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La società è un fatto, la sostenibilità un atto: 75 anni di diritti umani in Italia e nel mondo
Nonostante i passi avanti, il numero di conflitti non è mai stato così alto, come pure la spesa bellica. Ad Alta sostenibilità, ospiti: Di Marco (ASviS), Manca (Unesco), Ricevuto (ASviS). Conduce Viettone. [VIDEO] 11/12/23
Il 10 dicembre 1948 venne adottata la Dichiarazione universale dei diritti umani, 30 articoli nati in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite dopo una lunga gestazione iniziata ben prima, con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino stesa nel 1789 durante la Rivoluzione francese.
In questi 75 anni di vita della Dichiarazione, nonostante i significativi passi avanti, le crisi continuano a moltiplicarsi, il numero di conflitti nel mondo non è mai stato così alto e anche la spesa destinata agli armamenti ha toccato nuovi record. Spesso sono proprio le persone in situazioni di maggiore vulnerabilità a subire le peggiori conseguenze di guerre e conflitti.
Rispettare, proteggere e riconoscere i diritti umani è essenziale per promuovere la giustizia a ogni latitudine e anche in Europa vale la pena di rileggere il primo articolo: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Davanti a tanti discorsi di incitamento all'odio, nell'Unione europea sembra a volte vacillare questo spirito di fratellanza.
A ben vedere non si tratta solo di etica e coesione sociale: dove i diritti umani sono più solidi, le società sono più resilienti. Per esempio il rapporto Gender-Based Resilience dell'Unesco mette in correlazione la parità di genere e la capacità dei Paesi di reagire a choc inattesi.
La società è un fatto, la sostenibilità è un atto, e come tale va ogni giorno perseguito.
Ad Alta sostenibilità, in onda su Radio Radicale lunedì 11 dicembre, alle ore 12.00, e disponibile in podcast. Ospiti: Luigi Di Marco, membro della Segreteria generale ASviS, curatore della Rubrica ASviS "Europa e Agenda 2030"; Anna Rita Manca, ricercatrice per l'Unesco; Diva Ricevuto, presidente di Sulleregole e coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 16 “Pace, giustizia e istituzioni solide”.
Luigi Di Marco, membro della Segreteria generale ASviS,
curatore della Rubrica ASviS "Europa e Agenda 2030"
#altasostenibilità @LuigiTMDM ASviS: Agenda 2030 dà concretezza alla dichiarazione universale dei diritti umani. Al #SDGSummit l'Italia ha preso impegno nel piano accelerazione trasformativa, anche per i diritti umani in Europa e nel mondo. @elishelen https://t.co/nQO2kEk37Y
— ASviS (@ASviSItalia) December 11, 2023
Anna Rita Manca, ricercatrice per l'Unesco
#altasostenibilità @mancaan: Impensabile essere resilienti quando esistono divari di genere. Rapporto @UNESCO evidenzia stereotipi che sono barriere ai diritti fondamentali. Ad esempio l'occupazione femminile è calata del 4% nel 2021-2022. @elishelenhttps://t.co/nQO2kEk37Y
— ASviS (@ASviSItalia) December 11, 2023
Diva Ricevuto, presidente di Sulleregole e
coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 16 “Pace, giustizia e istituzioni solide”
#altasostenibilità @divaricevuto @SulleRegole: istituzioni inclusive fondamentali per fiducia dei cittadini. Società è un fatto e sostenibilità è un atto. #Agenda2030 apre prospettive di responsabilità collettiva per generazioni future. @elishelen https://t.co/nQO2kEk37Y
— ASviS (@ASviSItalia) December 11, 2023
di Elis Viettone
VAI ALL'ARCHIVIO DELLE PUNTATE DI ALTA SOSTENIBILITÀ, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.