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Prevenire la violenza sulle donne vale 1 mld di euro, tre proposte da WeWorld
Ogni anno vengono spesi 17 miliardi per la copertura medica e assistenziale alle vittime. Applicando la metodologia SROI a un piano di prevenzione e contrasto previsionale, WeWorld ha calcolato i ricavi sociali di possibili investimenti.
Investire un euro per guadagnarne nove: questa l'entità del valore sociale generato da interventi per contrastare la violenza sulle donne. Dati alla mano è quanto dimostra WeWorld nel rapporto "Violenza sulle Donne. Non c’è più tempo" nel quale denuncia gli elevati costi del fenomeno sulla spesa pubblica e le possibili strategie per ridurli.
Circa 17 miliardi infatti vengono usati ogni anno per la copertura medica e assistenziale alle vittime, che a volte riportano anche danni a lungo termine da trattare per periodi durevoli.
Applicando la metodologia SROI (Social Return on Investment) ad un piano di prevenzione e contrasto previsionale, WeWorld ha calcolato ricavi sociali per la somma di oltre un miliardo, ripartito tra un risparmio per il nostro Paese di 494,6 milioni (al netto dei costi di investimento) e 553,8 milioni di euro per l’aumento della qualità della vita delle donne vittime.
La metodologia proposta da WeWorld per indagare e arginare il fenomeno si basa su tre premesse.
- Definire un sistema di servizi e iniziative di prevenzione e contrasto “ottimale”, grazie anche al confronto con la letterature e le esperienze sviluppate a livello nazionale e internazionale; allineamento agli obiettivi della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e contrasto alla violenza;
- stima dei costi connessi;
- quantificare il beneficio sociale netto, ovvero la riduzione dei costi diretti e moltiplicatori economici e sociali, tenendo conto dei costi sostenuti per il programma.
di Elis Viettone