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In Italia la sostenibilità è diventata popolare ed è destinata a crescere

Secondo l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile il 67% degli italiani è coinvolto nella sostenibilità, nella lotta alla plastica monouso e nella raccolta differenziata, con le donne lavoratrici in prima linea. 19/4/2019

Nel 2019 la sostenibilità è entrata nella quotidianità del 67% degli italiani, interessando e appassionando 34 milioni di persone, soprattutto donne tra i 35 e i 54 anni, diplomate o laureate e professionalmente attive.

È quanto emerge dal quinto Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, realizzato da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR e presentato a Milano il 27 marzo, alla presenza del sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala e di alcuni testimoni illustri che hanno accettato la sfida della sostenibilità, come l’architetto Stefano Boeri, Livia Pomodoro del Milan center for food law and policy, il giornalista Ferruccio de Bortoli, il vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò e lo chef vegetariano stellato Pietro Leemann.

“Sempre di più si parla di temi di sostenibilità - ha commentato Enea Roveda, Ceo di Lifegate - e questo ha consentito un’ulteriore crescita del 10% dal 2018 rispetto alla conoscenza complessiva, un numero considerevole di circa cinque milioni di italiani che hanno iniziato il percorso di cambiamento. La sostenibilità sta diventando il pensiero del futuro di tutti, persone e imprese”. 

L’indagine, effettuata su un campione di 800 individui maggiorenni, mostra che la sostenibilità non è più considerata una moda come in passato, ma una scelta consapevole e un valore sul quale investire, nel rispetto dell’ambiente e dei suoi abitanti. La rivoluzione sostenibile, per gli italiani, infatti, comincia dentro casa e per il 91% è giusto compiere scelte sostenibili pensando alle generazioni future: il 92% della popolazione effettua la raccolta differenziata; il 47% opta per l’energia rinnovabile anche se il prezzo della fornitura è più alto, una percentuale che è cresciuta del 16% rispetto all’anno scorso. Il 77% degli intervistati utilizza elettrodomestici a basso consumo; il 79% acquista lampadine a led anche se costano di più e il 71% sceglie investimenti sostenibili anche se hanno un rendimento inferiore rispetto a quelli tradizionali. 

Per quanto riguarda il tempo libero, i dati riportano che l’88% della popolazione sceglie le sue vacanze per amore della natura, dell’ambiente e dei paesaggi, portando il numero delle persone che optano per mete sostenibili da 2,5 milioni a 3,5 milioni, mentre il numero complessivo delle persone disposte a spendere di più per un viaggio che rispetti la natura e le persone che vi abitano è di 8,1 milioni. 

La città del futuro che gli italiani immaginano, inoltre, investe nell’ambiente ed è sostenibile: per il 32% della popolazione sono necessari l’aumento di aree verdi e la riforestazione delle aree urbane, il 31% sogna più collegamenti tra centro e periferie, il 28% desidera la riqualificazione degli edifici esistenti e il 9% vorrebbe più colonnine per auto elettriche. 

Per quanto riguarda le aziende e gli investimenti, per il 94% della popolazione l’Italia deve puntare sull’energia rinnovabile, mentre per il 78%, nella ricerca di una nuova occupazione, è importante che l’impresa offra prodotti sostenibili, per il 91% che usi responsabilmente le risorse e per il 95% che sia attenta ai diritti dei lavoratori. 

La lotta alla plastica, infine, sembra mettere tutti d’accordo: il 97% dei cittadini intervistati, infatti, ritiene fondamentale ridurre l’utilizzo dei prodotti di plastica attraverso campagne di sensibilizzazione e leggi mirate e si dichiara d’accordo con la decisione dell’Unione europea di vietare la plastica monouso a partire dal 2021, nel rispetto dei fondali marini. 

Scarica il Rapporto

di Viola Brancatella 

venerdì 19 aprile 2019

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