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Notizie

Indagine Gallup sul benessere: si vive meglio e si guarda al futuro con più speranza

L’analisi, su 142 Paesi del mondo, mostra un miglioramento per tutte le fasce d’età. Svizzera in forte calo. I maggiori passi avanti nelle nazioni dell’Europa orientale e meridionale. Vediamo il quadro dei progressi. 27/8/25

mercoledì 27 agosto 2025
Tempo di lettura: min

Dopo anni di incertezze e crisi globali, aumenta il numero di persone che nel mondo si dichiarano soddisfatte della propria vita e ottimiste per il futuro. Lo dichiara il Life Evaluation Index, pubblicato da Gallup, l’istituto di ricerca e consulenza che si occupa di analisi sull'opinione pubblica. Fondato sulla scala Cantril (strumento statistico basato su una scala di soddisfazione), l’Indice evidenzia che il 33% degli adulti in 142 Paesi si considera “in condizione di benessere”, mentre solo il 7% è classificato come “sofferente”, la percentuale più bassa dal 2007.


Fig.1 Andamento del Life Evaluation Index

Il benessere oltre il Pil

L’indice Gallup chiede alle persone di valutare la propria vita presente e futura su una scala da 0 (peggiore) a 10 (migliore). Chi assegna un punteggio di almeno 7 al presente e di almeno 8 al futuro è considerato “in condizione di benessere”, mentre chi attribuisce punteggi pari o inferiori a 4 a entrambi gli indicatori è “sofferente”. Tutti gli altri rientrano nella categoria “in difficoltà”. Questo approccio permette di cogliere il benessere soggettivo, complementare alle metriche economiche tradizionali come il Pil.

Progressi trasversali a genere e fasce d’età

I progressi sono diffusi tra uomini e donne, giovani e anziani, che riferiscono valutazioni più positive della propria vita rispetto al passato. Anche le aspettative sul futuro mostrano segnali incoraggianti: nel 2024 il punteggio mediano sulla vita futura raggiunge 7,2 su 10. Punteggio simile a quello che si registrava nel 2020 quando, nel periodo pandemico, il mondo guardava con più ottimismo al futuro.  

Trend positivi in quasi tutte le regioni

L’aumento del benessere, evidenzia l’Indice, non è uniforme: Australia e Nuova Zelanda (49% di persone in condizione di benessere), Nord America (49%) e Europa occidentale (42%) mostrano un calo rispetto agli anni precedenti. Una diminuzione guidata in parte dalla percezione dei giovani. Al contrario, la maggior parte delle altre regioni ha registrato miglioramenti costanti: America Latina e Caraibi (45%), Europa dell’Est e Meridionale (37%), Asia orientale (34%) e Sud-Est asiatico (32%). Medio Oriente e Nord Africa mostrano progressi più modesti (17%), così come l’Africa sub-sahariana (15%), mentre l’Asia meridionale (11%) non registra variazioni dal 2007. Tra i Paesi con i maggiori progressi ci sono molte nazioni dell’Europa orientale e meridionale, tra cui Kosovo, Serbia, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Lituania, Armenia, Estonia e Ungheria, con incrementi superiori a 20 punti percentuali nella quota di persone “in condizione di benessere”. L’unico Paese con un calo rilevante è la Svizzera, con – 22%.

Fig. 2 Alcuni trend nazionali

Cosa influisce sul miglioramento?

Il miglioramento del benessere globale coincide con l’aumento di indicatori oggettivi come l’Indice di Sviluppo Umano (Hdi) delle Nazioni Unite, ma non sempre i Paesi con il maggior incremento dell’indice Hdi hanno visto crescere il benessere soggettivo dei propri cittadini e delle cittadine. Secondo Gallup, elementi come la soddisfazione per le libertà personali (81% a livello globale), la percezione del benessere delle bambine e dei bambini (75%) e l’ottimismo economico nazionale (42% per le prospettive locali, 49% per gli standard di vita) sono strettamente correlati alla crescita della prosperità percepita.

Prospettive future

Nonostante le sfide globali, dal cambiamento climatico ai conflitti e alle trasformazioni tecnologiche, il trend indica un miglioramento della qualità della vita in molte parti del mondo. Tuttavia, gran parte della popolazione non vive ancora pienamente in condizione di benessere e persistono significative disparità regionali. Tuttavia, la crescita del benessere globale suggerisce che miglioramenti concreti sono possibili. Le persone stanno vivendo meglio, esprimono maggiore fiducia nel futuro e sono più soddisfatte delle proprie libertà e delle opportunità per le nuove generazioni. Ad ogni modo, conclude l’Indice, per consolidare questi progressi è necessario rafforzare le politiche sociali, economiche e ambientali, puntando su innovazione, inclusione e sostenibilità. Solo così sarà possibile trasformare l’ottimismo in un cambiamento duraturo, esteso a tutte le comunità del Pianeta.

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di Tommaso Tautonico

Copertina: graphicswizard

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