Approfondimenti
La sostenibilità sociale in Italia tra discorsi e politiche: il ruolo dell’ASviS
di Stella Santos, Sociologia Politica - Sapienza Università Roma
Partendo da una prospettiva sociologica, questa ricerca si è concentrata sull’analisi del framing di policy della sostenibilità sociale in Italia, con particolare attenzione all'operato dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
6 febbraio 2025
La pubblicazione del rapporto Brundtland nel 1987 ha avviato una fase di riflessione globale rispetto ai temi della tutela dell’ambiente e del paradigma di sviluppo. Il concetto di sviluppo sostenibile, che orienta le linee guide del documento, si è consolidato a partire dalla suddivisione in tre dimensioni, definite anche come le "3E": ecologia (dimensione ambientale), equità (dimensione sociale) e economia (dimensione economica) (Barbier, 1987; Elkington, 1998). Sebbene la sostenibilità sociale sia una componente fondamentale del concetto di sostenibilità, essa è meno esplorata rispetto alle dimensioni ambientale ed economica. Anche quando i problemi sociali sono inclusi nelle agende e azioni programmatiche globali sulla sostenibilità, come nella Millennium development goals (MDGs) delle Nazioni unite del 2000, essi non sembrano del tutto connessi alle problematiche ambientali, ma piuttosto a quelle economiche, e in particolare ad un modello economico di crescita. Infatti, il dibattito critico sulla sostenibilità tende spesso a privilegiare la relazione tra "ambiente" ed "economia", trascurando una discussione più approfondita sulla dimensione sociale. L’assenza di una riflessione sistematica sulla dimensione sociale sembra sottolineare come la terza dimensione non sia un argomento sufficientemente integrato con le altre due dimensioni. Nasce allora la curiosità di comprendere come la sostenibilità sociale sia rappresentata nel discorso attuale in Italia e cosa si stia facendo a livello di policy per affrontare questo tema. Questa riflessione rappresenta il punto di partenza della mia ricerca di dottorato.
Il dibattito attorno alla dimensione sociale dello sviluppo sostenibile ha portato ad una pluralità di interpretazioni (Åhman, 2013; Shirazi & Keivani, 2019), tuttavia, nessuna si è affermata o ha consentito di creare maggior consenso attorno al concetto di sostenibilità sociale; la componente sociale rimane allora un campo di indagine che richiede ulteriori approfondimenti. Essendo questo un concetto composto da differenti interpretazioni, il policy framing (un concetto che pone l'accento sulle dinamiche del cambiamento) varia a seconda dai contesti e dipende dagli attori coinvolti durante la traduzione delle idee in azioni di policy. Tale processo diventa un oggetto di studio particolarmente rilevante specialmente dopo la pubblicazione dell'Agenda 2030.
L'Italia ha aderito all’Agenda delle Nazioni unite avviando la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS), approvata nel 2017 dal Consiglio dei Ministri e dal Comitato interministeriale per le Politiche Economiche (CIPE) e rinnovata a settembre del 2023. Questo documento costituisce uno strumento fondamentale che guida le azioni politiche relative allo sviluppo sostenibile in Italia. Di fronte all’espansione delle politiche italiane orientate allo sviluppo sostenibile e considerando tanto l’ampiezza di questo campo di policy quanto la molteplicità di definizioni di sostenibilità sociale, questo lavoro cerca di indagare come il discorso sulla sostenibilità sociale entri nel dibattito del policy making italiano.
Un gruppo di attori particolarmente rilevante nello sviluppo dei discorsi e pratiche volte al raggiungimento della sostenibilità sono gli esperti. Essi hanno assunto un ruolo sempre più significativo nel contesto delle politiche per la sostenibilità, specialmente nel campo della governance ambientale, su varie scale d'azione (transazionale, nazionale e locale). Il sapere esperto ha rappresentato sempre di più una risorsa centrale nel processo di inclusione di differenti attori non istituzionali nelle arene decisionali (Caselli, 2020), con specifico riferimento al rapporto tra il ruolo di un attore esperto e il framing del policy making. Ai fini della ricerca si è scelto, allora, di analizzare un attore di grande rilevanza per il contesto italiano: l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). L’Alleanza si afferma come un attore di rifermento nel campo dello sviluppo sostenibile in Italia grazie a delle azioni multi-scalari; come, ad esempio, la realizzazione del Festival per lo sviluppo sostenibile, evento di diffusione dell’Agenda Onu in Italia e all’estero, e il supporto fornito ai policy maker nella costruzione di strumenti programmatici sullo sviluppo sostenibile, come le Strategie regionali e le Agende metropolitane.
