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Sostenibilità alimentare: la Città metropolitana di Roma si dota dell’Atlante del cibo

Oltre 400 elaborazioni e circa 200 mappe cartografiche: lo strumento sarà la base del Piano strategico metropolitano volto a implementare gli Obiettivi dell’Agenda 2030 nel sistema di produzione e consumo.  3/11/22

Valore dei prodotti Dop e Igp, occupazione nell’agroalimentare, produzione agricola, sistema della distribuzione, consumi e multidimensionalità della sicurezza alimentare. Sono solo alcuni dei punti contenuti nell’Atlante del Cibo della Città metropolitana di Roma Capitale (CmRC), che ha come obiettivo la costruzione di una conoscenza approfondita sulle caratteristiche, le dinamiche di funzionamento, le criticità e i punti di forza del sistema alimentare metropolitano.

Nato da un progetto in collaborazione con il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (Cursa) e pubblicato a fine settembre, l’Atlante rappresenta l’avvio di un percorso condiviso per la costruzione del Piano del Cibo della CmRC, quale documento di pianificazione economica, sociale e ambientale che, partendo da una analisi del sistema del cibo, permetterà di delineare politiche economiche e territoriali volte a implementare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel sistema di produzione e consumo. Un piano per frenare lo spreco alimentare e aumentare la qualità dell’alimentazione, in particolare quella delle bambine e dei bambini, in linea con la strategia europea “Farm to fork” per la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.


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Il documento, che riporta oltre 400 elaborazioni e circa 200 mappe cartografiche sugli andamenti di molteplici fenomeni del sistema, si rivolge ad istituzioni locali, amministratori pubblici, imprese, cooperative, enti del terzo settore che operano nelle diverse fasi – produzione, trasformazione, distribuzione, consumo, gestione delle eccedenze e degli scarti – del sistema alimentare e offre un’analisi approfondita delle caratteristiche, delle dinamiche di funzionamento, delle criticità e dei punti di forza del sistema alimentare locale. L’obiettivo è quello di:

  • Fornire supporto agli enti locali nell’obiettivo di pianificare e gestire sistemi del cibo più sostenibili, equi e resilienti, attraverso politiche alimentari specifiche per i loro territori;
  • Aumentare la sensibilità della popolazione nei confronti del tema del cibo e dell’alimentazione, riportando il cibo al centro dei processi di educazione e di formazione;
  • Attivare sinergie e meccanismi di integrazione e coordinamento di progetti, iniziative, attività legate al sistema del cibo, all’interno del Piano Strategico Metropolitano e dell’Agenda metropolitana, contribuendo a tutti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda Onu 2030 collegati al tema del cibo.

Pensato come strumento aperto, aggiornabile e integrabile, funge da interfaccia tra chi produce, mediante ricerca o mediante altri canali meno tradizionali, la conoscenza e i decisori politici.

“L’Atlante del Cibo di Roma metropolitana si pone come uno strumento di conoscenza, di analisi, di interpretazione della realtà della produzione distribuzione e consumo di cibo”, ha dichiarato Davide Marino, coordinatore scientifico dell’Atlante e docente universitario.

“Il cibo rappresenta un quarto delle emissioni di gas serra ed un quarto dei consumi delle famiglie. È un elemento che riceve poca attenzione nelle politiche pubbliche, eppure è centrale per gli obiettivi sociali ed ambientali in relazione sia all’Agenda 2030 sia al Pnrr. L’Atlante è uno strumento dinamico che si può aggiornare anche con dati provenienti dal modo della produzione e dai cittadini. Per questo è anche uno strumento di democrazia e di condivisione della conoscenza”.

Il contesto. Il ricco e articolato documento parte da un’analisi che offre un quadro conoscitivo del contesto territoriale della Città metropolitana. Per ciascun ambito tematico vengono ricostruiti e analizzati gli elementi del contesto ambientale, insediativo, demografico, della mobilità e il quadro programmatico di alcune strategie e politiche in atto nell’area metropolitana.

I sistemi locali del lavoro e il valore del settore primario. L’Atlante scatta una fotografia del mercato del lavoro della Città metropolitana di Roma, a confronto con il resto della Regione Lazio, soffermandosi sul tema della produzione agricola e delle filiere agroalimentari. La dimensione del settore primario ha subito negli anni un’importante decrescita: solo il 2,1% delle unità locali attive sono del settore agricoltura, silvicultura e pesca. Roma si conferma una città trainata dal turismo e dai servizi.

