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La disuguaglianza digitale è una questione da risolvere al più presto, dato che tre miliardi di persone nel mondo rimangono offline. Nel 2021 l’Italia aumenta la copertura della rete Gigabit alle famiglie, posizionandosi in linea con l'obiettivo prefissato, mentre nel 2020 ha fatto progressi insufficienti per quanto riguarda la spesa in ricerca e sviluppo.

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Al via il roadshow del Patto di Milano per la sostenibilità nei territori

Primo appuntamento con il nuovo percorso di sensibilizzazione all'interno delle associazioni di categoria. Obiettivo: diffondere buone pratiche per velocizzare la transizione verso la sostenibilità nel settore privato. [VIDEO] 20/2/20

Con la firma del Patto di Milano, su iniziativa dell’ASviS in occasione del Festival dello sviluppo sostenibile 2017, le principali associazioni di categoria si sono impegnate a promuovere, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, l’innovazione dei modelli di business, la partnership con tutti i portatori d’interesse e l’utilizzo della finanza etica e responsabile al fine di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). Dal 2017 ad oggi le associazioni imprenditoriali hanno portato avanti diverse attività, iniziative e progetti per valorizzare la sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno delle singole realtà associative e tra gli iscritti.

Nel 2019, durante la terza edizione del Festival dello sviluppo sostenibile, le associazioni hanno presentato il documento “Acceleriamo la transizione alla sostenibilità. Le imprese per l’Agenda 2030”, con cui hanno rinnovato l’impegno a continuare con convinzione e fiducia il percorso avviato con la firma del Patto di Milano. Per il 2020 si è scelto di indirizzare questo percorso sui territori, dove le associazioni intendono attivare momenti di scambio e confronto utili a velocizzare la transizione verso la sostenibilità nel settore privato.

Con questa idea è partito a febbraio il roadshow del Patto di Milano, un momento formativo, di sensibilizzazione e coinvolgimento delle strutture territoriali delle organizzazioni firmatarie. L’orientamento alla base dell’iniziativa è quello di fornire ai territori stimoli, esempi e risposte utili a svolgere con efficacia e concretezza il lavoro di supporto e accompagnamento alle imprese nel produrre impatti positivi e contribuire al raggiungimento degli SDGs.

 

Guarda il servizio di cronaca della prima tappa del roadshow del Patto di Milano

 

La condivisione di nuovi stimoli e competenze sui temi della sostenibilità e dell’Agenda 2030 è stato lo strumento con cui si è scelto di intraprendere la prima tappa del roadshow, organizzata presso la sala del Consiglio della Camera di commercio di Roma il 17 febbraio. “Quando si parla di imprese si deve parlare di cosa realmente queste hanno bisogno. Ormai il profitto non può essere più il principale e solo obiettivo. L’Italia è tra quei Paesi che possono fare molto per dare il proprio contributo ai temi dello sviluppo sostenibile, temi che ormai sono condivisi da tutti.” Queste le parole con cui Lorenzo Tagliavanti, il presidente della Camera di commercio di Roma, ha inaugurato l’incontro, seguito dall’intervento del portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini, che si è rivolto così ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali di Roma e della provincia: “Dovete decidere oggi se volete far parte della storia, facendola e non subendola. Dovete capire ora se volete aiutare davvero le vostre associazioni ad anticipare non il futuro, poiché ormai è troppo tardi, ma almeno il presente. Alcune imprese e alcuni settori non sono stati in grado di anticipare alcune scelte, così come è successo in politica. Bisogna scegliere ora da che parte stare.”

Il portavoce ha poi concluso il suo discorso, dichiarando: “Le imprese che fanno economia circolare riescono ad aumentare la produttività, smettendo di guardare i costi per unità di prodotto. Il sistema economico italiano ha commesso molti errori. Qualcuno deve riuscire ad essere molti passi avanti e le associazioni hanno per questo un ruolo cruciale. I fondi comunitari saranno tutti declinati attraverso i 169 Target dell’Agenda, motivo per cui il mondo delle imprese si deve preparare urgentemente. L’Italia ha bisogno del vostro ruolo e che le imprese possano vedere tutto questo come un’opportunità e non come un costo. Questo è il momento di cambiare.”

Il punto di vista delle istituzioni è stato successivamente rappresentato da Maria Benedetta Francesconi, dirigente del ministero dello Sviluppo economico, la quale ha focalizzato l’attenzione sulle eccellenze presenti nel nostro Paese nel campo della bioeconomia e sul bisogno ulteriore di definire nuovi modelli di business per rispondere al veloce cambiamento del paradigma della crescita: “Le imprese hanno bisogno di investire nelle competenze e nella formazione professionale. Parecchi incentivi a sostegno delle imprese già esistono, ma ci sono tanti incentivi sulla formazione dei lavoratori che non vengono utilizzati. Manca quindi la convinzione a cambiare, la consapevolezza della trasformazione. Le associazioni di categoria sono cruciali e possono fare tanto.”

Presente all’incontro anche Valeria Raffaele, dirigente della regione Lazio, che ha presentato lo stato dei lavori per la stesura della programmazione della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile: “Non si voleva fosse semplicemente un adempimento, ma qualcosa di più. La strategia è stata contaminata da tutti i 169 Target per fare in mondo che questi principi siano insiti nella programmazione regionale. Vogliamo adesso orientare la scrittura dei nuovi programmi 2021-2027 relativi ai fondi europei per indirizzare ancora meglio le attività della Regione, attraverso la creazione di tavoli specifici sugli obiettivi di policy per la nuova programmazione. Gli indicatori sono il cuore del nostro lavoro, ci servono soprattutto a dirci dove dobbiamo andare e quali linee di indirizzo dare per la stesura dei nuovi programmi. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze tra i diversi territori della Regione e tra la Regione Lazio e le altre regioni d’Italia.”

Gli esperti del segretariato dell’ASviS, Mario Fiumara e Patricia Navarra, hanno presentato infine, in qualità di referenti del gruppo di lavoro dedicato alle associazioni imprenditoriali per l’attuazione del Patto di Milano, le sfide e le opportunità per le imprese legate all’Agenda 2030, soffermandosi in particolare sull’importanza del ruolo delle imprese per il raggiungimento degli SDGs, sulle iniziative delle istituzioni nazionali e sovranazionali per indirizzare le strategie e i comportamenti aziendali e la centralità della transizione per le imprese: “L’Agenda ci offre delle linee guida per rispondere alle sfide della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il cambiamento è profondo ed epocale: le imprese non potranno svicolare, saranno impattate in un modo o nell’altro. Da loro ci si aspetta qualcosa nella crescita di consapevolezza per il raggiungimento degli Obiettivi. Le imprese devono scegliere se saranno vittime o protagoniste di questo scenario.”

Il resto del pomeriggio è stato dedicato agli interventi e alle domande dei partecipanti, che hanno permesso di aprire un vero e proprio momento di riflessione e confronto sui temi dello sviluppo sostenibile e di condividere tutte le osservazioni in merito e i punti di vista delle diverse associazioni imprenditoriali.

 

Guarda il video di presentazione del Patto di Milano

 

di Cecilia Menichella

giovedì 20 febbraio 2020

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