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Mims: l’allegato al Def introduce metodo innovativo per lo sviluppo sostenibile
Via libera del Consiglio dei ministri al documento che punta a rendere il Paese competitivo e resiliente. Giovannini: "Progettiamo l’Italia del 2030 su un modello di sviluppo sostenibile in linea con le politiche europee" 30/7/21
Il 29 luglio è stato approvato in Consiglio dei ministri “Dieci anni per trasformare l’Italia”, l’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza che introduce un nuovo approccio sostenibile per “pianificare, programmare, progettare e realizzare le infrastrutture” nel nostro Paese. Obiettivo è rendere l’Italia più competitiva e dotata di un sistema resiliente, per essere al passo con i principi dell’Agenda 2030 e in linea con quando richiesto dal Green deal europeo.
“Abbiamo pochi anni per realizzare i progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) utilizzando al meglio i fondi europei e nazionali a disposizione”, ha commentato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), Enrico Giovannini. “È necessario pianificare infrastrutture e mobilità in modo innovativo, individuando le priorità secondo una strategia sistemica e integrata. L’allegato innova il modello di programmazione per realizzare gli interventi necessari a interconnettere le aree del Paese, per migliorare le infrastrutture idriche e accrescere la qualità dell'abitare, riducendo le disuguaglianze territoriali, per essere più competitivi, equi e sostenibili”.
Il documento si sviluppa in quattro punti: analisi dei fabbisogni, nuovi criteri per la definizione delle priorità, coerenza con le programmazioni nazionali e settoriali e valutazione dell’impatto degli investimenti sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Importante è poi l’introduzione del “Piano processo”, che Giovannini ha spiegato in questo modo: si tratta di “un metodo per pianificare gli interventi che prevede nuovi parametri per la selezione delle opere, aggiornamenti, approfondimenti e decisioni in fasi successive con la possibilità di revisione delle scelte in caso di mutamento dei contesti e valutazioni ex ante ed ex post degli interventi per compiere scelte più razionali e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di medio termine”.
Con il documento il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili intende contribuire ai processi di transizione ecologica e digitale, fulcro del Pnrr italiano. Il Mims punta così ad accrescere la sicurezza delle persone, incidendo sulle disuguaglianze territoriali e sulle condizioni economiche e sociali, e a dare maggior forza alla tutela ambientale.
di Ivan Manzo