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L’ASviS pubblica il Quaderno sull'Agenda 2.0 della Città metropolitana di Bologna
Il documento costituisce una prima attuazione pratica del modello di Agende territoriali che l’Alleanza e Urban@it stanno mettendo a punto. La presentazione ufficiale si è svolta alla presenza di Giovannini, Merola, Schlein, Vitali e Buti. 25/6/21
La collana dei Quaderni dell’ASviS si arricchisce con una terza pubblicazione, dal titolo “L’Agenda 2.0 per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Bologna”.
Si tratta di un documento articolato in cinque capitoli per 172 pagine, predisposto con il coordinamento della Direzione generale della Città metropolitana di Bologna ed il supporto tecnico scientifico di ASviS, Urban@it - Centro nazionale di studi per le politiche urbane e Alma Mater Studiorum - Università di Bologna attraverso i dipartimenti Dicam e Disa. Il Quaderno è stato presentato giovedì 24 giugno nel corso di un convegno internazionale online da Manlio Calzaroni, responsabile dell’area ricerca dell’ASviS, Federico Olivieri, componente dell’area ricerca, Alessandra Bonoli, dipartimento Dicam di Unibo, e Angelo Paletta, dipartimento Disa di Unibo. All’evento sono intervenuti, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, il sindaco di Bologna Virginio Merola, la vicesindaca Valentina Orioli, la vicepresidente dalla Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, il coordinatore scientifico di Urban@it e coordinatore del Gruppo di lavoro 11 dell’ASviS Walter Vitali e il capo di gabinetto del Commissario europeo all’Economia Marco Buti.
Il progetto. L’Agenda 2.0 della Città metropolitana di Bologna è uno strumento innovativo (il primo in Italia) che estende dalla dimensione prettamente ambientale della prima Agenda a quella economica e sociale il concetto di sviluppo sostenibile, come auspicato sia dall’Agenda 2030 dell’Onu che dal Piano strategico metropolitano (Psm) 2.0. È stata elaborata nell’ambito dell’accordo di collaborazione fra Città metropolitana e il Mite con l’obiettivo di declinare gli SDGs dell’Agenda 2030 e della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile a livello territoriale locale. Il progetto si è concluso a fine maggio 2021.
L’Agenda è strutturata su un sistema dinamico multilivello: 26 sono gli obiettivi e quattro le dimensioni principali analizzate (nazionale, regionale, Città metropolitana, Comune di Bologna e Unioni dei Comuni) con una valutazione che ne monitora l’andamento a medio termine (5 anni) e a lungo (10 anni). Obiettivi concreti che verranno monitorati anche dai cittadini: le politiche e i progressi nei vari campi dell'amministrazione (dal welfare ai trasporti, passando ovviamente dalla transizione ecologica) saranno consultabili da chiunque in una sezione dedicata sul sito della Città Metropolitana. Uno strumento, dunque, aperto ad aggiornamenti costanti, che si propone come cornice entro la quale inserire la programmazione amministrativa, in costante interazione con gli strumenti di pianificazione e programmazione metropolitani e settoriali (Psm, Pums, Ptm).
Le reazioni. Soddisfatto il sindaco di Bologna Virginio Merola: “Per la rigenerazione urbana si apre una fase nuova, ma servono atteggiamenti coerenti da parte del governo nazionale. L’Agenda 2.0 sarà uno strumento di verifica e di misurazione concreta. Serve costruire uno sviluppo sostenibile per le nostre realtà territoriali e per l’intero Paese”. "Bologna per gran parte delle politiche di sostenibilità è un'eccellenza”, ha spiegato Walter Vitali, “mentre il resto d'Italia sulla sostenibilità è indietro. Bologna è in una posizione invidiabile sulle sfide ambientali ed economiche, specie sui tassi di occupazione, e la valutazione dell'agenda anno per anno ci dirà quanto saremo vicini alle prossime sfide della sostenibilità". Nella ricerca di buone pratiche per lo sviluppo sostenibile, l’ASviS e Urban@it stanno contribuendo, dopo l’esperienza di Bologna, all’elaborazione delle Agende di Bari, Milano e Roma.
Guarda il video "Un Goal al Giorno - L’Italia e il Goal 11"
di Andrea De Tommasi