credo. Invita inoltre il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite, ad avviare un'indagine globale riguardo agli eventi verificatisi nelle ultime settimane, nella Repubblica islamica dell’Iran. Chiede infine all'Ue e ai suoi Stati membri di utilizzare ogni dialogo con le autorità iraniane per sollecitare la cessazione immediata della violenta repressione delle proteste e la liberazione incondizionata di tutte le persone arrestate.

Nella risoluzione sulla recente situazione umanitaria e dei diritti umani nel Tigray, Etiopia, in particolare per quanto riguarda i minori, il Parlamento europeo, evidenziando che il conflitto dura ormai da 23 mesi, innescando una serie di sofferenze umane diffuse, esacerbate da siccità e sfollamenti interni su vasta scala, accoglie con grande favore l'invito dell’Unione Africana a partecipare ai colloqui di pace che si terranno in Sud Africa l'8 ottobre 2022. Il Parlamento rileva con sgomento crimini di guerra, reati di violenza sessuale a danni di minori, donne e uomini, le segnalazioni che riferiscono un aumento dei matrimoni infantili e del lavoro minorile, della tratta di esseri umani e dei rapporti sessuali come merce di scambio quali mezzi di sopravvivenza disperati nelle regioni dell’Etiopia colpite dalla guerra. Ribadisce il suo invito all'Ue e ai suoi Stati membri ad adottare misure per proteggere i diritti umani e ad adottare sanzioni nei confronti degli autori di violazioni dei diritti umani attraverso il regime globale di sanzioni in materia di diritti umani.

Un’altra risoluzione ancora riguarda la repressione della libertà dei media in Myanmar/Birmania, in cui il Parlamento condanna fermamente il regime violento e illegittimo della giunta militare in Myanmar/Birmania, esorta la giunta militare a porre immediatamente fine agli abusi, tra cui arresti e detenzioni arbitrari, torture, violenze sessuali e altri maltrattamenti, nonché ai processi iniqui contro giornalisti e operatori dei media, e condanna la repressione dei lavoratori e la negazione del diritto di sciopero.


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 Nella risoluzione su la situazione dei diritti umani ad Haiti, in particolare per quanto riguarda la violenza delle bande, il Parlamento rileva che dall'assassinio del presidente Jovenel Moïse, nel luglio 2021, le bande hanno acquisito drasticamente più potere, creando nella popolazione haitiana un senso onnipresente di insicurezza, e la risposta delle autorità di Haiti è del tutto inconsistente nel garantire i diritti della popolazione. Esorta dunque l’Ue i suoi Stati membri a intraprendere azioni adeguate attraverso il regime globale di sanzioni in materia di diritti umani, come il congelamento dei beni e i divieti di viaggio, nei confronti di coloro che partecipano o forniscono supporto alla violenza delle bande, alle attività criminali o alle violazioni dei diritti umani, inclusa la corruzione.

È stata adottata anche una risoluzione sull’escalation della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, in cui il Parlamento ribadisce la richiesta di un embargo immediato e totale sulle importazioni russe di combustibili fossili e uranio nonché la completa dismissione dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, e accoglie con favore le proposte della Commissione concernenti un ottavo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.

Come atto quadro sui diritti umani è stata adottata una risoluzione su l'accesso all'acqua in quanto diritto umano – dimensione esterna, in cui si esortano l'Ue e gli Stati membri a promuovere i diritti all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari in condizioni di sicurezza e il loro sviluppo normativo nei forum multilaterali e regionali, anche sostenendo il mandato del relatore speciale delle Nazioni unite sui diritti umani all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.

Nella risoluzione sull’esito del riesame della Commissione del piano d'azione in 15 punti in materia di commercio e sviluppo sostenibile, valutando la proposta della Commissione europea per il commercio internazionale, il Parlamento prende atto con soddisfazione dell'intenzione della Commissione di rafforzare i capitoli sul commercio e lo sviluppo sostenibile quali strumenti di cooperazione; inoltre, ne sostiene il piano volto a ottimizzare la sostenibilità in tutti gli accordi di libero scambio onde contribuire alla realizzazione di un'economia neutra in termini di emissioni di carbonio e a dare priorità all'accesso al mercato per i beni e i servizi ambientali nonché all'accesso alle materie prime e ai beni energetici che sono essenziali per il funzionamento di un'economia neutra in termini di emissioni di carbonio, a condizione che essi rispettino pratiche sostenibili, non pregiudichino i diritti umani, i diritti dei lavoratori e l'ambiente nei Paesi terzi e siano conformi al principio delle Nazioni unite del consenso libero, preventivo e informato.

 

Meeting informale dei capi di Stato e di governo a Praga del 7 ottobre 

Dal discorso del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel pronunciato a seguito del meeting di Praga, emerge la soddisfazione di aver riunito 44 Stati europei che condividono la stessa ambizione di lavorare insieme per la pace, la prosperità e la stabilità. Sono state rimarcate la condanna dell’aggressione Russa e la solidarietà nei confronti dell’Ucraina.

Sulla situazione energetica, si è pronunciato con le parole: la Russia ha tirato un missile energetico sull’Europa e sul mondo. Ha riferito sulla determinazione dei Paesi Ue di fare abbassare il costo dell’energia, rinviando al prossimo Consiglio, quale occasione per fare passi avanti verso l’adozione delle misure necessarie.

 

di Luigi Di Marco

 

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martedì 11 ottobre 2022

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