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Attualmente nel mondo 828 milioni di persone vivono in baraccopoli, e il numero è in continuo aumento. In Italia la precarietà abitativa ha assunto ulteriore rilievo a causa dell’acuirsi della crisi sociale: la condizione di sovraffollamento nel 2021 riguarda il 28% della popolazione contro una media europea del 17,1%.

Notizie

Verso un settore edilizio a zero emissioni: le nuove proposte della Commissione

Settimana 13-19/12. Commissione: pacchetto energia per edifici, trasporti, giusta transizione. Parlamento: parità di genere, politica esterna, 2022 anno europeo dei giovani. Conclusioni del Consiglio europeo. 20/12/21

L’ultima settimana di piena attività delle istituzioni dell’Unione, prima delle festività, è stata particolarmente ricca e intensa. É stato assunto un atto congiunto tra le tre istituzioni sulle priorità legislative del 2022 "per un’Ue resiliente e rinvigorita", il 2022 è confermato anno europeo dei giovani.

 

Sintesi degli atti adottati dalla Commissione europea

La Commissione europea ha adottato diverse iniziative che integrano il pacchetto pronti per il 55%, inclusa la proposta di revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici, una proposta di regolamento per la riduzione delle emissioni di metano, una proposta di regolamento per il mercato interno delle energie rinnovabili, idrogeno, gas naturale.

Diversi atti sono legati al settore dei trasporti, tra cui il nuovo piano per la mobilità urbana, il piano d’azione per aumentare il traffico passeggeri a lunga distanza e transfrontaliera con la ferrovia, le linee guida per lo sviluppo di una rete di trasporto trans-europea, l’estensione della rete ai Paesi terzi limitrofi all’Ue, la proposta di direttiva su trasporti intelligenti e intermodalità tra trasporti su strada e modalità diverse, un rapporto sullo stato d’attuazione delle reti di trasporto transeuropeo.

Centrale al tema è ancora la proposta di decisione per il Consiglio con raccomandazione agli Stati membri per assicurare una giusta transizione verso la neutralità climatica, in cui sono messe a sistema tutte le iniziative già avviate dalla Commissione in merito alla giusta transizione, sull’utilizzo delle diverse politiche per l’occupazione, il sostegno sociale, gli incentivi economici e la fiscalità, la partecipazione e il confronto con i portatori d’interesse e la società civile – ruolo dei giovani, l’importanza fondamentale delle autorità regionali e locali, l’empowerment dei consumatori.

La Comunicazione sul ciclo sostenibile del carbonio integra in un quadro strategico gli obiettivi e le diverse possibilità di stoccaggio attraverso processi naturali e soluzioni tecnologiche.

Ampia è stata anche la reportistica sull’attuazione di diverse politiche adottata dalla Commissione europea, in particolare sulle performance della Pac 2014-2020 e sui relativi effetti ambientali su biodiversità, acqua e suolo, sulle statistiche nell’uso dei pesticidi, sulla qualità dell’acqua e l’implementazione della direttiva alluvioni, sul rispetto della direttiva sulle emissioni industriali.

Di rilevanza ancora la strategia sulla supervisione dei dati della finanza digitale, una nuova proposta di direttiva per il contrasto della criminalità ambientale, e la proposta di regolamento per affrontare la strumentalizzazione dei migranti e richiedenti asilo.

 

Proposta di revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici

Le misure innovative introdotte dalla proposta prevedono che al 2030 per tutti gli edifici in classe energetica G dovranno essere effettuati interventi di efficientamento per rientrare almeno nella classe F, e nella E nel 2033. Gli edifici pubblici dovranno anticipare le predette scadenze rispettivamente al 2027 e al 2030.

Il vice-presidente della Commissione Timmermans, durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove misure, ha interrotto la presentazione in inglese per rivolgersi agli italiani in italiano:

Bruxelles” non vi dirà che non potete vendere la vostra casa se non è ristrutturata. E nessun "burocrate di Bruxelles" confischerà la vostra casa se non è ristrutturata. Il patrimonio culturale è protetto e le case estive possono essere esentate.

La nostra proposta non contiene alcun divieto di vendita o affitto per gli edifici che saranno qualificati nella classe G, cioè per quel 15% degli edifici identificati come quelli con la peggiore efficienza energetica nel singolo Paese.

La proposta lascia agli Stati Membri la libertà di decidere come far rispettare lo standard minimo. Ciò già accade con successo in vari Stati membri. Da queste esperienze, ogni Stato potrà trarre le lezioni necessarie per applicare nella maniera più giusta ed efficace la nostra proposta.

