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Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

Oltre tre miliardi di persone nel mondo dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento. Secondo gli ultimi dati 2021, risulta che di questo passo entro il 2050 avremo più plastica che pesci nei nostri mari. A fronte di una media europea del 77,8%, in Italia gli stock ittici sono sovrastruttati al 91,4%. 

Notizie

I dati di dieci anni del Bes fotografano le difficoltà del Paese

Istat, gli indicatori del Benessere equo e sostenibile mostrano che la pandemia ha inciso sulla qualità della vita, aggravando problemi già esistenti. Una riflessione sulla riforma del sistema e sul suo allineamento con gli SDGs. 11/03/21

L’Istat ha celebrato il 10 marzo i dieci anni dall’avvio del Bes, il sistema tra i più avanzati nel mondo, che in Italia valuta il Benessere equo e sostenibile attraverso 12 domini e oltre 130 indicatori, presentando il Rapporto 2020. Con l’occasione, ha avviato una riflessione sull’ammodernamento del sistema, sul suo utilizzo politico e sulla convergenza con i parametri di misura degli SDGs, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile che nel frattempo l’Istituto ha approntato per far fronte alle indicazioni dell’Agenda 2030.

Francesco Maria Chelli, direttore del Dipartimento per la produzione statistica, ha fatto gli onori di casa in questo evento on line, che si è aperto con l’intervento del presidente dell’Istituto, Gian Carlo Blangiardo.

Le tendenze nel benessere collettivo in questi dieci anni sono state presentate da Linda Laura Sabbadini, direttore centrale per gli studi e la valorizzazione tematica nell'area delle statistiche sociali e demografiche, che ha tracciato un quadro preoccupante soprattutto per gli arretramenti provocati dalla pandemia, ma anche per tanti altri aspetti che vedono l’Italia in ritardo rispetto agli altri Paesi europei.

È poi intervenuto il presidente del Cnel Tiziano Treu, ricordando che il sistema Bes fu elaborato con una iniziativa comune tra Cnel e Istat. Da allora il Bes è molto cresciuto, tanto da consentire una analisi disaggregata a livello provinciale. Ed è proprio da questa foto, ha detto Treu, che emergono molte differenze preoccupanti, non solo tra Nord e Sud, ma anche all’interno delle stesse regioni.

Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini “giocava in casa” perché fu proprio lui, quando era presidente dell’Istat, ad avviare questa esperienza. Ha ricordato che alcuni indicatori del Bes, sulla base della riforma della Legge di bilancio del 2016, sono stati incorporati nell’iter di elaborazione e verifica delle misure di politica economica, ma sono rimaste “un allegato con scarso impatto politico”, auspicando una revisione dell’intero processo. Ha ribadito che è necessario allineare il Bes con il sistema di misura degli SDGs e ha ricordato che il Piano nazionale di ripresa e resilienza in corso di elaborazione nelle sedi di governo consente anche significativi investimenti nella statistica ufficiale per valutare i risultati del Next Generation Eu.

 Su Bes e Legge di bilancio è intervenuto anche Riccardo Barbieri Hermitte|, capo economista del ministero dell’Economia e finanza, assicurando che il Mef ha compiuto sostanziali progressi per soddisfare la richiesta normativa di valutare la Legge di bilancio, a partire dal Documento di economia e finanza, sulla base di 12 indicatori Bes, con previsioni sugli effetti delle scelte economiche nei prossimi tre anni e successive valutazioni di risultato.

Due ricercatori dell’Istat, Alessandra Tinto e Matteo Mazziotta, hanno riferito sugli studi in corso per aggiornare il sistema delle statistiche sul benessere, mentre Filomena Maggino,  presidente della Cabina di regia Benessere Italia presso la| presidenza del Consiglio ha ripercorso i progressi compiuti in questi dieci anni, condividendo l’ipotesi di riconvocare le commissioni che hanno dato origine al sistema, per adeguarlo ai mutamenti intervenuti nel Paese. 

Vedi i video di:

Gian Carlo Blangiardo

Linda Laura Sabbadini

 

a cura di Donato Speroni

giovedì 11 marzo 2021

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