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Alta sostenibilità: il Pnrr vuole valorizzare modalità di trasporto meno impattanti
Undici aeroporti saranno connessi alla rete ferroviaria. Se ne è discusso su Radio Radicale nella rubrica ASviS condotta da Manieri e Po, ospiti Buia, Fiorani, Giovannini. [VIDEO] 14/9/21
Le infrastrutture sostenibili sono determinanti per la riduzione delle emissioni climalteranti, per la creazione di luoghi e spostamenti “a misura d’uomo”, e per agevolare le interazioni tra persone (queste ultime messe a rischio anche dall’esplosione della pandemia). Per fare un punto della situazione italiana, e per un resoconto dei primi sei mesi di attività del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) - che con la produzione dell'Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (Def) 2021 ha voluto porre le basi “per pianificare, programmare, progettare e realizzare le infrastrutture di un Paese più moderno, competitivo e resiliente, in coerenza con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu, del Green deal europeo e con i piani nazionali generali e settoriali di riferimento” - , l’ultima puntata di “Alta sostenibilità”, andata in onda su Radio Radicale il 13 settembre e condotta da Valeria Manieri e Ruggero Po, ha visto come ospiti Gabriele Buia (presidente dell'Ance - Associazione nazionale costruttori edili), Vera Fiorani (amministratrice delegata e direttrice generale di Rfi - Rete ferroviaria italiana), ed Enrico Giovannini (ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili).
Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili
#AltaSostenibilità @RadioRadicale - Enrico Giovannini @mims_gov: Abbiamo bisogno di far evolvere le nostre infrastrutture verso un nuovo tipo di economia. Il focus non deve essere solo sul "cosa" ma anche sul "come" si costruisce. Ed è su questo punto che interviene il #Pnrr.
— ASviS (@ASviSItalia) September 13, 2021
A sette mesi dall’insediamento del governo Draghi, cosa è stato fatto sul tema? “Sebbene quello della mobilità sostenibile sia un concetto ormai abbastanza chiaro, quello relativo alle infrastrutture sostenibili stenta a farsi strada”, ha dichiarato durante il suo intervento Giovannini, “questo perché abbiamo sempre pensato all’infrastruttura come un a un elemento necessariamente dannoso per l’ambiente e invasivo. Invece, come tutta Europa, noi abbiamo bisogno di far evolvere le nostre infrastrutture verso un nuovo tipo di economia. Importante non è solo il tema di cosa si costruisce, ma di come viene fatto. Ed è su questo punto che interviene il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), dove è presente l’obbligo di introdurre nei progetti di fattibilità i criteri di sostenibilità, oltre all’integrazione tra le diverse infrastrutture. Con il Pnrr connetteremo infatti 11 aeroporti alla rete ferroviaria. Si tratta di una scelta sistemica per valorizzare mezzi di trasporto e sistemi di mobilità meno impattanti”.
Ma quanto il Covid ha cambiato le abitudini degli italiani, strettamente legate al tema delle infrastrutture? “Abbiamo ragionato cercando non solo di adattare l’offerta di trasporto alla domanda, ma cercando di influenzare la domanda stessa”, ha continuato Giovannini. “Per la ripartenza di questi giorni abbiamo messo a disposizione di comuni e regioni, che hanno la responsabilità di gestire il trasporto pubblico locale, oltre 600 milioni di euro per il secondo semestre dell’anno. I dati ci dicono che i mezzi aggiuntivi sono triplicati rispetto allo scorso anno. Questo però non può essere sufficiente. Abbiamo poi reso obbligatoria la figura del ‘mobility manager’ nelle pubbliche amministrazioni con più di 100 addetti. Un fatto rilevante, perché sappiamo che lo smart working diventerà un elemento del nostro vivere quotidiano e che occorre dunque riuscire a spalmare sui cinque giorni della settimana lavorativa gli spostamenti per ridurre la pressione sui sistemi di trasporto. Creare questo tipo di sinergia ci aiuterà anche ad alzare l’offerta in termini qualitativi”.
Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttrice generale di Rfi - Rete ferroviaria italiana
#AltaSostenibilità @RadioRadicale - Vera Fiorani #RFI: Il confronto con i territori sulle nuove opere ferroviarie è una novità importante, che va incontro al concetto di sostenibilità sociale. Le persone avranno uno spazio di espressione sui progetti che stiamo elaborando.
— ASviS (@ASviSItalia) September 13, 2021
In Europa il 25% delle emissioni climalteranti viene prodotto dal settore dei trasporti. Quello ferroviario però si dimostra di gran lunga il più virtuoso, basti pensare che incide per appena lo 0,5%. Come, dunque, indirizzare le persone a scegliere il treno? “Il Pnrr fotografa l’impegno del governo a potenziare le infrastrutture ferroviarie”, ha ricordato Fiorani, “il responsabile della direzione generale infrastrutture e trasporti dell’Unione europea ci ha detto che il piano ferroviario italiano è il migliore dei 27 Paesi europei. La modalità con la quale stiamo affrontando il confronto con i territori su questi temi è per me senz’altro una novità importante, che va incontro al concetto di sostenibilità sociale. In pratica i territori avranno uno spazio di espressione sui progetti che stiamo elaborando, progetti che saranno sottoposti a un dibattito pubblico. Accanto al piano di investimenti, Rete ferroviaria italiana ha elaborato un’edizione straordinaria del piano commerciale del Pnrr, che evidenzia per ogni progetto d’investimento gli effetti per gli utilizzatori. Il tutto sarà strettamente collegato ai principi di sostenibilità che un determinato investimento dovrà rispettare”.
Gabriele Buia, presidente dell'Ance - Associazione nazionale costruttori edili
#AltaSostenibilità @RadioRadicale - Gabriele Buia @ancenazionale: . Abbiamo registrato la scarsità di materie prime, come il metallo. C’è stato un aumento dei prezzi che complica la fattibilità delle opere in corso e di quelle che verranno. Dobbiamo superare questo ostacolo.
— ASviS (@ASviSItalia) September 13, 2021
La sfida delle infrastrutture è enorme: il Paese è pronto a raccoglierla? “Affiancare il governo in questa sfida è l’obiettivo che ci siamo preposti”, ha sottolineato Buia, “il ruolo dell’impresa è strategico, e c’è necessità di rilanciare l’immagine imprenditoriale. Oggi il mercato ha bisogno di imprese strutturate, anche per via dei problemi che ci sono stati negli ultimi anni. Fare impresa e confrontarsi con il settore pubblico, anche per via della burocrazia, è veramente difficile. Il Mims sta rilanciando un nuovo modo di relazionarsi e di riutilizzare le risorse che abbiamo, e questo è importante. Vediamo un nuovo modo di pianificare, la ristrutturazione all’interno del ministero sta avvenendo. Tra i problemi riscontrati quest’anno, abbiamo inoltre registrato la scarsità di materie prime, come il metallo. C’è stata una impennata dei prezzi che complica la fattibilità delle opere in corso e di quelle che verranno. Per poter abbattere l’ostacolo, occorre in questo momento anche importare di più. Sul Superbonus 100%, infine, inizialmente e anche qui per via della burocrazia, abbiamo avuto dei problemi, ma ora le cose iniziano a funzionare. L’auspicio è che la misura venga estesa anche al 2023”.
Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.