Un sostegno finanziario è e sarà sicuramente necessario in molti casi. Si potrà ottenere un sostegno dal governo italiano e dall'Ue per aumentare il valore della propria casa e ridurre la propria bolletta energetica. Ci vuole un po' di sforzo, ma sicuramente ne vale la pena. A parte il fatto che così si aiuterà a ridurre emissioni che causano più di 400.000 morti premature ogni anno in Europa.

Diverse sono le altre novità introdotte dalla proposta di direttiva con scadenze specifiche:

  • 2024 - introduzione di un “passaporto” di ristrutturazione contenente una tabella di marcia per gli interventi necessari a trasformare l’edificio a zero emissioni al più tardi al 2050;
  • 2025 - gli edifici nuovi e gli edifici con ristrutturazioni importanti devono avere sistemi automatizzati di regolazione e controllo dell’efficienza energetica;
  • 2025 - scala armonizzata per l’Ue dei certificati di prestazione energetica da classe A per gli edifici a emissioni zero, alla classe G che rappresenteranno il 15% degli edifici con la peggior prestazione energetica a livello nazionale;
  • 2025 - presentazione del piano nazionale per le ristrutturazioni da parte degli Stati membri;
  • 2027 - non sarà più possibile incentivare con fondi pubblici impianti alimentati con fonti fossili;
  • 2030 - gli edifici nuovi dovranno essere a zero emissioni, nel rispetto di questa definizione: edificio con prestazioni energetiche molto elevate in linea con principio “priorità all’efficienza energetica”, e dove la quantità molto bassa di energia ancora necessaria è completamente coperta da energia da fonti rinnovabili a livello di edificio o distretto o comunità. Per gli edifici pubblici la data è anticipata al 2027. Fino al 2030 gli edifici nuovi dovranno avere performance a energia quasi zero, prevedendo che una parte significativa del fabbisogno energetico sia coperta da fonti rinnovatili prodotte localmente;
  • 2030 - il potenziale di emissioni di gas serra sul ciclo di vita degli edifici nuovi deve essere calcolato in accordo con lo standard europeo Level’s. L’obbligo è anticipato al 2027 per gli edifici con superficie superiore ai 2000 mq;
  • 2040 - eliminazione dei combustibili fossili nel riscaldamento e raffrescamento: il processo graduale dovrà essere programmato nei piani nazionali di ristrutturazione integrati nei piani nazionali integrati clima ed energia;

Altre misure prevedono obblighi d’installazione di sistemi di ricarica per la mobilità elettrica e stalli di sosta per le biciclette in numero pari per le auto, requisiti da “edificio intelligente” in particolare per l’ottimizzazione della prestazione energetica, qualità dell’aria indoor, adattamento ai cambiamenti climatici, rimozione di sostanze pericolose per la salute (quali l’eternit), accessibilità per i disabili, rischi antincendio e sismico.

La strategia a lungo termine per la ristrutturazione, già precedentemente prevista, è ridenominata in piano nazionale per le ristrutturazioni, prevedendo nuovi requisiti e la definizione di targets da conseguire entro il 2030, il 2040, il 2050. Vengono previsti un aggiornamento ogni cinque anni a integrazione dei Pniec, e percorsi partecipati dalla società civile per la relativa definizione.

Alcune indicazioni per incentivare le misure di ristrutturazione, definite dagli Stati membri, prevedono che la riduzione della domanda di energia primaria sia ridotta almeno del 30% e che vengano seguiti i passaggi previsti dal “passaporto” per la ristrutturazione, oltre al divieto a incentivare dal 2027 impianti alimentati da fonti fossili. Priorità negli incentivi va data alle classi sociali vulnerabili.

 

Sessione plenaria del Parlamento europeo

Il Parlamento europeo, nella sua ultima sessione plenaria annuale, ha adottato tre risoluzioni sulla parità di genere, in particolare sulla violenza online con delle raccomandazioni alla Commissione e inviti agli Stati membri ad adottare adeguate misure legislative e non legislative, collegandole a iniziative in corso quali la legge europea sui servizi digitali, oltre a un’altra risoluzione sulla parità tra donne e uomini nell'Unione europea nel 2018-2020, e una specifica sulle molestie sul luogo di lavoro.

Sulla politica esterna all’Unione ha adottato una risoluzione recante nuovi orientamenti per l’azione umanitaria con cui accoglie con favore la comunicazione della Commissione "sull'azione umanitaria dell'Ue: nuove sfide, stessi principi” del 10 marzo 2021 invitandola ad attuare le azioni previste, evidenziando come guida il principio di "non lasciare indietro nessuno”, con richiamo esplicito all’Agenda 2030, nel nuovo approccio all'azione umanitaria.

