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CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI

Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

Attualmente nel mondo 828 milioni di persone vivono in baraccopoli, e il numero è in continuo aumento. In Italia la precarietà abitativa ha assunto ulteriore rilievo a causa dell’acuirsi della crisi sociale: la condizione di sovraffollamento nel 2021 riguarda il 28% della popolazione contro una media europea del 17,1%.

Notizie

Scuola ASviS-Comune di Milano sul benessere delle città: al via la 3° edizione

25 partecipanti, diverse professionalità, un unico obiettivo: acquisire gli strumenti necessari per ripensare e progettare il ruolo delle città nel futuro, in un’ottica di sviluppo sostenibile.  22/10/21

Lanciata il 29 luglio scorso, la terza edizione della Scuola sul benessere e la sostenibilità delle città si è aperta ufficialmente mercoledì 20 ottobre con un incontro online. Organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Milano2046 – laboratorio sul futuro promosso dal Comune di Milano - e con la partecipazione delle otto università del territorio milanese (Bicocca, Bocconi, Cattolica del Sacro Cuore, Humanitas, Iulm, La Statale, Politecnico, San Raffaele) e la Fondazione Eni Enrico Mattei, il percorso ha l’obiettivo di offrire una formazione di alto profilo a rappresentanti delle amministrazioni locali, professionisti, docenti, esponenti della ricerca e della cittadinanza attiva, sulle politiche territoriali di sostenibilità, adottando una visione centrata al miglioramento del benessere complessivo delle persone.

Giornata inaugurale. A dare l’abbrivio alla prima giornata, portando i saluti istituzionali delle rispettive organizzazioni, ci hanno pensato Lamberto Bertolé, assessore al welfare e alla salute del Comune di Milano, già presidente del Consiglio comunale, e Giulio Lo Iacono, coordinatore operativo dell’ASviS “Quando abbiamo creato il laboratorio Milano2046, lo abbiamo fatto perché ci sembrava importante sollevare lo sguardo dal presente e promuovere una prospettiva di lungo periodo. Dal confronto con le università è nata l’idea di offrire anche un percorso di formazione, consapevoli che costruire una comunità di amministratori appassionati e orientati al futuro in un’ottica di sostenibilità e benessere fosse un grande investimento” -ha affermato Bertolé. “La scuola è nata come guida per ragionare sulla trasversalità dei temi della sostenibilità nelle scelte politiche, che devono necessariamente intrecciare le questioni ambientali, sociali ed economiche per agire con una visione integrata strutturata ed efficace."- ha concluso l’assessore.

A fargli eco sono arrivate le parole di Lo Iacono: “Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, appena concluso, ci ha dimostrato che sta crescendo la consapevolezza dei cittadini sulla sostenibilità, però i segmenti della popolazione più vulnerabili dal punto di vista socio-economico, tendono a considerarla come un lusso. Dobbiamo invece far passare il messaggio che la sostenibilità è la chiave da utilizzare per uscire dalla crisi che stiamo vivendo. L’altro elemento da tenere in considerazione” – ha aggiunto – “è il greenwashing: ovviamente è sbagliato comunicare senza fare, ma è altrettanto sbagliato fare senza comunicare. È necessario rendicontare, misurare, diffondere buone pratiche. Da questo punto di vista, il percorso che da qualche anno sta interessando il settore privato, può servire anche nelle istituzioni. Serve una figura di raccordo che raccolga i dati delle città, che li rendiconti e che fissi anche degli obiettivi quantitativi da raggiungere. Come ASviS puntiamo a creare questa cultura”.

A seguire, Sergio Sorgi del Comitato di indirizzo Milano2046, nel suo intervento “Perché progettare il futuro: l’esempio di Milano2046” ha spiegato l’importanza di studiare e progettare gli scenari futuri per uscire dalla logica del breveterminismo e prepararsi alla costruzione del benessere, non solo personale, ma anche collettivo, facendo scelte responsabili e consapevoli nel presente. A tal proposito ha richiamato l’assunto, prima kennediano, e poi ripreso dagli economisti Stiglizt, Sen e Fitoussi, secondo cui il benessere non può misurarsi solo attraverso il Pil e matrici macroeconomiche, ma comprende tante altre dimensioni. “Personalmente” – ha concluso Sorgi -“penso che il benessere si debba misurare  sull’utilità per le persone e non sulla perfezione formale dei processi”

 

Metodologia e struttura. Dopo una prima fase asincrona, l’incontro introduttivo ha aperto la seconda fase della Scuola che consisterà in 11 webinar tematici, mentre la chiusura si svolgerà in presenza a Milano, presso Palazzo Marino e presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, a febbraio 2022. Attraverso una metodologia ibrida che comprende momenti di didattica online, proposte progettuali e un momento residenziale, il percorso formativo si articolerà in insegnamenti teorici, seminari e lavori di gruppo, con la partecipazione attiva sia di docenti che di rappresentanti di istituzioni.

Temi chiave. Le lezioni programmate nella fase centrale della scuola vedranno impegnati circa 25 partecipanti sulle seguenti macroaree: città e metropoli; Agenda urbana e Piano nazionale di ripresa e resilienza; progettazione; tavola rotonda sul tema della salute “la sanità del futuro tra ospedali di eccellenza e territorio”; inclusione sociale; ambiente e mobilità; lavoro; servizi e comunicazione; alimentazione e sostenibilità; il lavoro e la città.

 

di Elita Viola

venerdì 22 ottobre 2021

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