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PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE

Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

Aumentano gli omicidi di attivisti per i diritti umani, giornalisti o sindacalisti: tra gennaio e ottobre 2018, in 41 Paesi ne sono stati uccisi 397. Peggiora sensibilmente la situazione italiana, dovuta soprattutto a un aumento del sovraffollamento delle carceri (114 detenuti per 100 posti disponibili nel 2017). A livello regionale, la maggior parte delle variazioni negative si registrano nel Nord e nel Centro Italia, mentre nel Sud questa tendenza è invertita.

Notizie

BREAKING NEWS. Conte: “Inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione”

Il premier aderisce alla proposta dell’ASviS: “Occorre una riforma costituzionale per valorizzare la tutela dell’ambiente”. La soddisfazione di Giovannini: “Ora il governo stimoli il Senato a calendarizzare la discussione sul testo già depositato”. 28/9/20

“Ritengo occorra una riforma costituzionale per valorizzare sempre più la tutela dell’ambiente e la biodiversità. Con tutte le forze, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, bisogna inserire anche un riferimento allo sviluppo sostenibile in Costituzione”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo via web il 27 settembre al Festival dell’economia civile di Firenze, dal titolo "Persone, luoghi, comunità L'economia che ri-genera".

A stretto giro è arrivata la reazione del portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini, che ha espresso soddisfazione per l’adesione del premier alla proposta dell’Alleanza di inserire in Costituzione lo sviluppo sostenibile. “Apprezziamo la sensibilità del governo espressa dal presidente Conte per l’inserimento dello sviluppo sostenibile nella Costituzione”, ha commentato Giovannini. “L’ASviS da oltre quattro anni preme sulle istituzioni affinché venga riconosciuto nella nostra carta fondamentale il principio di giustizia intergenerazionale. Ci auguriamo ora che il governo stimoli il Senato a calendarizzare presto la discussione sul testo già depositato”.

Non è un caso che a Firenze il premier abbia posto il tema dello sviluppo sostenibile come uno degli elementi centrali del suo discorso. La sostenibilità è uno dei punti attorno al quale ruota la “Carta di Firenze per l’economia civile. Il futuro dopo il coronavirus”, elaborata dagli esperti che hanno partecipato alla manifestazione e consegnata anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La “Carta”, infatti, invita, a “coltivare il rispetto e la cura dell'ambiente. Perché oggi non è più pensabile occuparsi di povertà, di welfare o di salute senza occuparsi di ambiente e territorio. La ricchezza del nostro Paese è data dalla sua biodiversità naturale e la tutela dei luoghi (non solo meri spazi) non può prescindere dalla storia. La gravità delle crisi ambientali e sociali, le devastazioni del patrimonio naturale e artistico ma anche la banalità del male di tante decisioni riguardanti il territorio, incuria, mancanza di prevenzione, assenza di controlli, non curanza del rischio e della fragilità dei luoghi, violazione delle regole, richiedono una presa di posizione più forte”.

Il premier Conte, nel corso del suo intervento, ha spiegato anche la sua visione economica in vista dell’utilizzo dei fondi del Next Generation Eu: “Non possiamo tornare alla normalità, viviamo in un tempo di rinnovamento”. Poi ha evidenziato la necessità di attuare “una svolta green, l'inclusione sociale, a investire di più nell'educazione e nell'istruzione a scuola, università, ricerca e a elaborare politiche particolarmente attente alla sofferenza che stanno attraversando le nuove generazioni”. Un elemento centrale nell’elaborazione delle prossime misure sarà anche il divario di genere: “L'Italia l’anno prossimo avrà la presidenza del G20”, ha ricordato Conte, “e l'empowerment femminile sarà al centro dei tavoli delle discussioni con tutti i leader della Terra e con tutti gli ospiti che parteciperanno a questo grande evento. L’Italia cercherà di portare l'attenzione su questo tema perché le disuguaglianze di genere e territoriali, intergenerazionali sono molto dannose e non ci consentono di coltivare anche quella pace sociale e quei progetti di sviluppo, invece, a cui miriamo”.

Guarda l’intervento

 

di Andrea De Tommasi

lunedì 28 settembre 2020

Aderenti

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