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Gli italiani e la sostenibilità: attenti a energia rinnovabile e turismo responsabile
Presentato da Lifegate a Milano il terzo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, in collaborazione con l’istituto Eumetra Monterosa, Mannheimer: "Coda lunga dell'Expo 2015 visibile nel consolidamento della sostenibilità".
L’energia rinnovabile è percepita come un'opportunità dal 90% degli italiani mentre tra le loro maggiori preoccupazioni figurano l’inquinamento dell’aria, 79%, e gli effetti del cambiamento climatico, 72%. Numeri che evidenziano come la sensibilità allo sviluppo sostenibile sia sempre più presente nelle coscienze come nelle pratiche quotidiane, con il 59% della popolazione adulta che si definisce interessata a questi temi.
Nella fotografia offerta dal terzo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzata da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra Monterosa, vengono passati in rassegna quattro aspetti circa il rapporto dei cittadini con la sostenibilità: livello di conoscenza, atteggiamento, comportamenti di consumo e comportamenti di acquisto. A questi si aggiunge quest'anno un approfondimento sul turismo sostenibile, anche in corrispondenza del 2017, anno internazionale a esso dedicato.
Patrocinata dalla Commissione Europea e sostenuta da Best Western, Ricola, Unipol Gruppo, Vaillant e Lavazza, la ricerca, condotta di un campione statisticamente rappresentativo di mille individui, secondo Renato Mannheimer, di Eumetra Monterosa: “Induce a ritenere che se si deve parlare di coda lunga per Expo 2015, questa si stia manifestando in termini di consolidamento della sostenibilità. A due anni dall’Esposizione, infatti, è dimostrato come, quando si parla di sostenibilità, i concetti veicolati hanno avuto modo di essere fatti propri e trasferiti nella pratica quotidiana”.
Scelte nella vita di tutti i giorni orientate dunque da un'attenta consapevolezza per 29,7 milioni di italiani, in particolare tra i residenti nelle città, nella fascia di età compresa tra i 18 e i 44 anni per gli uomini e i 18 e i 34 per le donne, entrambi generalmente in possesso di un titolo di studio medio-superiore o laurea.
Le mura domestiche sono i luoghi in cui è più presente questa attenzione per il 62% degli intervistati, il 71% pratica la raccolta differenziata e il 53% possiede elettrodomestici a basso consumo. Non meno sostenibili a tavola, dove il 37% non mette ogm, il 27% preferisce prodotti di filiera corta e il 20% si nutre di alimenti biologici.
Altro argomento caro e noto è il settore energetico: il 93% del campione è convinto che investire nelle rinnovabili sia auspicabile per non dipendere da fonti fossili e come spinta all’economia del Paese. Nel 31% dei casi, gli italiani sarebbero disposti a pagare un sovrapprezzo in bolletta pur di utilizzare energia rinnovabile.
“È positivo notare che gli sforzi che sono stati fatti per promuovere i temi della sostenibilità hanno portato a consolidare la propensione verso uno stile di vita più consapevole”, sottolinea Enea Roveda, amministratore delegato di LifeGate, “Emergono anche chiari segnali della volontà di ognuno di costruire un futuro migliore, più equo e che dia il giusto valore alle risorse disponibili, come dimostra, l’attenzione all’energia rinnovabile”.
Venendo al tempo libero e ai viaggi, sono ben 9,6 milioni, il 19%, i cittadini che conoscono le pratiche legate al turismo sostenibile, quasi un terzo di loro pagherebbe di più una vacanza se questa fosse sostenibile e sono già due milioni coloro che già oggi scelgono queste vacanze.
di Elis Viettone