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Oltre tre miliardi di persone nel mondo dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento. Secondo gli ultimi dati 2021, risulta che di questo passo entro il 2050 avremo più plastica che pesci nei nostri mari. A fronte di una media europea del 77,8%, in Italia gli stock ittici sono sovrastruttati al 91,4%. 

Approfondimenti

Indicatori compositi e piattaforma Asset: come leggere le sfide di domani

di Andrea Stefani, Segretariato ASviS

Nel Rapporto per la prima volta presentiamo degli indicatori sintetici basati sui dati rilasciati dall’Istat. È difficile avere a che fare con oltre 160 indicatori, per questo abbiamo costruito questi indicatori sintetici per ogni Goal nel tempo.
Settembre-Ottobre 2017

La presentazione alla Camera del Rapporto ASviS 2017 è stata l’occasione per mostrare il database creato dall’ASviS, basato sulle serie storiche di tutti gli indicatori selezionati dall’Onu in riferimento ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e messi a disposizione dall’Istat, e gli indicatori compositi relativi ai singoli SDGs in una prospettiva temporale.

I risultati del lavoro svolto dal gruppo indicatori, oltre ad essere descritti nel Rapporto, sono osservabili nella piattaforma Asset presente nel sito ASviS. La piattaforma Asset, sviluppata da Forum Pa, è un sistema di analisi grafica che permette di visualizzare i valori e gli andamenti degli indicatori SDGs in tre modalità: grafici, mappe e tabelle. È possibile inoltre scaricare le serie storiche, esportare i dati, eseguire confronti tra regioni e macroregioni su più indicatori anche di Goal diversi.

La piattaforma è alimentata da 168 indicatori suddivisi per i 17 Goal e presenta inoltre gli indicatori compositi per ciascun Goal, calcolati da ASviS a partire dagli indicatori di base (presenti nel Rapporto ASviS 2017 alle pagine 50 - 55).

Per semplicità possiamo dire che gli indicatori compositi sono indicatori costruiti componendo tra loro un numero maggiore di altri indicatori. La sperimentazione proposta dall’ASviS ha avuto quindi lo scopo di unire, per ciascun SDG, tutti quegli indicatori che permettevano un certo grado di analisi congiunta, al fine di mostrare la situazione italiana negli ultimi anni in relazione a tutti i 17 SDGs.

Il risultato è un lavoro che rappresenta a pieno titolo un unicum nel panorama internazionale: una serie di strumenti statistici e analitici originali e innovativi, che permettono un’osservazione semplice e immediata per comprendere l’andamento di ciascun macro Obiettivo dell’Agenda 2030.

Per sintetizzare gli indicatori elementari si è deciso di adottare la stessa metodologia adottata dall’Istat per gli indicatori compositi del Bes, ossia la metodologia Ampi, la quale, pur rispettando le proprietà desiderabili di un indice composito, mantiene un livello di semplicità tale da rendere agevole la comunicazione dei risultati nei confronti dei non addetti ai lavori e del pubblico in generale.

Data la disponibilità di indicatori elementari e i criteri di selezione adottati è stato possibile costruire un indicatore composito per 14 Obiettivi su 17, mentre per i Goal 13, 15 e 17 si è deciso di utilizzare un singolo indicatore “headline”.

È importante sottolineare come gli indicatori compositi non hanno la pretesa di fornire una visione completa e dettagliata della realtà italiana, piuttosto questi devono essere letti con lo scopo di comprendere se l’intero Paese si sta muovendo verso una giusta direzione. Perciò, senza mai distogliere gli occhi di fronte alla grande sfida della complessità dettata dall’Agenda 2030, gli indicatori compositi rappresentano una forma di monitoraggio rapida e sintetica, utile a fornire una comprensione sistemica generale.

La chiarezza e la semplicità sono principi fondamentali, ma la lettura che ne deriva deve essere comunque attenta e scrupolosa, come ha ricordato il Portavoce Enrico Giovannini durante la presentazione alla Camera:

“Ma attenzione: anche dove stiamo migliorando non è detto che siamo sugli Obiettivi. Infatti, benché la situazione negli ultimi anni migliori sensibilmente per diversi Obiettivi, 9 in particolare, la situazione peggiora per 4 Obiettivi e per altri 4 è sostanzialmente stabile, almeno negli ultimi 5 anni. Le distanze dei Goal restano molto forti anche per i settori in cui miglioriamo. Sull’istruzione ci sono stati miglioramenti importanti. Oggi noi siamo dove la media europea era 10 anni fa. Questo dà un’idea della distanza che abbiamo rispetto agli Obiettivi ambiziosi che noi stessi abbiamo sottoscritto".

Per questa ragione è possibile consultare nel sito sia una guida rapida sia una guida maggiormente dettagliata in merito all’ utilizzo della piattaforma Asset e alla chiave di lettura dei grafici per una valutazione degli indicatori, compositi e non.

Le funzioni base della Piattaforma consentono di realizzare le seguenti operazioni:

  • Grafici: permette di realizzare dei grafici a barre su una o più unità territoriali e uno o più indicatori.
  • Serie storiche: permette di realizzare un grafico a linea per rappresentare la serie storica di una o più unità territoriali e uno o più indicatori.
  • Esportare i risultati: permette di esportare i risultati delle elaborazioni in xls o csv.

Le funzioni di analisi (menù che so trova in basso a destra) permettono di realizzare analisi più approfondite. In particolare:

  • La funzione checkup permette di confrontare una regione a scelta con un’unità di riferimento (Italia o una ripartizione). Questa funzione restituisce lo scostamento della regione prescelta dal valore di riferimento permettendo di visualizzare rapidamente se la situazione nella regione è migliore o peggiore rispetto al riferimento. Nel calcolo dello scostamento la funzione di checkup tiene conto della polarità dell’indicatore per cui la situazione nella regione selezionata sarà migliore se un indicatore negativo (come la povertà) sarà più basso del valore di riferimento e viceversa per gli indicatori positivi.
  • La funzione di benchmark funziona con la stessa logica ma permette di creare un grafico di confronto tra più regioni che visualizza lo scostamento rispetto a un valore di riferimento.
  • La funzione report, infine, permette di generare dei report pdf con delle statistiche per le unità di analisi e gli indicatori selezionati.

Maggiori dettagli circa la funzionalità della piattaforma possono quindi essere trovati nelle guide presenti sul sito. Una volta compreso il meccanismo che sottende la piattaforma, sarà semplice reperire dati, grafici e dei report dettagliati che prima d’ora non era possibile ottenere con tanta facilità, o non era possibile ricavare affatto come, ad esempio, per ciò che riguarda la comparazione dei Goal o degli indicatori tra diverse o tutte le regioni italiane.

Ecco perché il lavoro svolto sugli indicatori e il database fornito dall'ASviS rappresenta un valore aggiunto nuovo e innovativo che crediamo possano essere uno strumento ulteriore per capire quali strade intraprendere al fine di affrontare al meglio le sfide che ci attendono.

Aderenti

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