Approfondimenti
Le iniziative del Festival dello Sviluppo Sostenibile per città umane, inclusive, sicure, durature e sostenibili
Le Piazze della sostenibilità del Festival si sono mobilitate per promuovere le Agende urbane, il riciclo, il certificato green building, le infrastrutture ecologiche, la ristorazione collettiva sostenibile e la legalità.
Maggio - Giugno 2018
Durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2018 alcune città italiane hanno attivato delle vere e proprie Piazze della sostenibilità, mettendo al centro del dibattito e delle attività il Goal 11 dell’Agenda 2030 dell’Onu: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Delle centinaia di iniziative promosse durante il Festival, si è discusso il tema delle città, delle infrastrutture e del capitale sociale anche il 25 maggio, in un incontro di rilevanza nazionale organizzato dal Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna, ANCI, Legacoop Bologna, Fondazione ENI Enrico Mattei, Urban@it, dal titolo “Le agende urbane per lo Sviluppo Sostenibile” nel foyer del teatro comunale di Bologna.
L’evento nazionale è stato trasmesso in diretta video con diverse Piazze della sostenibilità, tra cui Parma, Bari, Roma,Torino, Asti e Sassari, in occasione del convegno “Sassari e le città della sostenibilità”, organizzato dalla Consulta delle città medie dell’Anci.
Durante l’evento, è stata proposta l’adozione di un’Agenda urbana per lo Sviluppo Sostenibile per ogni città, come prevede la Carta di Bologna per l‘Ambiente sottoscritta dai sindaci metropolitani nel 2017. Inoltre, si è discussa la Strategia nazionale di Sviluppo Sostenibile, che prevede tra i suoi punti cardine un piano nazionale di riforme per affrontare le questioni ambientali, economiche e sociali ancora irrisolte e la Strategia urbana di Sviluppo Sostenibile, applicata dalle autorità locali e dalle comunità responsabili della realizzazione degli SDGs a livello locale, con particolare attenzione alle relazioni interdipendenti tra aree urbane, periurbane e rurali.
Durante l’incontro, infine, è stato presentato l’Sdsn Italia SDGs City Index, in grado di fornire una fotografia dello stato di attuazione della sostenibilità urbana italiana; di elaborare un database consolidato di indicatori sullo sviluppo sostenibile urbano in Italia da monitorare nel tempo; di riportare un elenco di criticità nei dati che ostacolano la capacità del governo centrale e delle amministrazioni locali e di stimolare la consapevolezza della necessità di avere target nazionali.
Durante la stessa giornata, nella Piazza della sostenibilità di Bari, in collegamento video durante l’evento nazionale, si è tenuto l’incontro “Pensare, Comunicare e Progettare la Sostenibilità” e si sono susseguite diverse attività sul territorio. In mattinata ha avuto luogo l’evento di animazione con un gruppo di studenti universitari, organizzato dal Centro di esperienza e di educazione ambientale con animatori per la sostenibilità, dal titolo “Gli obiettivi dell’Agenda 2030”. A seguire, si sono discusse idee imprenditoriali innovative a cura del Centro per l’Innovazione e la Creatività nell’incontro dal titolo “Contamination lab BaLab”, cui ha seguito l’incontro-dibattito “Le sfide dell’Agenda 2030” tenuto da alcuni giornalisti. La giornata dedicata alle città sostenibili si è conclusa con il laboratorio Partecipato "La Percezione Sociale del Paesaggio dei Parchi Metropolitani delle Lame” con gruppi di lavoro interdisciplinari, che hanno lavorato sul Parco Nazionale Regionale Lama Balice, del Lama San Giorgio e Giotta.
Nella città di Parma, invece, il 27 maggio si è parlato di città sostenibile durante l’evento “2030: What are you doing?” Honey Factory, pensato per riavvicinare metropoli e natura. A condurre l’incontro, l’industrial designer Francesco Faccin, ambasciatore Lavazza per il Goal 11 all’interno del progetto Lavazza Calendar 2018, che ha proposto la sua micro-architettura per produrre miele in città.
