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ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE

Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

Nel 2021, la quota di energia primaria da fonti rinnovabili a livello mondiale è arrivata al 13,5%, mentre la quota di produzione mondiale di energia elettrica rinnovabile al 25%. In Italia, al 2020, la media nazionale delle fonti rinnovabili sui consumi lordi finali ha raggiunto il 19%. La produzione elettrica rinnovabile registrata nel 2021 si è attestata al 36% (ma dovrà superare l'80% entro il 2030).

Notizie

Wame: il mondo non è sulla strada giusta per soddisfare il Goal 7 sull’energia

Sulla base delle attuali politiche, nel 2030 ci saranno ancora circa 620 milioni di persone senza elettricità e 2,3 miliardi senza accesso al clean cooking. Ma la questione energetica non riguarda solo l’Obiettivo 7 dell’Agenda 2030. 10/6/20

 

“L'energia è un elemento centrale che influenza la gran parte delle sfide che il mondo sta affrontando, come cambiamenti climatici, disuguaglianze globali, modelli di produzione insostenibili, sicurezza internazionale, insicurezza alimentare”. Il rapporto “Exploring energy access and its nexus” – prodotto da World access to modern energy (Wame), organizzazione che promuove conoscenze e iniziative per garantire energia pulita e accessibile per tutti (Goal 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite) – elenca gli elementi principali che caratterizzano l’accesso energetico globale, sottolineando l’importanza di questo obiettivo come motore di sviluppo mondiale, empowerment personale, crescita economica.

Lo studio, diffuso a maggio in lingua italiana, si concentra anzitutto sulla definizione di “Accesso all’elettricità”, che comprende sia l’elettricità distribuita on-grid (la rete elettrica tradizionale) che off-grid (la rete elettrica decentralizzata, principalmente grazie a tecnologie innovative). “Il problema del mancato accesso all’elettricità riguarda 860 milioni di persone in tutto il mondo, di cui 600 milioni si trovano nell’Africa subsahariana, dove ancora molte famiglie, edifici pubblici e imprese non hanno accesso a questo bene”.

Spostandosi invece sul clean cooking, altro target centrale del Goal 7, il Rapporto sottolinea quanto l'accesso a tecnologie pulite sia essenziale per ridurre l'esposizione agli agenti inquinanti che si condensano nell’aria interna delle case (una delle principali cause di morte nelle famiglie a basso reddito). “Questo problema riguarda circa 2,6 miliardi di persone (36% della popolazione mondiale) che continuano a cucinare e riscaldare le abitazioni senza alcuna precauzione, utilizzando biomassa, carbone o cherosene come combustibili per la cottura”. Per raggiungere il target del clean cooking, è necessario che tutte le case abbiano accesso a combustibili più puliti (come il gpl) e / o alle moderne tecnologie per cucinare.

“Nonostante le tendenze positive in molti Paesi e settori, non siamo sulla buona strada per soddisfare il Goal 7” si legge dunque nel Rapporto. “Sulla base delle attuali politiche dichiarate, nel 2030 ci saranno ancora circa 620 milioni di persone senza accesso all'elettricità e circa 2,3 miliardi di individui che cucinano in condizioni rischiose per la propria salute”.

Una delle maggiori sfide nel soddisfare il Goal 7 è inoltre la forte crescita della popolazione prevista per i prossimi anni, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. “Ciò significa che non solo dobbiamo garantire l’accesso a quelli che attualmente non lo hanno, ma anche alla crescente popolazione che nascerà in case povere e non elettrificate nei prossimi dieci anni”.

Per questa ragione, un modo conveniente per ottenere l'accesso all'elettricità, specialmente nelle aree rurali povere, è la decentralizzazione delle fonti di energia rinnovabile tramite pannelli fotovoltaici su piccola scala, distribuibili grazie al calo dei costi di questa forma di energia. Ciò sarebbe particolarmente utile nell'Africa subsahariana, che ospita circa il 60% della popolazione mondiale privata dell'accesso all'elettricità. Il raggiungimento degli obiettivi di clean cooking entro il 2030 dipenderà anch’esso da fattori economici, sviluppo delle infrastrutture, ma anche da un cambiamento delle tradizioni culturali.

Una maggiore distribuzione energetica passa però anche per le misure di efficienza. “Un uso più intelligente dell'elettricità può ridurre significativamente la domanda di energia e contribuire a soddisfare il Goal 7” si legge nel Rapporto. Queste misure consentono infatti di avere lo stesso prodotto finale consumando meno energia. Per raggiungere gli obiettivi del Goal 7, l'International energy agency stima infatti che l'intensità energetica dovrà migliorare a un tasso annuale del 3,6%, anche se nel 2018 abbiamo osservato un miglioramento dell'1,2%, molto al di sotto del necessario”.

Ma la questione dell’energia pulita non riguarda solo il Goal 7. L'energia è infatti riconosciuta come uno dei principali motori per lo sviluppo economico e umano: infrastrutture insufficienti possono causare l'emarginazione di interi villaggi o città, nonché minare opportunità educative e commerciali. Le donne e i bambini soffrono maggiormente della mancanza di energia, in quanto responsabili dell'approvvigionamento energetico e idrico della famiglia, della preparazione e della pulizia degli alimenti.

“Anche affrontare i cambiamenti climatici richiede una transizione energetica, allontanandosi dalla dipendenza dalla biomassa e dall’abbattimento delle foreste, per diffondere le risorse rinnovabili” aggiunge il documento. Questo significa anche cambiare i nostri modelli di consumo e produzione, promuovendo una riduzione dell’uso di risorse, del degrado ambientale e dell'inquinamento. Secondo le Nazioni unite, la promozione di un'agricoltura sostenibile può ad esempio aiutare a ridurre sia la fame che la povertà, poiché quasi l'80% di coloro che sono estremamente poveri vive nelle aree rurali, e si sostenta tramite l’agricoltura.

“Data la forte connessione tra accesso all'energia e sviluppo, progredire nel raggiungimento del Goal 7 significa avere un impatto positivo sugli altri SDGs, assicurandosi in questo modo che nessuno rimanga indietro”.

Il Wame, per contribuire all’impegno per una “energia pulita e accessibile”, oltre a produrre pubblicazioni sul tema e condividere storie che dimostrano il ruolo chiave dell'energia per lo sviluppo, fornisce strumenti didattici per aiutare gli insegnanti a tenere lezioni sul settimo Obiettivo di sviluppo sostenibile per studenti dai 10 ai 16 anni e organizza una serie di lezioni interattive che i più giovani possono svolgere autonomamente a casa.

 

Scarica il Rapporto

 

di Flavio Natale

mercoledì 10 giugno 2020

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