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Verso una conferenza intergovernativa per salvare gli oceani
L’incontro, deciso in sede Onu, si terrà entro il 2018 e servirà ad elaborare il testo di un accordo giuridicamente vincolante per l’uso sostenibile della biodiversità marina fuori dalle acque territoriali.
La quarta (e ultima) sessione del Comitato Preparatorio per la proposta di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante (Ilbi - International legally binding instrument) ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del Mare sulla conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità marina di aree al di fuori della giurisdizione nazionale (Risoluzione 69/292) si è tenuta dal 10 al 21 luglio 2017, presso la sede Onu di New York.
Durante la sessione l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di convocare una conferenza intergovernativa per elaborare il testo dell'accordo, entro la fine della sua sessantaduesima sessione nel 2018.
La sessione, avvenuta dopo poco più di un mese dalla Ocean Conference, e in cui si è ribadita l’urgenza di un’azione comune, ha toccato temi come: l'ambito dell’Ilbi e la sua relazione con altri strumenti; i suoi approcci e principi guida; le risorse genetiche marine, comprese le questioni relative alla ripartizione dei benefici; le misure di gestione delle aree marine, comprese quelle protette; le valutazioni d'impatto ambientale; il potenziamento delle capacità e il trasferimento di tecnologie marine.
Con la risoluzione 69/292 del 19 giugno 2015, l'Assemblea Generale delle Nazione Unite aveva deciso di sviluppare uno strumento internazionale e giuridicamente vincolante e, a tal fine, di stabilire un comitato preparatorio, prima di organizzare una conferenza intergovernativa, per presentare le raccomandazioni sostanziali su quali sarebbero stati gli elementi essenziali per il progetto di testo. Il Comitato è stato creato tenendo in considerazione le varie relazioni dei Co-Presidenti del gruppo informale che è stato istituito ad hoc per studiare le questioni relative alla conservazione e all'uso sostenibile della diversità biologica marina oltre le zone di giurisdizione nazionale.
I rappresentanti della società civile stanno già valutando gli esperti che potrebbero presentare un progetto di risoluzione all'Assemblea generale in autunno, sperando che il rapido passaggio alla conferenza intergovernativa faciliti gli sforzi per ottenere l'attenzione pubblica e mediatica a questo processo e per esercitare pressioni sulle delegazioni.
di Giulia D’Agata