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Elviten - Electrified L-category vehicles integrated into transport and electricity networks
12 settembre 2019
Tra le iniziative volte a sviluppare la diffusione della mobilità elettrica, il progetto “Elviten - Electrified L-category vehicles integrated into transport and electricity networks” intende dimostrare come i veicoli elettrici leggeri (biciclette elettriche, scooter elettrici, tricicli e quadri cicli elettrici) possono essere integrati con successo nella mobilità urbana, offrendo soluzioni vantaggiose sia per gli spostamenti delle persone, per lavoro o turismo, che delle merci. Il progetto prevede un’analisi costi-benefici degli interventi necessari all’adozione delle soluzioni sperimentate, suggerendo modelli di business sostenibili per la condivisione, il noleggio, la sosta e la ricarica di EL-Vs e la diffusione dei sistemi Ict a supporto, cercando di fornire alle amministrazioni pubbliche gli strumenti per implementare, in modo ragionato, la rete di sostegno alla mobilità elettrica.
Le sei città europee coinvolte nella fase di dimostrazione (Bari, Genova, Roma, Berlino, Malaga, Trikala) stanno sperimentando ognuna una diversa flotta di EL-V, per rispondere a specifici problemi di mobilità.
Gli utenti delle città pilota potranno, attraverso una piattaforma integrata, usufruire dei servizi Elviten tramite applicazioni per dispositivi mobili e fisse per la prenotazione dei punti di ricarica, la gestione del roaming dell’energia elettrica, la prenotazione dei servizi di sharing, l’utilizzo dei veicoli elettrici forniti per il progetto.
Speciali apparecchiature di tracciamento installate negli EL-V registreranno la velocità, i potenziali ritardi e i movimenti dei veicoli in città. I dati raccolti verranno utilizzati dai partner del progetto al fine di generare linee guida e modelli di business per i fornitori di servizi e i costruttori di veicoli.
L'idea è fornire i corretti strumenti per implementare un utilizzo sicuro, confortevole e semplice di tali veicoli mediante schemi replicabili e servizi di supporto per le autorità pubbliche di altre città europee.
La best practice presentata nell'articolo fa parte dell'insieme di pubblicazioni inserite nel "Primo Report di aggiornamento dell'Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile" del Gruppo di lavoro 11 dell'ASviS e di Urban@it.