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Uno su 10 ha meno di 1,90 dollari al giorno: il Rapporto della Banca Mondiale
L'80% degli indigenti vive nelle campagne, il 65% di loro lavora nell'agricoltura e al 39% non hanno ricevuto un'istruzione di base. Stime, dati, soluzioni e prospettive nel rapporto The Poverty and Shared Prosperity 2016. Taking on inequality.
Nel mondo una persona su 10 vive con meno di 1,90 dollari al giorno e la metà di questi si trova nell'Africa subsahariana.
I dati elaborati dalla Banca Mondiale e pubblicati nel rapporto The Poverty and Shared Prosperity 2016. Taking on inequality, sono relativi al 2013, ultimo anno per cui sono disponibili cifre complete e puntuali, e mostrano come, sebbene la tendenza sia positiva e tra il 2012 e il 2013 siano 100 milioni i cittadini globali ad essere usciti dalla condizione di estrema povertà, 1 miliardo e 100 milioni a partire dal 1990, il totale di 767 milioni di persone poverissime è oggi un numero ancora troppo alto e con cui bisogna fare i conti urgentemente. Il volano a livello mondiale è stato in ogni caso il rapido boom economico specialmente in Cina, Indonesia e India.
Così a livello mondiale le popolazioni più svantaggiate sono quelle rurali, con un tasso significativo di giovani e poca istruzione, prevalentemente impiegati nel settore agricolo, residenti in ampi complessi abitativi con molti bambini.
Ecco una sintesi dei temi cruciali contenuti nel Rapporto, che descrive e fotografa la situazione globale e offre delle strategie sia a partire dai singoli Stati che a livello di policy e governance internazionale.
- Condivisione della ricchezza. Su 83 Paesi monitorati, il reddito della classe più povera dei 40 Paesi meno ricchi è stabilmente aumentato;
- Diseguaglianza. Ridurre le iniquità è un passo fondamentale per abbattere la povertà estrema entro il 2030;
- Prospettive dei Paesi. Nell'ultimo decennio molti Paesi a basso e medio reddito procapite hanno ridotto con successo il livello di povertà e il divario tra i salari, mostrando come sia possibile ridurre il fenomeno dell'indigenza affrontando diverse circostanze e contesti. I Paesi esaminati in merito sono Basile, Mali, Cambogia, Perù e Tanzania;
- Prospettive di policy. I maggiori fattori che mostrano un'efficacia nel ridurre la povertà, secondo il Rapporto, sono 1) gli interventi per lo sviluppo e la nutrizione dei bambini nella prima infanzia; 2) Una sanità a portata di tutti; 3) Un'istruzione di qualità per tutti 4) Trasferimenti di denaro in favore delle famiglie più indigenti; 5) Infrastrutture rurali, specialmente strade e energia elettrica; 6) Tassazione progressiva.
Qui è possibile scorrere alcuni dei dati mostrati in maniera schematica in un'infografica.
di Elis Viettone