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VITA SOTT'ACQUA

Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

Oltre tre miliardi di persone nel mondo dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento. Secondo gli ultimi dati 2021, risulta che di questo passo entro il 2050 avremo più plastica che pesci nei nostri mari. A fronte di una media europea del 77,8%, in Italia gli stock ittici sono sovrastruttati al 91,4%. 

Notizie

Biodiversità marina: arriva la Roadmap 2.0 per oceani puliti, sani e resilienti

L’Unep e la Commissione europea hanno adottato una tabella di marcia sulla sostenibilità marina. Per proteggere gli oceani dai rifiuti, inoltre, la Commissione ha promosso nuove direttive contro la plastica monouso.

Per combattere l’inquinamento, il problema dei rifiuti marini e la pesca eccessiva, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) e la Commissione europea il 20 giugno hanno adottato la 2018 Oceans Roadmap 2.0”, un accordo per sostenere la conservazione della biodiversità marina e degli ecosistemi e per mantenere gli oceani sani, produttivi e resilienti. Adottando la Roadmap 2.0, la Commissione e l’Unep hanno riaffermato il loro impegno a proteggere gli oceani e i mari del mondo, affrontando le fonti terrestri di inquinamento marino, che producono 8 milioni di tonnellate di plastica ogni anno; lavorando sulle strutture di governance esistenti per condividere le buone pratiche e sostenendo gli ecosistemi marini e costieri sani, per una pesca sostenibile.

La tabella di marcia appena lanciata è il punto di arrivo della collaborazione tra Unepe Commissione nella lotta all’inquinamento marino, che verrà riaffermata nella conferenza “Our Oceans” 2018 di Bali, il prossimo 29 e 30 ottobre, cui prenderanno parte tutti gli Stati membri. “La Commissione europea è stata un grande partner nella nostra ricerca verso gli oceani più sani e la protezione dei nostri ecosistemi marini globali " ha affermato Erik Solheim, il responsabile dell’Unep, che ha aggiunto: "Occorrono arditi impegni da parte di governi, imprese e privati ​​per affrontare davvero le cause profonde dell'inquinamento marino. La Commissione europea sta compiendo questi grandi e potenti passi nella direzione di mari più puliti".

Il 28 maggio, infatti, la Commissione europea ha elaborato nuove direttive a livello europeo per individuare i dieci prodotti di plastica monouso che, insieme alle attrezzature da pesca perse e abbandonate, producono il 70% dei rifiuti marini. La nuova normativa si basa sulla legislazione dell'UE del 2015 sulle buste di plastica monouso e sulla nuova legislazione dell'UE sui rifiuti, che include il riciclaggio delle materie plastiche.

Data l'ampia gamma di possibili azioni volte a frenare la plastica monouso, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente ha elaborato una tabella di marcia in 10 fasi destinata ai governi che vogliano adottare misure simili o migliorare quelle attuali.

 

di Viola Brancatella

lunedì 2 luglio 2018

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