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SCONFIGGERE LA FAME

Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

Dal 2014 è tornato a crescere il numero di persone che nel mondo soffrono la fame, nel 2017 erano 821 milioni. In Italia dal 2010 al 2017 l’uso di pesticidi e diserbanti in agricoltura è diminuito del 20%, ma tra il 2016 e il 2017 è aumentato l’utilizzo di fertilizzanti.

Notizie

Rapporto Istat: la pandemia frena il raggiungimento degli SDGs in Italia

Pesante l’impatto socioeconomico del Covid-19 e profondo il divario territoriale nel nuovo aggiornamento sugli indicatori dell’Agenda 2030 in Italia: cala nel 2020 il numero degli indicatori in miglioramento. 9/8/21

L’Istat ha diffuso il Rapporto sui Sustainable development goals “SDGs 2021”,  che illustra le misure statistiche utili al monitoraggio dell’Agenda 2030 in Italia. La nuova edizione confronta anche gli Obiettivi di sviluppo sostenibile con le Missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il nuovo Rapporto include 354 misure statistiche per 135 indicatori Un-iaeg (cioè quelli selezionati dal gruppo di esperti delle Nazioni unite), con un aggiornamento di 119 misure e l’introduzione di altre 30 rispetto all’edizione di marzo 2021.

Rispetto al quadro complessivamente positivo dell’avanzamento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile in Italia che si poteva ricavare dai dati del 2019 confrontati con quelli degli ultimi dieci anni, nell’aggiornamento al 2020 risulta evidente l’impatto della pandemia da Covid-19: le misure in miglioramento scendono al 42,5% rispetto al 60,5% del 2019, quelle in peggioramento salgono al 37% rispetto al 20,5% dell’anno precedente. Gli effetti negativi della pandemia sono pesanti in ambito sociale ed economico: cresce, ad esempio, il tasso di povertà assoluta, condizione in cui vivono oggi 5,6 milioni di persone (9,4%).

Dal Rapporto emerge il divario territoriale nel raggiungimento degli Obiettivi: le regioni del Nord-est risultano in una posizione più avanzata rispetto a quelle meridionali e alle isole. Nelle province autonome di Trento e Bolzano più del 40% degli indicatori colloca il territorio nel quinto quintile, quello più virtuoso, mentre in Sicilia il 56,8% si posiziona nel primo quintile, quello più svantaggiato.

 

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di Maddalena Binda

lunedì 9 agosto 2021

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