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PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Nel 2021 l’aiuto allo sviluppo (Aps) è aumentato del 4,4% in rispetto al 2020, per via degli aiuti ai Paesi ricchi hanno fornito ai Paesi fragili per fronteggiare il Covid-19. Anche in Italia nel 2021 l’Aps è cresciuto dallo 0,22% allo 0,28%, ma si tratta in parte di “aiuto gonfiato” ovvero di risorse spese nei Paesi donatori e si è ancora molto lontani dall’obiettivo dello 0,70% del Reddito nazionale lordo (Rnl).

Notizie

Un Desa: l’analisi degli impegni multi-stakeholder verso l’Agenda 2030

Nonostante il 75% dei Paesi che hanno presentato le proprie Voluntary national reviews dichiari di aver coinvolto attori diversi nei meccanismi di governance, le azioni in questo campo sono ancora poco diffuse. 29/4/20


Sulla base della valutazione delle 158 Voluntary national reviews (Vnr) presentate nelle varie edizioni dell’High level political forum (Hlpf - il  Forum politico di alto livello delle Nazioni unite sullo sviluppo sostenibile) tra il 2016 e il 2019, il Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni unite (Un Desa) ha esaminato il modo in cui i Paesi riferiscono sull’impegno multi-stakeholder nel processo di attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il rapporto “Multi-stakeholder engagement in 2030 Agenda implementation: a review of Voluntary national review report (2016-2019)” evidenzia come nel corso degli anni i Paesi abbiano adottato approcci diversi per informare, consultare, coinvolgere, collaborare e responsabilizzare l’opinione pubblica sull’attuazione dell’Agenda 2030. Attraverso comitati tecnici, gruppi di lavoro, organi consultivi, il 75% dei Paesi che hanno riferito all’Hlpf è stato in grado di includere attori non statali nei meccanismi di governance. Nell’80% dei casi i Paesi sono riusciti, grazie ai nuovi media, ai canali social, alle conferenze, ai programmi scolastici dedicati, ad installazioni artistiche e festival, a diffondere in modo più efficace i traguardi nazionali sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Crescono del 26% i Paesi che ricorrono a portali web e dashboard per monitorare i progressi verso l’Agenda 2030, così come crescono i Paesi che utilizzano le consultazioni online o di persona per coinvolgere più attori possibili.

Dalla Revisione emerge che gli Stati membri tendono a fornire informazioni su chi è a rischio di rimanere indietro, sui programmi e sulle iniziative per affrontare la situazione, ma mancano gli impegni concreti.

Alla luce di questi risultati, il Rapporto identifica 10 suggerimenti su come coinvolgere con successo i diversi stakeholder nell’attuazione dell’Agenda 2030.

  1. Pianificazione del coinvolgimento. Approcci trasparenti, coordinati, partecipativi e inclusivi creano un ambiente favorevole. Alcuni Stati membri hanno sviluppato piani di comunicazione, piani di coinvolgimento delle parti interessate o strategie di partenariato per sensibilizzare sull'Agenda 2030, stabilendo linee guida su come e quando avvengono le consultazioni.

  2. Inclusione degli attori non statali nel processo di attuazione. La loro partecipazione come membri di consigli o all’interno di comitati tecnici, attraverso un impegno regolare e obbligatorio, è uno degli esempi di processi trasparenti e formali per coinvolgere le diverse categorie di soggetti.

  3. Creazione di spazi multi-stakeholder dedicati ed inclusivi, formali e informali, dove favorire il dialogo e la collaborazione. Una buona pratica dovrebbe includere la creazione di forum online dove i vari soggetti hanno l’opportunità di confrontarsi su problemi collettivi, condividere conoscenze e soluzioni.

  4. Promozione della sensibilizzazione. Sensibilizzare è il punto di partenza per informare la collettività: coinvolgere attori non statali moltiplica la portata dell’azione generando approcci nuovi e opportunità mai valutate prime.

  5. Programmazione delle consultazioni e monitoraggio dei progressi. Sfruttare l'esperienza dei diversi stakeholder è fondamentale per raggiungere tutti, comprese le comunità che rischiano di rimanere escluse. Serve costanza e trasparenza. Le consultazioni e gli impegni non devono essere attività spot ma piuttosto un processo fisso e ripetitivo nel tempo. Rapporti trasparenti sui progressi compiuti secondo un programma regolare, che coinvolga i cittadini e i loro rappresentanti, compreso il parlamento, contribuiscono alla sensibilizzazione e offrono opportunità per affrontare nuove sfide emergenti.

  6. Maggiore partecipazione dei cittadini. L’attuazione dell’Agenda 2030 non può prescindere dal coinvolgimento dei cittadini, ma il loro coinvolgimento attraverso partenariati inclusivi non è scontato e automatico. Alcuni Paesi stanno fornendo supporto agli attori non statali per sviluppare le loro capacità di inclusione, istituendo meccanismi di finanziamento per potenziare le loro azioni e il loro impegno.

  7. Coinvolgimento di tutte le componenti della società. Molti settori non sono stati mobilitati per contribuire all'Agenda 2030. Emergono coalizioni multi-stakeholder settoriali e organizzazioni della società civile. Lavorare con tutti gli attori rappresentativi è un modo efficace per raggiungere le diverse parti e massimizzare la portata del coinvolgimento.

  8. Identificazione di obiettivi per non lasciare nessuno stakeholder indietro. L'impegno con gruppi storicamente emarginati è fondamentale, per consentire a coloro che sono maggiormente a rischio di non essere lasciati indietro e di partecipare attivamente all'attuazione dell'Agenda 2030. Occorre identificare gli ostacoli alla partecipazione e mettere in atto soluzioni che consentano a tutti i membri della società di partecipare attivamente.

  9. Riconoscimento delle competenze degli altri. I metodi più efficaci per interagire con gruppi diversi non sono sempre evidenti. Gli attori non statali hanno spesso le competenze necessarie per raggiungere gruppi o comunità particolari.

  10. Condivisione della propria esperienza verso l’attuazione dell’Agenda 2030. È importante condividere informazioni sulle sfide affrontate e le lezioni apprese per migliorare l’impegno multi-stakeholder. Ciascuno Stato membro può fare riferimento alle linee guida per le relazioni del Segretario generale delle Nazioni unite e il manuale Un Desa per la preparazione di Voluntary national review inclusive e partecipate.

Scarica il Rapporto

di Tommaso Tautonico

mercoledì 29 aprile 2020

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