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YouGov: un giovane intervistato su cinque sarebbe favorevole a un regime autocratico
A dirlo il sondaggio condotto per la fondazione tedesca Tui in Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia e Polonia, oltre che nel Regno Unito. Ue percepita come qualcosa di positivo, ma cresce lo scetticismo sul suo funzionamento. 23/7/25
Preoccupa lo stato di salute della democrazia come fondamentale regola di vita comune. Ne parla un sondaggio realizzato e pubblicato a inizio luglio dall’istituto YouGov per la fondazione Tui, basata in Germania, che ha preso in esame le opinioni di 6.703 persone tra i 16 e i 26 anni in sei Paesi europei - Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia e Polonia - e nel Regno Unito.
Il 52% delle giovani e dei giovani intervistati è “completamente d’accordo” o “in qualche modo d’accordo” nell’osservare che nel proprio Paese sono in aumento condotte “anti-democratiche”. Se più di uno su cinque sarebbe favorevole a un regime autocratico, per l’Italia il dato sale: quasi un quarto delle giovani e dei giovani italiani (24%) preferirebbe una forma di governo “autoritaria, sotto alcune condizioni”, anche se non precisate.
Dallo studio vengono evidenziate altre importanti tendenze, come il sentimento delle giovani generazioni verso l’Unione europea e i cambiamenti delle loro appartenenze politiche tra destra e sinistra, non solo rispetto al passato recente ma anche in relazione al genere.
Come viene percepito il sistema democratico
Secondo il documento le valutazioni sullo stato delle democrazie sono negative tra le giovani generazione. Il 57% dei rispondenti dichiara di preferire la democrazia a qualsiasi altra forma di governo, ma il 37% afferma di non sentirsi soddisfatto del sistema democratico che vige nel proprio Paese, contro il 26% di chi invece si considera soddisfatto. Il Paese dove le giovani e i giovani sono “più soddisfatti” è la Germania (45% di soddisfatti e 27% di insoddisfatti), mentre quello dove la democrazia nella sua forma “locale” è percepita più negativamente è la Grecia (12% di soddisfatti e 65% di insoddisfatti).

L’Europa è ancora vista come una casa comune?
Le giovani e i giovani europei si sentono almeno in parte europei, per lo meno per la maggior parte del campione preso in esame: alla domanda “Come sei più incline a descrivere [la tua identità]?”, il 57% risponde di sentirsi sia europeo che del proprio Paese di appartenenza, mentre solo il 2% si identifica esclusivamente come europeo. Quasi un giovane su 3 (29%) sente invece unicamente la propria identità nazionale.
Nonostante ciò, l’Unione europea rimane per le giovani e i giovani una istituzione che non si occupa delle questioni importanti e che dà troppa rilevanza a problemi “banali”: a essere “completamente d’accordo” o “in qualche modo d’accordo” con questa affermazione è il 53% dei rispondenti. Le questioni percepite dai giovani europei come prioritarie sono le migrazioni (37%), le politiche economiche (33%) e la tutela ambientale (28%).
Il 39% delle giovani e dei giovani sente che il metodo con cui l’Europa funziona non è particolarmente democratico, ma un altro 39% non è d’accordo con questa affermazione. Tuttavia, l’Unione europea continua ad essere percepita come qualcosa di positivo (in Germania per quattro su cinque).

I cambiamenti delle opinioni politiche
Il documento si interroga anche rispetto a come stanno evolvendo le tendenze politiche delle giovani generazioni, per capire se queste stanno posizionando la loro appartenenza elettorale verso “destra”, considerando anche alcuni importanti eventi politici recenti come le elezioni legislative europee del 2024 e le elezioni presidenziali statunitensi dello stesso anno.
In confronto con le opinioni del 2021, è aumentato in generale il numero di giovani che si identifica con opinioni di destra o di sinistra, mentre l’appartenenza al centro è diminuita. Lo scarto più evidente si è verificato in Germania. In Italia la percentuale di giovani che votano per partiti di centro è rimasta piuttosto stabile (dal 30 al 29%), quella di chi vota per partiti di destra è passata dal 16 al 18%, mentre quella per partiti di sinistra dal 25 al 34%.

Da rilevare il fatto che sembra consolidarsi una divisione di genere per quanto riguarda il posizionamento politico. Questa tendenza è più evidente in Germania, in Francia e in Italia, dove le giovani ragazze stanno aderendo sempre di più a partiti politici di sinistra o progressisti, mentre in Grecia e in Polonia i giovani ragazzi votano sempre di più a destra, anche se il fenomeno è meno accentuato.

Che cosa pensano le giovani e i giovani in Italia
Nel nostro Paese le giovani generazioni sono tra quelle che in Europa sono più insoddisfatte con il modello democratiche che le governa, con un tasso di insoddisfazione (43%) maggiore più del doppio di quello di soddisfazione (17%). Ma in Italia è anche in aumento il numero di giovani che vede la democrazia a rischio nel proprio Paese, con una percentuale che è passata dal 33% nel 2024 al 38% nel 2025.
Rispetto invece al sentimento di appartenenza, una larga fetta di giovani italiani, il 67% degli intervistati, sente che la propria identità è legata a quella europea, ed è in aumento la percentuale (dal 58 al 63%) di chi considera l’adesione all’Unione europea una cosa buona.
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Copertina: Unsplash