Grafico 1. Composizione percentuale delle imprese attive per settore di attività economica nelle città metropolitane italiane. Anno 2018. Rielaborazioni CURSA su dati Ufficio metropolitano di statistica e Ufficio di statistica di Roma Capitale

La produzione agricola. In base ai dati del rapporto di Ismea Qualivita del 2020, citati nell’Atlante, a livello nazionale il comparto cibo ha un valore alla produzione di 7,66 miliardi di euro (+5,7%), mentre il vino ha un valore alla produzione dell’imbottigliato di 9,23 miliardi di euro (+2,9%). La Regione Lazio segue lo stesso trend con un valore alla produzione del comparto cibo di 61 miliardi, mentre il vino ha un valore alla produzione dell’imbottigliato di 69 miliardi, posizionandosi di conseguenza, rispettivamente come 11esima e 14esima regione per impatto. L’Atlante offre un’analisi di dettaglio, economica e territoriale delle principali filiere produttive dell’area oggetto di analisi: cerealicola, orticola, frutticola, olivicola, vitivinicola, della carne e lattiero-casearia.

 

Tabella 3.3 Incidenza comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale per orientamento produttivo. 2018; 2020. Fonte: elaborazioni CURSA su nostre elaborazioni

Grafico 3.11 Incidenza comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale per orientamento produttivo. 2018; 2020. Fonte: elaborazioni CURSA su nostre elaborazioni

Il sistema della distribuzione. Una significativa diffusione dei supermercati a discapito dei negozi di vicinato, la forte crescita dei discount, il potenziale, ancora poco sfruttati, del food delivery e dell’e-commerce.  Sono alcuni dei punti emersi dal documento, che si sofferma anche sul tema dei mercati, con particolare attenzione al fenomeno dell’abbandono di questo canale di distribuzione e alle sue potenzialità.

Spazio anche al tema degli Alternative Food Networks (Afn). I circuiti Afn nascono originariamente in nicchie di mercato parallele ai canali tradizionali promuovendo la vendita di prodotti locali di qualità, includono le esperienze di organizzazione dei consumatori come i Gruppi d’acquisto solidale (Gas) o i più recenti Gruppi di acquisto condominiale (Gac), i mercati contadini a vendita diretta, le botteghe dei circuiti del Fair Trade e le nuove forme di vendita diretta che prevedono l’utilizzo di piattaforme digitali online.

L’Atlante sottolinea come gli Afn abbiano saputo proporre modelli di consumo e di produzione che hanno accolto il favore di un numero crescente di persone. L’elemento che contraddistingue tali circuiti è la possibilità, da parte di produttori e consumatori, di costruire relazioni non esclusivamente mediate da logiche di mercato, in grado di stabilizzarsi nel tempo, di rafforzare i legami tra produttori locali e consumatori.

Economia circolare del cibo. Focus sulla transizione verso una economia circolare dunque sostenibile, partendo dai riferimenti normativi e dallo stato dell’arte a livello nazionale ed europeo. Oltre a una panoramica dei dati nella regione Lazio, la sezione offre l’analisi della situazione dei rifiuti nella Città metropolitana, descrivendo il mondo dei rifiuti urbani post consumo, con un approfondimento sul compost, quello dei rifiuti industriali legati al sistema alimentare.

Il capitolo fornisce poi spunti di riflessione legati al risparmio idrico e alla depurazione dei fanghi, come forme di salvaguardia e riutilizzo di risorse troppo spesso sprecate. Malgrado la transizione verso un'economia circolare nella regione della CmMRC abbia ancora molta strada da fare, esistono diverse buone pratiche sul territorio laziale che l’Atlante riporta.

Figura 9.12 Impianti per lo smaltimento dei rifiuti nella Città metropolitana di Roma Capitale. Fonte: Elaborazione CURSA da Città metropolitana di Roma Capitale

Grafico 9.3 Rifiuti industria alimentare prodotti per tipologia in CmRC Fonte: Elaborazione CURSA su Ecomudweb, 2019

Pratiche, innovazione e ricerca del sistema alimentare. L’Atlante propone un approfondimento sulle politiche, i progetti e le pratiche del sistema alimentare della Città metropolitana, attraverso un’analisi cartografica sulle misure del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e i risultati di una mappatura di progetti e pratiche del sistema alimentare metropolitano.  Si offre infine una panoramica del sistema dell’innovazione e della ricerca che ruota intorno ai temi dell’agroalimentare nella Città di Roma. In particolare, vengono fornite informazioni circa le principali caratteristiche delle start-up e delle Pmi innovative nel Lazio e nella Città e una rassegna dell’offerta accademica e scientifica che insiste su Roma e su cui si potrebbe fare leva per raggiungere gli obiettivi di un sistema alimentare locale più sostenibile.

Consulta l’Atlante

 

Di Monica Sozzi

 

Fonte immagine: copertina dell'Atlante del Cibo della Città metropolitana di Roma Capitale (CmRC)

giovedì 3 novembre 2022

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