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Europe on the move, la mobilità del futuro sarà più sicura, pulita e connessa

La Commissione Juncker annuncia il terzo pacchetto di misure su sicurezza stradale, nuovi limiti di emissioni per i veicoli pesanti, sviluppo delle batterie elettriche, con maggiore connettività tra utenti della strada.

L’Europa intende giocare un ruolo da protagonista nel futuro della mobilità. Per questo la Commissione Juncker ha annunciato il terzo pacchetto dedicato alla mobilità del futuro: “Europe on the move”. L’iniziativa rientra nella più ampia strategia dedicata alla mobilità a basse emissioni introdotta nel 2016 e che ha già visto la pubblicazione di due pacchetti di misure. Obiettivo: rendere l’Europa leader nel processo di transizione verso una mobilità innovativa e decarbonizzata.
"La mobilità sta attraversando una nuova frontiera tecnologica – ha dichiarato MarošŠefčovič, commissario europeo per l’Unione energetica. Con questa serie di proposte nell'ambito dell'Unione dell'energia, aiutiamo il nostro settore a superare le difficoltà, producendo soluzioni tecnologiche chiaveche includono batterie sostenibili e infrastrutture intelligenti. Solo così ci avvicineremo a un triplo zero: emissioni, congestione e incidenti ".
La terza tranche di misure si focalizza su tre aspetti principali: sicurezza stradale, riduzione delle emissioni e mobilità connessa. Obiettivo delle misure è rendere l’infrastruttura della mobilità più sicura per i cittadini e per l’ambiente. Nel 2017 più di 25mila persone hanno perso la vita sulle strade europee; per questo l’idea della Commissione è di introdurre l’obbligo di dotare i nuovi veicoli con sistemi di frenata di emergenza, rilevamento dei pedoni, dei ciclisti e sistemi di assistenza alla guida che evitano il superamento delle corsie di marcia. Secondo le stime della Ue questa tipologia di interventi, assieme alla individuazione e messa in sicurezza dei tratti stradali più pericolosi, potrebbesalvare più di 10mila vite umane, contribuendo all’ambizioso obiettivo zero decessi sulle strade entro il 2050.
Novità anche per i veicoli pesanti, i quali dovranno rispettare nuovi limiti di emissioni di Co2. In accordo con gli impegni presi durante la Cop21 di Parigi, nel 2025 le emissioni di biossido di carbonio per i nuovi camion dovranno essere inferiori del 15% rispetto al 2019 per poi passare al 30% entro il 2030. Per diminuire ulteriormente i livelli di inquinanti, la Commissione sta facilitando la progettazione di veicoli aerodinamici e sta migliorando l’etichettatura dei pneumatici.

Secondo le previsioni della Ue l’utilizzo di pneumatici di classe A permetterebbe un risparmio di carburante equivalente a quattro milioni di autovetture in meno sulle strade.  Per la prima volta l’Ue sta implementando un piano di azione globale per creare un “ecosistema” dedicato allo sviluppo delle batterie. Non a caso nel 2017 è stata lanciata l’EuropeanBatteryAlliance, un tavolo di discussione a cui partecipano aziende, Stati membri e banche, nata con lo scopo di individuare le risorse per sviluppare all’interno della Ue una filiera sostenibile dedicata al mondo delle batterie e che si spera possa contribuire all’evoluzione della mobilità elettrica.
Un’evoluzione che non può non considerare i sistemi di connessione e di guida autonoma di cui sono dotati i veicoli. La strategia impostata dalla Commissione vuole sfruttare la connettività per offrire una cooperazione tra gli utenti della strada, rendendo i trasporti più sicuri ed economici, facilitando i flussi di informazione sul trasporto delle merci.

Di Tommaso Tautonico

 

mercoledì 13 giugno 2018

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