Il Parlamento ha inoltre adottato emendamenti alla proposta di regolamento europeo sugli appalti internazionali, una risoluzione sul controllo multilaterale delle armi e delle armi di distruzione di massa, e i regimi di disarmo: sfide e prospettive, e sull’urgenza della situazione in Ucraina, una risoluzione sul confine ucraino e nei territori dell'Ucraina occupati dalla Russia in cui appoggia l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e condanna l'attuale notevole potenziamento delle forze militari russe lungo i confini con l'Ucraina e respinge qualsiasi giustificazione da parte russa a riguardo.

Altre risoluzioni hanno riguardato il rispetto della legalità, in particolare sull’impatto della criminalità organizzata sulle risorse proprie dell'Ue e sull'uso improprio dei fondi dell'Ue e su la corruzione, la spesa irregolare e l'uso improprio dei fondi Ue e nazionali in caso di fondi di emergenza e settori di spesa connessi alla crisi.

Sono stati adottati emendamenti relativi alla legge sui mercati digitali e la posizione sulla direttiva sulla protezione dei dati personali, nonché la risoluzione sulle squadre investigative comuni per l’allineamento alle norme dell'Ue in materia di protezione dei dati personali.

Ancora è stata adottata una risoluzione sull’attuazione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, che prelude all’adozione della proposta di revisione adottata dalla Commissione negli stessi giorni (vedi sopra), in cui si ricorda l'importanza di mettere a disposizione risorse finanziarie adeguate, attraverso il NextGenerationEu nel settore della ristrutturazione, del rendimento energetico e dell'efficienza degli edifici.

Non in ultimo, la risoluzione con cui il 2022 viene designato come "Anno europeo dei giovani" approvando un testo comune d’intesa con il Consiglio. 

 

Conclusioni del Consiglio europeo del 16 dicembre

L’ultimo Consiglio europeo dell’anno ha trattato i seguenti argomenti, come formalizzati nelle conclusioni del 16 dicembre:

  • Covid-19: il Consiglio ribadisce l’importanza della vaccinazione, ritenendo essenziale superare l'esitazione vaccinale, anche contrastando la disinformazione, e un’azione coordinata tra gli Stati membri anche sulla circolazione tra gli Stati membri o i viaggi verso l’Ue. Il Consiglio conferma la propria determinazione a perseguire la vaccinazione globale e accoglie con favore l'accordo raggiunto dall'Assemblea mondiale della sanità il 1° dicembre 2021 volto ad avviare un processo globale per elaborare e negoziare una convenzione, un accordo o un altro strumento internazionale sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie;
  • Difesa: il Consiglio europeo invita il Consiglio dell’Ue a portare avanti i lavori su un'ambiziosa bussola strategica che consenta di agire e che definisca una visione strategica comune per il prossimo decennio e utilizzi al meglio l'intero pacchetto di strumenti dell'Ue, compresi gli strumenti e le politiche civili e militari, riaffermando la stretta cooperazione con la Nato;
  • Aspetti esterni della migrazione: il Consiglio chiede che i recenti piani d'azione per i Paesi di origine e di transito delle rotte migratorie siano resi operativi e attuati senza ulteriori indugi, in cooperazione con i Paesi partner, individuando e mobilitando finanziamenti adeguati. Ribadisce la condanna nei confronti della strumentalizzazione dei migranti a fini politici da parte di Paesi terzi con specifico riferimento alla Bielorussia, chiede che si lavori rapidamente alla proposta relativa a misure nei confronti degli operatori di trasporto che agevolano o praticano la tratta di persone o il traffico di migranti, ritiene importante l’adozione di politiche di rimpatrio unificata tra Stati membri;
  • Relazioni esterne: il Consiglio torna sulla Bielorussia chiedendo la liberazione di tutti i prigionieri politici e di porre fine alla repressione della società civile e dei media indipendenti. Ribadisce il suo pieno sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell’ Nei confronti della Russia dichiara che qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l'Ucraina avrà gravissime conseguenze e un costo pesante in risposta, comprese misure restrittive coordinate con i partner. Sull’Etiopia, chiede un cessate il fuoco incondizionato ed esorta tutte le parti ad avviare un dialogo nazionale inclusivo e trasparente, dichiarando inoltre che garantire la protezione dei civili e assicurare un accesso umanitario senza restrizioni rimangono priorità fondamentali.

di Luigi Di Marco

lunedì 20 dicembre 2021

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