Nella città metropolitana di Milano, il 25 maggio, si è tenuta la giornata della “Sostenibilità della metropoli”, con il focus sulle “Comunità al lavoro”, indispensabili al raggiungimento della sostenibilità, dello sviluppo e dell’inclusione. Partendo dalla Carta di Bologna, che rappresenta il primo protocollo ambientale a livello nazionale e afferma la centralità dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, all’interno del Palazzo Isimbardi e del Politecnico di Milano, si è tenuto l’incontro “Sustainable cities and communities: protocolli green building per trainare il cambiamento del Real Estate”. L’evento ha posto l’attenzione sulla necessità di coinvolgere gli investitori, i legislatori, gli sviluppatori e gli utilizzatori del mercato immobiliare per stabilire le strategie da adottare per città e comunità sostenibili. La proposta, elaborata dal Green Building Council Italia sulla base di studio concreti, prevede la certificazione green building per i singoli immobili, per i quartieri e per le città.
Nella città metropolitana di Roma, invece, il 23 maggio è stato presentato all’università La Sapienza il progetto Luiss “Le Università per la Legalità”, promosso dalla Fondazione Falcone, per il secondo anno. Il progetto “Legalità e Merito”, nato dalla firma del Protocollo d’intesa tra l’Ateneo, l’Anac, il Csm, il Dna, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha coinvolto 80 studenti, affiancati da tutor e dottorandi di ricerca. Gli studenti che hanno aderito all’iniziativa come ambasciatori della legalità hanno portato la loro testimonianza contro le mafie e la criminalità organizzata in 21 istituti scolastici superiori di primo e secondo grado di tutte le regioni italiane.
Durante la giornata del 25 maggio, invece, in video-collegamento con l’evento nazionale, all’Aranciera di San Sisto si è tenuto l’incontro “Consumo consapevole: un ponte verso la libertà”, organizzato dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Roma. Durante il seminario, insieme al presidente del Movimento per la decrescita felice Lucia Cuffaro e al medico Franco Berrino, si è trattato il tema della riduzione dello spreco in città, della prevenzione rispetto alla produzione dei rifiuti e della valorizzazione dei materiali post consumo. Durante l’incontro è stato presentato un progetto in corso contro lo spreco alimentare, chiamato Gea - gestione delle eccedenze alimentari - che riguarderà i mercati principali e coinvolgerà la Fondazione Roma Solidale, per riciclare le eccedenze alimentari che giornalmente vengono prodotte nei mercati a fini sociali.
Nell’Università degli Studi di Padova, poi, il 28 maggio si è tenuto l’incontro “Storie di sostenibilità”, organizzato dall’Associazione Alumni dell’Università, per dare voce agli Alumni dell’ateneo sul tema della sostenibilità. I protagonisti, tra cui i referenti di BeeHouse, il fondatore di Windcity e la designer di gioielli di plastica Laura Stefani, hanno presentato alcuni esempi concreti di sostenibilità urbana, che includono il riciclo, l’energia, l’impatto sulla natura che ci circonda, per evidenziare il contributo di ognuno nel raggiungimento degli SDGs.
Nel Castello di Casale Monferrato, invece, su iniziativa delle Associazioni Aregai, Plef e Aiquav, il 4 giugno si è tenuto l’evento “Alimentare la cultura del benessere equo e sostenibile (Bes): un premio per misurare gli effetti sul territorio”, in cui si è promossa la cultura del benessere sostenibile sul territorio, tramite il Premio Bezzo sulla ristorazione collettiva, giunto alla seconda edizione. Durante l’incontro sono state mostrate motivazioni, metodologia e risultati del premio Bezzo 2017, con la presentazione della ricerca, finanziata da Crai, per l'applicazione del Bes nella comunità di Casale Monferrato (tra le prime esperienze Bes a livello locale), vincitrice del Premio per il miglior capitolato di ristorazione collettiva. Inoltre, è stata lanciata l’edizione 2018, anno nazionale del cibo italiano, che dedicherà l’attenzione alla progettazione del menu più consapevole, coinvolgendo gli imprenditori della ristorazione commerciale, selezionati dai Comuni delle 10 città finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2020: un’opportunità per la ristorazione e le filiere di svolgere un ruolo sociale di riferimento per la produzione culturale.
Infine, nella Tesa 105 dell’Arsenale Nord di Venezia, il 7 giugno a chiusura del Festival, si è tenuto l’evento “Architetture precarie, Natural Born Builders, Associazione Culturale Officina”, che ha chiuso il workshop di costruzione in bambù e materiali di riciclo, tenuto dallo studio Architetture Precarie il 6, 7 e 8 aprile. L’installazione luminosa a forma di nuvola realizzata durante il corso è un’opera collettiva, costruita con materiali naturali, quali il bambù del bosco di Toscana, grazie al network Natural Born Builders, e il legno proveniente da un allestimento della Biennale dell’anno scorso.