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Tornano gli Agenti 0011, i giovani impegnati per città più inclusive e sostenibili
Riparte il progetto realizzato dall’ASviS con altri partner per diffondere i valori dell’Agenda 2030 e rendere gli studenti agenti del cambiamento. La missione sarà ancora più estesa: otto città coinvolte, 1.600 studenti. 2/10/2018
Il progetto “Agente 0011: Missione Inclusione”, avviato lo scorso anno per sensibilizzare e promuovere la mobilitazione degli studenti sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, riparte e si espande. Se nel 2017 erano state coinvolte sei città e 1.400 giovani, la nuova edizione diffonderà la cultura della sostenibilità in altre due città, raggiungendo duecento studenti in più. Bergamo, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Salerno, Lecce e Catania, le città in cui saranno svolte le attività sul territorio.
Ma “Agente0011: Missione Inclusione”, realizzato dall’ASviS in collaborazione con ActionAid, Amref, Cesvi, CittadinanzAttiva, La Fabbrica, Uisp e Vis, e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, è aperto ai giovani di tutta Italia. Attraverso il portale dedicato, infatti, studenti e giovani da tutto il Paese avranno l’occasione di diventare cittadini più responsabili e attivi grazie ad articoli di approfondimento, notizie dal mondo, missioni per attivarsi sul territorio e lo scambio di idee, opinioni e buone prassi.
Il progetto quest’anno avrà un nuovo ambasciatore: Tommy Kuti, rapper di origine nigeriana che attraverso le canzoni racconta la sua storia di integrazione in Italia. Il rapper, simbolo della ricchezza della diversità, ha lanciato un video in cui invita i membri della sua community a diventare un Agente 0011, per condividere riflessioni e idee per rendere il proprio territorio più sostenibile, aperto e inclusivo.
“Sono nato in Nigeria, sono venuto ad abitare in Italia quando avevo due anni con la mia famiglia. È stato difficile integrarmi e farmi accettare dai miei compagni di classe”, racconta Tommy Kuti. “E tutto quanto cambiò quando un’insegnante della mia scuola elementare ha deciso di fare dei progetti multiculturali che hanno permesso ai miei compagni di classe di capire la mia storia, scoprire nuove culture. È stato un tipo di esperienza che mi ha arricchito e consiglio anche a voi di farla”.
Il rapper spiega anche l’importanza della conoscenza dell’altro e il valore aggiunto della diversità: “Questo ci ha permesso di crescere in un contesto multiculturale ma interessante, stimolante e piacevole. Questa serie di progetti multiculturali mi ha permesso di avere l’autostima per realizzarmi, per intraprendere la mia carriera, quindi riconosco che è davvero importante guardarsi indietro, prendere il tempo per fare domande alle persone che abbiamo vicino a noi, le persone che vengono da un Paese diverso”.
Tutti i giovani sono quindi chiamati a far parte della grande community online di Agente 0011 per migliorare il territorio in cui vivono, grazie anche al supporto di università, associazioni e istituzioni locali che li affiancheranno nel loro percorso.
L’edizione precedente ha portato grandi risultati, come testimoniano i video dei ragazzi protagonisti dell’esperienza. “Ora, è chiaro il percorso che dobbiamo intraprendere per trasformare la città da quello che è a quello che vorremmo”, dicono gli studenti dell’Itis Leonardo da Vinci di Napoli nel video dopo aver osservato il territorio in cui vivono e realizzato delle interviste ai cittadini della città. Gli studenti del Liceo Caravaggio di Milano hanno messo in risalto i punti di forza della città, come i trasporti pubblici funzionanti, ed evidenziato le debolezze, tra cui la mancanza di cestini e panchine in alcune aree della città, l’assenza di luoghi di aggregazione anche per la terza età e la sensazione di insicurezza che accompagna la vita notturna.
Gli Agenti 0011 di Siracusa si sono soffermati sulla necessità di luoghi di aggregazione accoglienti per i giovani. E ancora, dalle considerazioni degli studenti del liceo Amaldi di Tor Bella Monaca, nella periferia di Roma, sono emersi un elevato tasso di dispersione scolastica nella fascia dell’obbligo, la potenzialità di molti luoghi se venissero riqualificati e l’elevato tasso di criminalità, ed è stato proposto di partire dal forte senso di comunità del quartiere e dalle collaborazioni con le tante associazioni del territorio.
di Flavia Belladonna
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