9 italiani su 10 preoccupati per gli ecosistemi terrestri: sono in continuo declino
Rapporto ASviS 2024: non riusciremo ad azzerare il consumo di suolo entro il 2030. Occorre mettere la protezione e il ripristino della natura al centro delle politiche, anche nel rispetto del nuovo art. 9 della Costituzione. 15/11/24
Un Goal al giorno - "Vita sulla Terra"
Anna Luise e Ivan Manzo, rispettivamente coordinatrice e referente del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 15, raccontano proposte e dati contenuti nel Rapporto ASviS 2024 sullo sviluppo sostenibile.
L’evento a Genova sulla biodiversità: “Investire nel restauro ecologico conviene”
Seconda tappa del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Presentato lo studio ASviS sulla Nature restoration law. Al centro dell’incontro la crisi ambientale, come comunicarla e buone pratiche. Intervenuto il ministro Pichetto Fratin. 12/5/2025
Position paper ASviS. La “Nature Restoration Law”: un’opportunità per l’Italia
Il Position Paper dell’ASviS approfondisce il recente Regolamento europeo sul Ripristino della Natura che, secondo gli autori e le autrici, rappresenta un’opportunità da non sprecare, anche per il miglioramento della qualità della vita nei centri urbani. 9/05/25
Urgente la riforma dell’Onu: stipendi a rischio già quest’anno
Contributi in ritardo, anche da parte di Usa e Cina, agenzie in affanno: le Nazioni unite affrontano un buco finanziario sempre più grande. E un documento riservato rivela che diverse agenzie potrebbero essere unificate. [Da FUTURAnetwork] 12/5/2025
L’evento a Genova sulla biodiversità: “Investire nel restauro ecologico conviene”
Seconda tappa del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Presentato lo studio ASviS sulla Nature restoration law. Al centro dell’incontro la crisi ambientale, come comunicarla e buone pratiche. Intervenuto il ministro Pichetto Fratin. 12/5/2025
ASviS: Nature restoration law occasione storica per rigenerare la natura in Italia
Lo studio evidenzia come il Regolamento Ue, in un Paese dove il 42% degli ecosistemi è in cattivo stato, possa guidare una svolta ecologica unendo tutela della biodiversità, stop al consumo di suolo e benessere collettivo. 9/5/2025
La sostenibilità conviene: gli scenari del Rapporto ASviS sfatano i falsi dilemmi
Pubblicata l’analisi di Primavera dell’Alleanza in collaborazione con Oxford economics. La sostenibilità aumenta produttività e fiducia dei consumatori. Quattro scenari al 2035 e 2050: con transizione verde Pil a +8,4% entro metà secolo. 7/05/25
Flash news
Metano: evitabile già oggi il 70% delle emissioni da fossili
In un recente rapporto l’Iea rileva che il settore fossile è responsabile di un terzo delle emissioni di metano derivanti dall’attività umana, ma è anche il comparto con il maggiore potenziale per riduzioni immediate ed economiche tramite tecnologie quasi a zero (oggi usate solo al 5%). Nonostante gli impegni globali, pochi Paesi e aziende hanno piani concreti e ancora meno dimostrano riduzioni verificabili. 9/5/2025
Earth overshoot day: l’Italia ha già esaurito le risorse naturali del 2025
Il 6 maggio ha segnato per l'Italia l'Overshoot day, il giorno in cui, secondo i calcoli annuali del Global footprint network, il Paese ha esaurito le risorse naturali rinnovabili disponibili per l'intero 2025. Di conseguenza, a partire dal 7 maggio vivrà a "debito ecologico", consumando più di quanto il suo territorio sia in grado di rigenerare annualmente, attingendo di fatto alle risorse future. 8/5/2025
Rendicontazione biodiversità e responsabile d’impatto: i nuovi quaderni Oibr
Il Quaderno n.12 di Fondazione Oibr evidenzia la crescente importanza della biodiversità per le aziende, sollecitata da priorità globali e dallo standard europeo Esrs E4, che impone l'integrazione della protezione della natura nelle strategie e nella rendicontazione. Il n.13, invece, si concentra sulla figura del responsabile d'impatto nelle società benefit, esplorando come inserirlo efficacemente nelle loro organizzazioni. 6/5/2025
Il clima in Europa: il 2024 l’anno più caldo di sempre (e altri record)
Secondo il rapporto di Copernicus e Organizzazione meteorologica mondiale, il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato in Europa, con temperature marine record, specie nel Mediterraneo, il secondo valore più alto di stress da caldo e il picco di giorni con forte stress da freddo. Si sono avute le inondazioni più estese dal 2013 e una perdita di massa glaciale senza precedenti in Scandinavia e Svalbard. 17/4/2025