Questa ricerca poggia su differenti approcci teorici, discutendo la relazione tra sapere esperto e decisioni politiche; nello specifico, esplora il ruolo dei portatori di conoscenza nel policy making e il processo di traduzione e trasferimento di policy. Discute il ruolo dei think tank, delle comunità epistemiche e dei knowledge network (Haas 1992; Stone 2005; Rich 2004). Inoltre, esplora la prospettiva del neoistituzinalismo discorsivo, che si concentra sull’analisi del ruolo dei discorsi e delle idee nelle dinamiche istituzionali, consentendo l’identificazione delle logiche comunicative sottese alle diverse idee presentate dai vari attori (Schmidt 2008). Per ultimo, poggia anche sugli studi sul policy transfer, che analizza i processi di trasferimento promossi da attori istituzionali e non istituzionali (Dolowitz e Marsh 2000; Stone 2004). Questi possono acquisire la funzione di agenti di trasferimento, con il compito di diffondere e tradurre diverse policies su contesti e scale differenti. Si dà rilevanza all’approccio ideativo, che analizza come gli agenti di trasferimento possano promuovere cambiamenti nei discorsi e influenzare la direzione delle politiche stesse. Gli agenti di trasferimento possono essere individui o organizzazioni e la loro importanza risiede nella capacità di adattare e tradurre determinate politiche in nuovi contesti. Inoltre, viene esplora il concetto di intermediario di reputazione, che svolge un ruolo cruciale nel legittimare il processo decisionale, collegando attori esperti e decisori politici e contribuendo alla loro legittimazione (Stone 2013).
La ricerca è guidata dalla seguente domanda: qual è il ruolo assunto da ASviS nella costruzione di un frame di policy sulla sostenibilità sociale in Italia? Il campo d'indagine della ricerca si colloca, dunque, all’interno degli studi sul rapporto tra portatori di conoscenza e policy making, analizza il processo ideativo e di traduzione delle policies a partire da una prospettiva sociologica. L’obiettivo generale della ricerca è, pertanto, quello di analizzare come e perché una rete di attori esperti acquisisca rilevanza nel processo di costruzione di una tematica emergente come quella della sostenibilità sociale. L’obiettivo specifico è analizzare quale ruolo ASviS assume e quali azioni e risorse utilizza per veicolare le proprie idee e le proprie proposte sulla sostenibilità sociale e come si legittima come attore portatore di conoscenza nel contesto politico italiano. La metodologia di ricerca è di tipo qualitativo e i dati sono stati raccolti attraverso differenti tecniche: durante le sezioni di osservazione partecipante e non partecipante realizzate nel corso della ricerca sul campo; durante le interviste e i focus group con dei testimoni privilegiati appartenenti ad ASviS; attraverso l’analisi dei documenti presenti sulle piattaforme dell’Alleanza. I dati raccolti sono stati successivamente analizzati attraverso l’approccio della grounded theory e con il supporto di un software di analisi qualitativa.
In conclusione, questa ricerca cerca di identificare i principali valori presenti nel discorso di ASviS sulla sostenibilità sociale e di descrivere come vengono tradotti in soluzioni di policy. La ricerca ricostruisce come ASviS agisce nel contesto italiano costruendo discorsi sulla sostenibilità sociale che influenzano fortemente le scelte di policy effettuate su scala nazionale. Questo documento contribuisce, infine, ad arricchire le riflessioni sulla dimensione sociale della sostenibilità, specialmente nel contesto italiano. Discute come la terza dimensione costituisca un pilastro fondativo, ma dimostra anche come rappresenti ancora un pilastro in via di definizione. Accanto alle evidenze riguardo il ruolo che ricopre ASviS nel policy making si rileva, specialmente attraverso la ricerca empirica, la difficoltà di identificare dei principi costitutivi e definitori che possano distinguersi da quelli relativi ad altre dimensioni presenti nel dibattito sulla sostenibilità. Anche queste dimensioni, in via di costruzione, riguardano i processi attinenti ai cambiamenti sociali e vengono esaminate in particolare nel dibattito sui pilastri “mancanti”. La ricerca, in breve, contribuisce alla comprensione della costruzione dei discorsi sulla sostenibilità sociale in Italia, sulle sue traduzioni di policy e sul ruolo che gli attori esperti possono acquisire nel policy making.
Per approfondire la ricerca svolta clicca qui: https://iris.uniroma1.it/handle/11573/1728550
Bibliografia
Ahman, H. (2013). Social sustainability – society at the intersection of development and maintenance. Local Environment, 18(10), 1153-1166.
Barbier, E. B. (1987). The concept of sustainable economic development. Environmental Conservation, 14(2), 101–110.
Caselli, D. (2020). Esperti. Come studiarli e perché. Il Mulino.
Dolowitz, D., & Marsh, D. (2000). Learning from abroad: The role of policy transfer in contemporary policy-making. Governance, 13(1), 5–23.
Elkington, J. (1998). Cannibals with forks: The triple bottom line of 21st century business. New Society Publishers.
Haas, P. M. (1992). Introduction: Epistemic communities and international policy coordination. International Organization, 46(1), 1-35.
Rich, A. (2004). Think tanks, public policy, and the politics of expertise. Cambridge University Press.
Schmidt, V. A. (2008). Discursive institutionalism: The explanatory power of ideas and discourse. Annual Review of Political Science, 11, 303–326.
Stone, D. (2004). Transfer agents and global networks in the ‘transnationalisation’ of policy. Journal of European Public Policy, 11(3), 545-566.
Stone, D. L. (2005). Think tanks and policy advice in countries in transition: Public policy research and training in Vietnam.
Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti.