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Conclusa la Scuola 2022 per Regioni e Province autonome sulla sostenibilità
70 partecipanti, 13 webinar, tanti i temi affrontati: dal Next generation Eu agli strumenti per anticipare i futuri, fino ai processi di policy making per lo sviluppo sostenibile. Presente Giovannini alla giornata di chiusura. 27/5/22
Si è conclusa venerdì 20 maggio la seconda edizione della “Scuola sullo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome”, il percorso di alta formazione organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) in collaborazione con il Centro interregionale di studi e documentazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Cinsedo), insieme alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus) e alla Scuola nazionale di amministrazione (Sna), nato con l’intento di fornire alle amministrazioni locali gli strumenti e le conoscenze necessarie a tradurre in politiche territoriali i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, in coerenza con le politiche nazionali ed europee.
La giornata conclusiva. Ad aprire la giornata conclusiva della Scuola, è stata la lectio magistralis di Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, il quale ha voluto ricordare la recente modifica della Costituzione: “all’articolo 9, oltre alla tutela del paesaggio, è stata introdotta la tutela dell’ambiente con riferimento agli interessi delle future generazioni, che è alla base del concetto di sostenibilità. […] L’articolo 41 ha subito una modifica ancora più radicale della modifica dell’articolo 9 – l’iniziativa economica privata si deve muovere all’interno dei confini dei principi costituzionali e senza danneggiare salute e ambiente. L’attività economica può essere finalizzata anche alla tutela dell’ambiente. Ciò implica che verranno posti limiti all’attività economica che la Corte costituzionale dovrà regolare. Questi cambiamenti costituzionali dovranno essere calati nella programmazione e nelle politiche.” Nel corso del suo intervento il ministro ha posto l’accento anche su un altro aspetto: “Il Next generation Eu ha determinato un’accelerazione fortissima verso lo sviluppo sostenibile. Il principio del do not significant harm è di cruciale importanza perché richiede per tutti i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) una verifica dell’impatto ambientale e di coerenza tra il progetto e il principio stesso.”
A seguire, Giorgio Santini, responsabile dell’ASviS per i rapporti istituzionali con le Regioni, nel commentare la conclusione dell’edizione 2022 della Scuola ha sottolineato: “Questa seconda edizione ha contribuito a far innalzare i livelli di consapevolezza sui temi della sostenibilità e a farla calare nel territorio, fornendo una formazione di livello sulle diverse dimensioni della sostenibilità sempre più connesse alla dimensione delle istituzioni”. […] “C’è un’importante riflessione da fare sugli indicatori, una frontiera da percorrere per calibrare sempre meglio gli strumenti di misurazione - ha continuato - affinché possano dare riscontri sull’avanzamento, stallo o arretramento nel difficile percorso che abbiamo davanti per raggiungere l’Agenda 2030. Indicatori reali e profondi servono anche per dare una scossa nei casi di stallo o arretramento che a volte non si vogliono affrontare o misurare”.
La Scuola. Avviata a febbraio 2022, la Scuola ha visto la partecipazione di 70 discenti provenienti da tutte le Regioni e le Province autonome e si è articolata in 13 incontri virtuali in cui sono state affrontate diverse tematiche legate alle molteplici dimensioni e implicazioni dello sviluppo sostenibile. Dopo un primo modulo introduttivo sull’Agenda 2030 dell’Onu, sulla programmazione europea e sul posizionamento dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, il secondo modulo ha toccato più da vicino le politiche per la sostenibilità con dei focus specifici su economia circolare e innovazione, lavoro e occupazione, salute e benessere, disuguaglianze, agricoltura, clima e acqua, mobilità ed energia.
Ad arricchire i webinar tematici, c’è stato un laboratorio dedicatori agli indicatori, a cura di Federico Olivieri dell’area ricerca dell’ASviS che ha affiancato in incontri specifici le varie Regioni coinvolte.
di Elita Viola